1^ ora. La Toyota #7 mantiene la prima posizione alla partenza, con la ENSO del ByKolles che scavalca la Toyota #9, ma un lungo di Oliver Webb danneggia il frontale dell’auto austriaca, costretta a cambiare il musetto, oltre a una seconda sosta ai box per le riparazioni. Ferrari #51 passa in testa con Pier Guidi, mentre le due Aston inseguono inferocite la vettura di AF Corse. Scambio continuo della leadership in LMP2 col dominio Oreca. Al termine della prima ora è la Rebellion Racing #13 a svettare in testa. Al termine, scambio di posizioni al vertice fra Toyota #7 e #8.

2^ ora. La Porsche #88 e la Oreca #26 del G-Drive Racing sbattono alle Curve Porsche. Entrambe risultano danneggiate, specialmente la vettura tedesca che raggiunge i box per le riparazioni, ma successivamente è costretta al ritiro a causa del telaio danneggiato. La Oreca, dopo diversi minuti ferma a bordo pista, raggiunge i box, ma dopo pochi minuti è costretta a dare forfait. Lo stesso fa il ByKolles Racing a causa della rottura del propulsore con Bonanomi che non è riuscito a salire in macchina.

3^ ora. Piccolo impatto frontale per la Oreca #38 all’ingresso di Indianapolis. Le migliori Toyota si confermano ai primi due posti con la #7 e #8. Le Porsche seguono al terzo e quarto posto. Più staccata la terza Toyota, la #9. In GTE Am passa in testa la Aston Martin #98. A muro la Riley #43 durante un tentativo di sorpasso alla prima curva. La vettura, danneggiata, riparte.

4^ ora. Aston Martin torna in testa in classe GTE Am. A 20 minuti dall’inizio della quarta ora da segnalare la foratura della posteriore sinistra dell’Aston Martin #95 in pieno rettilineo a 300 km/h. La Aston #97 passa in testa in GTE Pro. Porsche #2 ai box: problema alla parte elettrica col musetto che viene smontato. Nel frattempo la Toyota #9 la scavalca e passa quarta. La Oreca #28 del TDS Racing va lunga a Indianapolis e sbatte contro le barriere.

5^ ora. La Porsche #92 va in testacoda a causa di una toccata con la Corvette #64 di Fassler alla prima curva. La vettura tedesca riparte, ma al termine del giro effettua il pit a causa dello spiattellamento degli pneumatici. La 919 Hybrid #2 torna in pista alle ore 19:33 con la sostituzione di tutta la parte elettrica. Secondo pit obbligato per la Toyota #9 a causa della sostituzione della portiera destra semiaperta.

6^ ora. Ferrari #82 contro le barriere alla prima chicane a causa del contatto con la Oreca #26 del TDS Racing: gara compromessa per il team di Beppe Risi. Foratura posteriore destra per la Ferrari #61 del team Clearwater Racing. Buona parte della sesta ora è caratterizzata dallo Slow Zones a causa del contatto fra la Ferrari e la Oreca alla Chicane Forza Motorsport.

7^ ora. Si inizia con sette minuti di penalità da parte della Oreca #28 del TDS Racing a causa del contatto con la Ferrari #82. Inoltre il team sarà penalizzato di 3 minuti alla prossima 6 Ore del Nurburgring. Nel momento in cui la Toyota #7 viaggia in prima posizione, la #8 passa la Porsche #1 prima delle Curve Porsche a mezz’ora dall’inizio della settima ora. In GTE Pro sempre Aston davanti con le due Ford del Chip Ganassi Team UK seconda e terza, con bandiera bianca e nera per la Ferrari di Bird per abuso dei track limits.

8^ ora. Foratura per l’Aston Martin #98 in pieno rettilineo della Mulsanne Straight, danneggiando parte delle componenti. Drive through per la Oreca #31 della Rebellion per un sorpasso durante la slow zone col primo posto che passa nelle mani della gemella #31. La classe GTE Am vede la prima posizione della Ferrari #84 del JMW Motorsport. L’anteriore della Toyota #8 in fumo: costretta a dirigersi nel garage per le riparazioni. Poco dopo viene da confermato da Leupen (Vice Presidente Toyota Motorsport GmbH) che il problema è derivato dal propulsore elettrico. La Corvette #64 perde l’ala posteriore a causa di un contatto alle Curve Porsche. Come se non bastasse effettua un testacoda all’ingresso della corsia box a causa di una foratura. Al termine dell’ottava ora la Ferrari #71 deve scontare un drive through a causa di eccessivi track limits.

9^ ora. La Toyota ferma ancora al box (dalle 22:50 circa) per problemi al propulsore elettrico, nel mentre la prima delle LMP2 si posiziona al quarto posto generale… La Toyota #7 continua a piazzare giri veloci incrementando il vantaggio sulla Porsche #1.

10^ ora. La Ford #66 in ghiaia a Indianapolis: problema al posteriore e costretta a dirigersi ai box per le riparazioni. La prima safety car esce quando mancano 14:40.41, e rientra 14:17.03 quando si verifica il colpo di scena: la Toyota #7 prosegue a rilento con la Porsche #1 che ne approfitta superandola.

11^ ora. La Toyota tenta disperatamente di raggiungere i box. Secondo i tecnici si tratta di un problema alla frizione, ma ecco che pochi minuti dopo Kobayashi esce dall’auto: il ritiro è inevitabile. Come se non bastasse, la Toyota #9 subisce una foratura alla posteriore sinistra a seguito di un contatto con una delle due Oreca della Manor. Poco dopo, la vettura si ferma alternando ripartenza e sosta, fino a giungere all’uscita delle Curve Porsche con la batteria completamente scarica. Secondo ritiro nell’arco di 20 minuti.

12-13-14-15^ ora. All’inizio della tredicesima ora la Oreca #31, leader in LMP2, viene trasferita nel garage per le riparazioni, dando il via libera alla gemella #13. La Porsche #92 si insabbia nella zona delle Chicane Ford. Regime di SC a causa del botto dell’Aston #90, quindi dell’incidente della Oreca #28 con l’ambulanza che entra in tracciato per assistere Collard.

16^ ora. Si prosegue con la prima posizione in LMP2 condivisa fra le Oreca della Rebellion e quella del Jackie Chan DC Racing, con la leadership in GTE Pro detenuta dall’Aston Martin #95. Dopo numerosi squilli, Pilet passa Calado col francese che porta la Porsche #91 in seconda posizione.

17^ ora. Grande lotta in GTE Pro fra la Porsche di Pilet, la Ferrari di Calado, l’Aston di Stanaway e la Ford di Tincknell. Tutte candidate per la vittoria. Fuori dai giochi l’altra Oreca del G-Drive Racing, dritta contro le barriere della zone Indianapolis. Danneggiata dopo un dritto alla Chicane Michelin, la Ferrari #51 al box per le riparazioni.

18-19^ ora. Impatto per la Aston #95 di Stanaway a Mulsanne con la carrozzeria palesemente danneggiata. Corvette prende la testa della corsa in classe GTE Pro. Tachimetro fermo a 170 km/h per l’Aston Martin #95 che torna nuovamente ai box. Intanto risalita da parte della Oreca #35. Quarta. Botta e risposta per Porsche #91 e Corvette #63 per la prima piazza in classe GTE Pro. Problemi meccanici per la Oreca #31 del Rebellion Racing, sostituzione del cambio.

20^ ora. Aston Martin e Corvette si danno battaglia per la prima posizione in classe GTE Pro, con la Porsche che supera la vettura britannica. Continua la risalita della Porsche #2: a mezz’ora dall’inizio della ventesima si trova in settima posizione a 18 giri dalla gemella #1, leader in classifica generale.

21^ ora. La Porsche #1 procede a rilento causa assenza della pressione dell’olio. Lotterer impegnato a raggiungere il traguardo nella sola modalità elettrica, il che causerà una notevole perdita di tempo. La Oreca #38 possiede al momento 12 giri di distacco. Poco dopo Lotterer esce dall’abitacolo con in mano un cellulare per comunicare coi box, ma la vettura non parte. Pertanto è costretta al ritiro. Penalità per la Oreca #13 Rebellion a seguito di un pit stop infringment.

22^ ora. Timo Bernhard, che preso il volante della Porsche #2, si sdoppia nei confronti della Oreca #38. Il prossimo obiettivo sarà andare a prendere la prima posizione. Da segnalare un contatto da parte della Corvette di Philippon ai danni della Ferrari di Balzan. Il pilota di Rovigo costretto a percorrere un giro a rilento per raggiungere i box a causa della foratura della posteriore sinistra. A 10 minuti dal termine della penultima ora, la Porsche #2 si trova a 11 secondi dalla Oreca, e in procinto di strappargli la leadership.

Ultima ora. La Porsche vola verso la sua 19^ vittoria. Un successo quasi insperato dati i problemi della notte. La Oreca #38 del Jackie Chan DC Racing vince per la prima volta la 24 Ore. Lo stesso l’Aston Martin, al primo successo in classe GTE Pro con la Vantage GTE, destinata al rimpiazzo il prossimo anno. Infine, in GTE Am tripletta Ferrari col JMW Motorsport in prima posizione.

Matteo Milani