La novità era da tempo nell'aria, ma adesso è praticamente ufficiale: nel 2014 torneranno i test in pista durante la stagione. Alla vigilia della gara di Montreal, difatti, i team hanno concordato un documento, secondo il quale dalla prossima stagione si svolgeranno quattro test, della durata di due giorni ciascuno, all'indomani di altrettanti week-end di gara. Una scelta, quella di rimanere sullo stesso tracciato, chiaramente improntata al contenimento dei costi, che vedrà dunque in pista le vettura nelle giornate di martedì e mercoledì su quattro circuiti europei: ormai manca solo la ratifica ufficiale da parte della Fia. Mentre per quanto riguarda i test pre-stagionali, le sessioni dovrebbero rimanere tre della durata di quattro giorni ciascuno (con il Bahrain in prima fila per ospitare almeno una delle sessioni), tra i nomi dei tracciati europei circolati in questi giorni, le candidature più autorevoli sembrano essere quelle di Barcellona, Silverstone, Hockenheim e Monza. A proposito del tracciato brianzolo, nelle ultime ore si è sparsa la voce che il Gp d'Italia potrebbe clamorosamente passare al Mugello, a partire dalla prossima stagione. Indiscrezioni parlano di un Bernie Ecclestone in rotta di collisione con i nuovi vertici dello storico tracciato lombardo, che dunque rischierebbe clamorosamente di restare fuori dal calendario iridato. La realtà è che, al momento, una simile prospettiva sembra ancora lontana dal realizzarsi, anche perchè vedrebbe il Circus privato di uno degli appuntamenti tradizionali e ricchi di fascino del Mondiale. Polemiche a parte, il ritorno dei test sembrerebbe al momento mettere tutti d'accordo: da un lato, la Pirelli che avrebbe più occasioni per testare le nuove mescole; dall'altro, le scuderie che potranno così sviluppare adeguatamente i nuovi motori turbo. Le sessioni potrebbero anche rappresentare una gustosa occasione per mettere alla prova i vari test driver, con i team più piccoli che potrebbero cogliere l'occasione per mettere in vettura qualche pilota "pagante"; nonostante ciò, qualche esponente delle scuderie minori ha espresso qualche perplessità in merito al ritorno dei test, sostenendo che i costi tornerebbero a lievitare: qualcuno lo vada a spiegare a chi spende milioni di euro solo per effettuare in fabbrica le prove al simulatore...