Secondo giorno di gare sull'Isola di Man, meteo perfetto e asfalto in ottime condizioni sembrano promettere una bellissima giornata di gare:

Monster Energy Supersport TT Race 1. E' la gara della Supersport ad aprire il programma di gare, i favoriti restano quelli che hanno animato la gara della Superbike di sabato: Michael Dunlop (Honda CBR 600 RR MD Racing), Dean Harrison (Kawasaki ZX6R Silicone Engineering), Peter Hickman (Triumph Daytona 675 Trooper Triumph by Smiths Racing) e James Hillier (Kawasaki ZX6R Quattro Plant JG Speedfit). Al primo passaggio è Michael Dunlop a prendere il comando delle operazioni con un incredibile giro a 128.265 mph partendo da fermo, sfiorando il record già al primo passaggio; Dean Harrison insegue a meno di due secondi da Michael, più staccata la coppia Peter Hickman e James Hillier che invece sono separati solo da un secondo. Giro incredibile il secondo di Michael Dunlop! Ferma il cronometro a 17'31"328 registrando una media di 129.197 mph, considerando che ad oggi solo venti piloti hanno fatto registrare giri con medie superiori alle 130 mph utilizzando le ben più potenti Superbike/Superstock, il che fa capire che razza di giro abbia fatto il nipote di Joey. Non basta a Dean Harrison girare a 128.619 mph per tenere il passo di uno scatenato Michael che allunga, la lotta per il terzo posto si scalda con Hickman che riesce a mantenere un secondo di vantaggio su Hillier. Dopo la sosta ai box per il rifornimento Dunlop gestisce i restanti due giri aumentando costantemente il suo vantaggio su Harrison che, nel corso del quarto ed ultimo giro, subisce la rimonta di Peter Hickman e James Hillier, i quali si avvicinano di rilevamento in rilevamento: Dunlop vince la gara con una media di 126.027mph, dietro di lui invece succede di tutto. Hickman chiude l'ultimo giro a 128.181 recuperando 21" a Dean Harrison, ma non gli bastano per fare suo il secondo posto che gli sfugge per soli 0.258 secondi, dopo più di 240 chilometri di corsa. Se non avete ben chiaro il distacco ecco un esempio semplice: Lorenzo per vincere al Mugello ha percorso 120 chilometri, mentre Harrison e Hickman hanno percorso due volte la distanza percorsa dai piloti del motomondiale arrivando a giocarsi il secondo posto in volata. A rendere tutto questo ancora più incredibile ci si mette il quarto posto di James Hillier, che ha concluso a solo 1.806 secondi da Hickman.

RL360 Superstock TT. Solo due ore dopo aver terminato la gara della Supersport i piloti sono tornati sulla Grandstand in attesa dell'inizio della Superstock race. La domanda era solo una: riuscirà qualcuno a battare Michael Dunlop o il nipote di Joey farà sua anche la terza gara di questa edizione? Anche se sulla vittoria di sabato nella gara della Superbike pesa la spada di Damocle del ritiro di Dean Harrison, dopo che aveva frantumato il record assoluto. Al primo passaggio sulla Grandstand è infatti Dean Harrison (Kawasaki ZX10R Silicone Engineering) a prendere il comando della gara girando a oltre 133 mph con partenza da fermo, dietro di lui la coppia formata da Michael Dunlop (BMW S1000RR MD Racing) e Peter Hickman (BMW S1000RR Smiths Racing) staccati rispettivamente di cinque e otto secondi dal leader. Tra la quarta e la settima posizione tutto aperto con Michael Rutter, Conor Cummins, David Johnson e James Hillier che passano sul traguardo racchiusi in poco più di due secondi. Il primo del gruppo di testa a passare sul traguardo è Dean Harrison che chiude il secondo giro in 17'01"896, pochi secondi dopo è Michael Dunlop che alza l'asticella nella categoria Superstock, scendendo per la prima volta con una stock sotto il muro dei 17 minuti, completando il secondo giro a 133.237 mph. Una ventina di secondi più tardi passa sulla Grandstand Peter Hickman che prende il comando della corsa chiudendo il giro a un incredibile 134.077 mph, nuovo record per la categoria Superstock, diventando il terzo uomo al mondo a chiudere un giro del Mountain Course sotto i 17'. Dopo la sosta tra il secondo e il terzo giro è Michael Dunlop a recuperare terreno su Hickman che passa sulla Grandstand con solo 0.537 secondi di vantaggio sul nipote di Joey, mentre Dean Harrison incassa cinque secondi dalla coppia di testa ma non è assolutamente tagliato fuori dalla corsa alla vittoria. E' un ultimo giro incredibile quello dei primi tre che fanno segnare record a ogni settore che affrontano: alla fine il primo a transitare sul traguardo è Dean Harrison che chiude l'ultimo giro anch'egli sotto il muro dei 17 minuti, in 16'58"785 a 133.324 mph: solo qualche secondo dopo passa sul traguardo Michael Dunlop che migliora ancora il suo personale sulla Superstock in 16'54"516 con una media di 133.885 mph. Il nipote più veloce di Joey non ha però nemmeno il tempo di rallentare, perchè una ventina di secondi più tardi arriva sulla Grandstand Peter Hickman che fa siglare un fenomenale giro a 134.403 mph a pochi centesimi dal record di Harrison con la Superbike. Prima vittoria al Mountain Course per Peter Hickman dopo i cinque podi della scorsa edizione.

Lunedì nero. Purtroppo al termine della gara della Supersport è stato comunicata la morte del ventiseienne Adam Lyon. Lo scozzese newcomer a questo TT si era già messo in mostra chiudendo nella giornata di venerdì un giro in 123 mph con la Superbike, mentre si era classificato in ventiquattresima posizione tra le Supersport. La sua morte va ad aggiungersi a quella di Dan Kneen, avvenuta mercoledì 30 maggio. Resta ricoverato a Liverpool invece Steve Mercer, dopo l'incidente assurdo che lo ha visto scontrarsi contro l'auto dell'organizzazione mentre rientrava verso il via in seguito alla bandiera rossa per l'incidente di Dan Kneen.

Mathias Cantarini