Il terzo posto di categoria è sicuramente un ottimo modo di iniziare la propria avventura nel TCR Italy DSG per Seda Kacan, prima ragazza turca a correre fuori dai confini nazionali. Abbiamo incontrato la giovane pilota del team Bitci Racing a Imola, durante l’ultimo ACI Racing Weekend stagionale, che le ha già riservato una bella soddisfazione, grazie al podio conquistato in gara-1. Solo la prima di tante, si augura lei.

Debutto col botto nel Belpaese

Una grande prestazione oggi in un campionato nuovo per te. Come è stato il primo impatto con il TCR Italy e quale è stato il tuo approccio?

Sono molto soddisfatta perché questo è il mio primo weekend qui, dopo che la mia carriera e il mio viaggio nel Motorsport si sono sviluppate in Turchia. Quest’anno ho vinto anche due gare nel Turkish Racetrack Championship. Sono stata la prima donna a farlo e credo che questa non sia una semplice coincidenza (ride, ndr). Da qui in avanti, però, vogliamo alzare l’asticella; sono anche la prima donna turca che riesce a correre fuori dai confini nazionali e voglio continuare a farlo. Quindi, in primo luogo il mio approccio è stato quello di sfidare me stessa in questa competizione. Ma c’è anche qualcosa di più. In questo weekend festeggiamo il Centenario dalla nascita della Repubblica di Turchia, e questo mi ha motivato moltissimo nel rappresentare, onorare e dedicare un risultato importante a tutte le donne e le ragazze della mia nazione.

Hai toccato un tema molto importante. Senti di poter essere un punto di riferimento per tutte le ragazze che vogliono intraprendere una carriera nel mondo del Motorsport?

Voglio provare a tutte che le donne possono competere in questo sport! Sto cercando di farlo in Turchia, ed essere di ispirazione per molte ragazze. Portare la mia sfida a livello internazionale, ovviamente, è ancora più importante da questo punto di vista. In questo weekend sono diventata la prima donna del mio Paese che ha corso in pista fuori dai confini nazionali. Abbiamo ragazze nei rally e nel kart, ma mai prima d’ora qualcuna si era cimentata in una gara in pista.

Il podio di Gara-1 del TCR DSG Italy. Credits: TCR Italy Official website

Una storia che arriva da lontano

Da dove arriva la tua passione per il Motorsport?

Quando mi fanno questa domanda, di solito rispondo che è una cosa innata che ho dentro di me. Sono nata e cresciuta in una piccola città in Turchia (Kirklareli, 85.000 abitanti a nord di Istanbul, ndr), dove nessuno ha mai avuto a che fare con questo mondo. Non c’è neanche una piccola pista di go-kart a noleggio, niente di niente. Ma quando ero alle elementari, mi ricordo che i miei genitori comprarono un computer e io andai a comprare un videogioco di corse (Need for Speed, ndr). In seguito, intorno ai 9-10 anni, appena mi sono accorta che con le gambe riuscivo a toccare i pedali delle macchine dei miei genitori, ho iniziato a sottrarre loro le chiavi per provare a guidare. Poi, non ho avuto la possibilità di iniziare a girare con i kart fino a 26 anni. Per questo il trofeo di oggi è così importante per me.

Hai iniziato con i kart, poi sei passata subito all’Audi TT e quest’anno alla Audi RS3 TCR: come è stato questo passaggio, ti sei trovata in difficoltà?

Il passaggio non è stato troppo complicato. Dopo i kart, nel 2022 sono salita sull’Audi TT del team Bitci Racing, e in questa stagione ho fatto lo switch sulla RS3, con cui corro anche qui nel TCR Italy. In realtà, l’anno in go-kart lo ho effettuato grazie al mio team principal, Ibrahim Okyay. Quando gli ho detto che volevo diventare una pilota, infatti, lui mi ha detto di iniziare con i kart. Praticamente è stato un anno di servizio militare obbligatorio (ride, ndr). Ma è stato molto importante, perché qui ho imparato tutti i principi fondamentali del Motorsport e dello stare in pista.

C’è qualcuno in particolare che vuoi ringraziare?

Prima di tutto certamente il team Bitci Racing, che hanno creduto in me e mi stanno l’opportunità di correre nel TCR Italy con questa macchina. Devo dire grazie anche ai miei sponsor che mi stanno a fianco in questa avventura. Inoltre, la mia famiglia e i miei amici mi stanno vicino e mi supportano in ogni momento, e questo è molto importante.

Il tuo target per il prossimo anno sarà quindi competere nel TCR Italy, ma qual è il tuo sogno per il futuro?

Per l’anno prossimo stiamo valutando l’intera stagione nel TCR Italy o nella Coppa Italia Turismo, in ogni caso saremo impegnati in un campionato TCR in Italia. Per il futuro, l’obiettivo è quello di alzare sempre più l’asticella e crescere in continuazione. Correre al volante di una GT3 o anche di una Porsche Carrera Cup (che al momento dell’intervista stavano sfrecciando in pista, ndr) sarebbe un sogno. Voglio diventare la prima donna turca a vincere a quei livelli di competizione!

Veloce, grintosa e determinata, con un progetto ben preciso in testa. Questa è Seda Kacan, un nuovo talento da tenere d’occhio che si sta presentando al grande pubblico europeo. Continuiamo a seguirla: si toglierà tante soddisfazioni in futuro.

Da Imola - Nicola Saglia

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