Gara 1.

A partire dal palo è Vervisch (Audi) che per un decimo ha beffato Colciago, ma al pronti via succede di tutto: Colciago e Tassi sopravanzano il pilota belga e dalla prima staccata vanno in fuga in tandem, a seguire una carambola con “protagonisti” Oriola (Seat) che colpisce Homola (Opel), mentre a farne le spese sono anche Comini (Audi) e Morbidelli (Volkswagen).
Il primo a ritirarsi è Altoè (su Golf) che si insabbia a Biassono spinto da Valente (Seat).

Persa la pole, Vervish cerca in tutti i modi di recuperare posizioni, ma deve prestare attenzione a Kajaia (Alfa Romeo) che sferra l’attacco alla prima variante causando l'incidente, ad approfittarne sono Oriola (su Seat) e Vernay (su Volkswagen Golf).
Alla staccata del quarto giro Ficza (Seat) approfitta, tagliando la prima variante, del contatto tra Van Lagen (subentrato ad Rob Huff) e Nash (Seat), ma verrà poi penalizzato per questa manovra di cinque posizioni.
Vervish, al quinto passaggio, con una frenata ritardata fino all'ultimo alla Roggia, passa Nash, superato anche dal compagno di team Valente, quindi ci prova anche Borkovic (su Alfa Romeo) ma al Serraglio, nonostante il forte contatto, l'inglese resiste.
Cerca di approfittarne del parapiglia Morbidelli ma alla prima variante, nel sesto giro, viene speronato da Borkovic; ad avvantaggiarsi è Stefano Comini che, dopo una rabbiosa rimonta, conquista la decima posizione e, subito dopo, la nona con un fantastico sorpasso su Nash.

In tutti questi giri Colciago ha cercato di rintuzzare ogni tentativo di sorpasso di Tassi, ma l'ungherese al nono passaggio cerca di sferrare l'attacco, arrivando però lungo alla seconda di Lesmo e facendosi sfilare da Oriola.
Il pilota della Honda Civic, dopo aver recuperato il distacco, sferra l'attacco in maniera più che decisa ad Oriola riconquistando la seconda posizione e danneggiando la sospensione alla Leon dello spagnolo che comunque riesce a chiudere terzo.

Il successo conquistato da Roberto Colciago, che gli permette di ridurre le distanze da Vernay in campionato, vale il doppio essendo ancora dolorante alla schiena, tanto che inizialmente pensava di non partecipare alla tappa di Monza.

Gara 2.
Altra gara avvincente quella della TCR International Series nel Tempio della velocità, con una vittoria caparbia, colta sul circuito di casa, di Stefano Comini. Il ticinese ha cercato in tutti i modi di rendere onore ai numerosi supporter accorsi a Monza, riuscendoci con una fantastica vittoria.

A scattare dalla prima fila sono le due Seat della Craft Bamboo, rispettivamente Valente e Nash, ma lo spagnolo incappa in una carambola nella prima curva toccandosi con Vernay (Golf) e Vervish (Audi) rovinando la sua gara; subito dietro Kajaia (Alfa Romeo) tocca Tassi (Honda) che a sua volta tocca Borkovic (Alfa Romeo) costringendolo al ritiro.
Ad uscire indenni dalla prima variante sono Nash e Comini, con quest'ultimo che prontamente supera il pilota inglese e cerca di allungare già dal primo giro; entrambi sono seguiti a ruota da Vernay e Oriola (su Seat) e da un incredibile Colciago (su Honda) che, partito nono, grazie ad una partenza fulminea è quinto.

Alla prima staccata del quarto giro Homola (su Opel), che aveva riconquistato la quinta posizione, sbaglia la frenata e viene leggermente toccato da Colciago, quindi si scompone perdendo anche la posizione in favore di Vervish.
Colciago va subito a caccia di Oriola già alla prima variante al quinto passaggio, ma ci riesce alla Parabolica con una manovra che non lascia diritto di replica.
Vervish con una frenata al limite ne approfitta e, alla prima variante, supera Oriola, nel mentre Colciago continua la sua avanzata infilando alla prima di Lesmo Vernay e mettendosi subito nei tubi di scarico di Nash.

Al settimo giro Vervish rompe gli indugi cercando di passare Vernay alla prima variante, ma il francese resiste coriacemente: i due procedono appaiati per tutta la curva Biassono fino ad arrivare alla variante della Roggia dove il belga ha la meglio.
Nella stessa tornata Colciago supera all’Ascari Nash riacciuffando così Comini, che non è riuscito a prendere il largo a causa della zavorra a bordo: i due iniziano un lungo duello di nervi procedendo in scia fino al traguardo. Comini ha dimostrato ancora una volta di che pasta è fatto, resistendo stoicamente con un'auto più pesante e in crisi di freni.
A completare il podio ci pensa Vervish, autore al decimo giro di un sorpasso su Oriola; Vernay, col quinto posto finale, mantiene costante il suo ruolino di marcia e consolida la leadership del mondiale. Buon settimo Kajaia sull’Alfa di Romeo Ferraris, davanti a Oriola e Tassi, mentre a chiudere la zona punti ci pensa Ficza su Seat.

Male gli altri italiani con Morbidelli speronato in staccata da Tassi all'ottava tornata, solamente dodicesimo il team mate Altoè, mentre Cappellari all'esordio della categoria è arrivato quindicesimo staccato di un giro.
Nella prossima gara a Salisburgo, in programma l’11 giugno, Colciago verrà arretrato in griglia di cinque posizioni a causa dei tagli alla prima variante.


Monza, 13 maggio 2017, Gara 1:

1. Roberto Colciago (Honda Civic) – M1RA; 11 giri
2. Attila Tassi (Honda Civic) – M1RA a 1”613
3. Pepe Oriola (Seat Léon) – Craft Bamboo a 2”258
4. Jean-Karl Vernay (Volkswagen Golf) – Leopard a 2”408
5. Frederic Vervisch (Audi RS3) – Comtoyou a 5”881
6. Hugo Valente (Seat Léon) – Craft Bamboo a 8”591
7. Mat’o Homola (Opel Astra) – DG a 10”686
8. Stefano Comini (Audi RS3) – Comtoyou a 13”338
9. Dusan Borkovic (Alfa Romeo Giulietta) – GE Force a 14”005
10. Ferenc Ficza (Seat Leon) – Zele a 15”209
11. Gianni Morbidelli (Volkswagen Golf) – West Coast a 16”893
12. James Nash (Seat Léon) – Craft Bamboo a 20”465
13. Stian Paulsen (Seat Léon) – Paulsen a 23”128
14. Jens Reno Møller (Honda Civic) – Møller a 26”644
15. Daniele Cappellari (Seat Léon) – Cappellari a 53”939

 

Monza, 14 maggio 2017, Gara 2:

1. Stefano Comini (Audi RS3) – Comtoyou; 11 giri
2. Roberto Colciago (Honda Civic) – M1RA a 0”170
3. Frederic Vervisch (Audi RS3) – Comtoyou a 1”273
4. James Nash (Seat Léon) – Craft Bamboo a 1”797
5. Jean-Karl Vernay (Volkswagen Golf) – Leopard a 2”052
6. Mat’o Homola (Opel Astra) – DG a 2”240
7. Davit Kajaia (Alfa Romeo Giulietta) – Mia Force a 2”369
8. Pepe Oriola (Seat Leon) – Craft Bamboo a 2”789
9. Attila Tassi (Honda Civic) – M1RA a 3”361
10. Ferenc Ficza (Seat Léon) – Zele a 3”754
11. Jaap Van Lagen (Volkswagen Golf) – Leopard a 4”001
12. Giacomo Altoé (Volkswagen Golf) – West Coast a 9”062
13. Jans Reno Møller (Honda Civic) - Møller a 15”510
14. Pierre- Yves Corthals (Opel Astra) – DG a 16”704
15. Daniele Cappellari (Seat Leon) – Cappellari a 1 giro 


Classifica campionato:
1.Vernay 113; 2. Colciago 97; 3. Comini 95; 4. Tassi 76; 5. Oriola 66; 6. Borkovic e Kajaia 53; 8. Vervisch 52; 9. Nash 50; 10. Valente 46.

Michele Montesano

 

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