Dopo il weekend storto a Phillip Island, Tom Sykes e la Kawasaki “risorgono” sul circuito di Motorland Aragon. Il britannico al sabato conquista la sua 20° Superpole in carriera e poi mette in pista due gare da paura, chiuse entrambe davanti al suo compagno di box Loris Baz per una doppia-doppietta Kawasaki che sa di ritorno della verdona alle posizioni che contano. Aprilia e Ducati in chiaroscuro, in crescita la Honda mentre compie il passo del gambero la Suzuki, decisamente in difficoltà sul tracciato di Aragon. Buon esordio per la Bimota con Ayrton Badovini che fa 13° e 12° nelle due manche ma non prende punti validi per il campionato (ammessa sub-judice fino ad agosto).

Gara-1. Corsa praticamente già scritta dalla partenza, dove Sykes e Baz mantengono le loro posizioni seguiti da Giugliano e dalla Honda di Rea. Male le due Aprilia, tallonate dall’altra Ducati di Davies e molto male anche Laverty. Sykes è già in fuga mentre Baz deve vedersela con Giugliano praticamente tutta la gara, mentre il suo capitano scappa via, forte della sua gomma morbida. Dietro è bagarre vera con Laverty che cerca di rimontare per recuperare più punti possibili dato lo 0 in gara 2 a Phillip Island. Spettacolo tra le EVO con battaglie tra Canepa, Salom e Camier. Fino a metà gara le posizioni sono congelate ma a metà gara succede il primo colpo di scena: le Aprilia di Guintoli e Melandri perdono progressivamente terreno causa gomma dura poco performante e vengono scavalcate prima da Davies e poi anche da Laverty. Ultimo giro thrilling: Sykes è ormai dominatore solitario con 3”5 su Baz che si è scrollato di dosso Giugliano che deve vedersela con Rea. Sul lungo rettilineo Rea sfila la terza posizione a Giugliano che tenta di riprendersela approfittando del leggero lungo in staccata dell’irlandese ma i due si toccano e Giugliano cade perdendo la sua quarta posizione. Giugliano comunque riuscirà a chiudere 8°. 12° posto per la rientrante Bimota con Badovini.

Gara-2. Stesso copione di gara-1 con Sykes e Baz che mantengono le loro posizioni seguiti da Rea e Giugliano, poi Davies e le Aprilia di Melandri e Guintoli. Sykes però non riesce a scappare via come in precedenza: ha azzardato la scelta della gomma meno performante ma più duratura. Infatti Baz è incollato al suo capitano e gli copre le spalle dagli attacchi degli inseguitori. Errore di Davies al giro 4 che scivola e perde la sua posizione. Nelle posizioni di rincalzo Laverty rimonta ancora e c’è sempre grande battaglia con protagoniste le EVO di Salom, Canepa e Camier. Melandri si scrolla di dosso Giugliano e Guintoli e ricuce lo strappo dalle Kawasaki di Sykes e Baz, sempre prima e seconda. Non è successo in gara-1 ma succede in gara-2: è Giugliano a perdere terreno e staccarsi progressivamente dal gruppo di testa per scelta errata delle gomme (chiuderà 6°). Ultimi due giri thrilling con Melandri che è il più veloce in pista e le prova tutte per cercare di portarsi a casa la vittoria. Al penultimo giro approfitta di un tentativo di attacco di Baz a Sykes superando il francese, mentre all’ultimo giro prova ad attaccare Sykes ma va lungo alla staccata in fondo al lungo rettilineo e Baz si riprende la posizione; questo mentre Sykes taglia per primo il traguardo. Sykes, Baz, Melandri, Guintoli, Rea, Giugliano e Laverty sono i primi 7.

Marco Pezzoni

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