Se da un lato quel maledetto week-end di Imola del 1994 ci ha tolto per sempre Ayrton Senna e Roland Ratzenberger, dall'altro il sacrificio dei due piloti non è risultato vano. I livelli di sicurezza raggiunti dalle attuali monoposto di Formula 1, nonché quelli presenti sui vari circuito che ospitano il Mondiale, hanno difatti subito una rapida escalation proprio all'indomani di quei tragici eventi. Con misure che vennero immediatamente imposte dall'allora presidente della FIA, Max Mosley (ricordiamo, ad esempio, l'introduzione del fondo scalinato ed i tagli all'aerodinamica) o successivamente sviluppate nel corso degli anni (come i nuovi crash test e le protezioni posizionate ai lati della testa del pilota). Un passaggio che l'attuale numero uno della Federazione, Jean Todt, ha voluto sottolineare nell'ambito della lettera fatta pervenire a Imola, in occasione dell'evento che sta ricordando Senna e Ratzenberger a vent'anni dalla scomparsa. Pur non essendo presente alla commemorazione, dunque, il francese non ha mancato di esprimere il proprio pensiero, rivolgendo a tutti gli appassionati il seguente messaggio, che riportiamo integralmente:

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