Questa scelta da parte della Dorna ha portato attorno a questo Gran Premio un’aura di maggiore esclusività al circuito americano, capace di vivere quindi di luce propria insieme alla Superbike, che in questo momento non sta vivendo un periodo facile. Con l’uscita dal calendario MotoGp, il circuito di Laguna Seca diventa quindi prerogativa unica del Mondiale Superbike, la quale dovrebbe continuare a seguire questa politica, riesumando magari quei circuiti storici ormai usciti dal radar (vedi Sugo, Brands Hatch, Monza). Si limiterebbero così anche gli eventi condivisi sia da MotoGp che Sbk: non sempre un toccasana per la sorellina minore.

Dopo il weekend romagnolo il padrone della classifica, e soprattutto della situazione, rimane Jonathan Rea. Seppur all’appello manchino ancora 6 gare alla fine del campionato, le prestazioni offerte fin qui dal 30enne britannico lo pongono ad un piano superiore per la conquista del titolo. Discorso diverso invece se si parla della vittoria di tappa: dal 2013 Johnny ha vinto solamente una volta, mentre l’acciaccato Chaz Davies e soprattutto Tom Sykes ne hanno fatto terra di conquista numerose volte. Curiosità invece attorno ad un Marco Melandri rinfrancato dalla vittoria in Gara2 di Misano: vedremo se il nuovo binomio tutto italiano riuscirà ad emergere lungo i 3610 metri americani. Chi probabilmente proverà a dire la sua, soprattutto nella gara domenicale, sarà il duo Yamaha, sempre più presenza costante nelle primissime posizioni.

Focus anche su come proseguirà l’andamento delle due finora grandi assenti: Aprilia e Bmw. Il suolo italiano ha fatto bene ad entrambe (soprattutto alla casa bavarese) e il round americano chiarirà se è stato solamente un fuoco di paglia. Da venerdì scenderanno in pista anche Jacub Smrz, figura assai conosciuta tra le derivate di serie, che qui sostituirà l’uscente Riccardo Russo, e il pilota di casa Jake Gagne, che salirà in sella alla moto del compianto Nicky: il weekend americano sarà infatti un'ulteriore occasione per salutare ed onorare il padrone di casa Hayden. Qui il ragazzo del Kentucky nel 2005, con la prima vittoria MotoGp ottenuta dopo un weekend di puro dominio, si mostrò per la volta al mondo. Il Mostro della Laguna, così chiamato dopo il bis dell’anno successivo, ha sempre continuato a ben figurare sulle curve amiche, e il terzo posto conquistato l’anno scorso su un Honda poco performante è lì pronto a ricordarcelo.

Andrea Rocca @AndreaRoccaOff

 

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