Le scelte Pirelli per il round

Nel proseguire la propria attività di sviluppo, Pirelli lo scorso anno ha portato a Jerez alcune soluzioni che hanno permesso di migliorare il tempo di gara di circa sei secondi rispetto al 2014. Per il prossimo round, il penultimo della stagione 2016, la casa della P lunga ha individuato quattro soluzioni slick DIABLO™ Superbike per l’anteriore e tre per il posteriore per i piloti della classe Superbike.

Per l’anteriore i piloti potranno optare per due SC1 di sviluppo: la nota S1699, la soluzione più usata nella passata stagione in quanto offre un maggior sostegno nell’approccio alle curve ed una migliore precisione di guida, e la U0176, dotata di una mescola che si posiziona a metà strada tra una SC1 ed una SC2 e che ha visto il debutto sul circuito olandese di Assen. Le altre due soluzioni a disposizione sono la SC2 di gamma, soluzione di durezza media ottimale per temperature esterne elevate in quanto garantisce solidità alla fascia battistrada, e la SC3 standard, introdotta a partire da quest’anno e dotata di una mescola particolarmente resistente.

Le tre soluzioni disponibili per il posteriore sono la SC0 di gamma, ottima per affrontare temperature elevate come quelle viste a Jerez la scorsa stagione, la SC0 di sviluppo V0377, che dovrebbe offrire un maggiore livello di grip ed un’elevata stabilità grazie ad alcuni accorgimenti strutturali che la differenziano dalla versione di gamma, e la SC1 di sviluppo V0007, che presenta la stessa mescola della SC1 standard ma adotta soluzioni tecnologiche differenti.

Insieme alla soluzione intermedia DIABLO™ Wet di gamma, utilizzata con risultati eccellenti dal vincitore Chaz Davies lo scorso weekend in gara 1 a Magny-Cours, in caso di pioggia i piloti della classe Superbike potranno contare su una soluzione di DIABLO™ Rain per il posteriore e due per l’anteriore: oltre a quella di gamma, Pirelli propone la SCR V0830 già utilizzata da molti piloti sempre in Gara 1 a Magny-Cours dove ha debuttato.

Caratteristiche del tracciato

Il tracciato andaluso di Jerez è divenuto sin dall’inaugurazione una delle strutture più apprezzate dai piloti, a tal punto che nel 1992 la proprietà ha deciso di investirviavviando lavori di ristrutturazione e ammodernamento per migliorarne la sicurezza.

In questo modo sono state apportate alcune modifiche alla pista, in particolare alla curva Sito Pons e alla chicane Senna, portando la lunghezza del giro a 4223 metri. Dieci anni dopo, nel 2002, lunghi e profondi interventi di ristrutturazione sono stati apportati al complesso, come l’allungamento della corsia dei box e la realizzazione di vie di fuga asfaltate.

Riasfaltato completamente per l’ultima volta nel 2008, il circuito di Jerez si presenta con una composizione variegata, lunghi rettilinei – pari al 69% del circuito – e curve lente alternate a tratti veloci. Il rettilineo di arrivo, lungo 600 metri, presenta una larghezza pari a 12 metri, leggermente più ampia rispetto al resto della pista, dove la larghezza è di 11 metri. Così come l’aspetto del tracciato, anche il raggio di curvatura è variabile, e va dai 30 ai 116 metri, mentre il gradiente massimo è del 5% in uscita dalla curva 5. Diverse anche le pendenze, con quella laterale massima del 7,46% in uscita dalle curve 2,6 e 13, mentre quella minima è del 4,70% alle curve 4 e 12.

Statistiche 2015 da Pirelli

  • Numero totale di pneumatici portati da Pirelli: 4282
  • Numero di soluzioni (asciutto, intermedio e bagnato) per la classe Superbike: 5 anteriori e 5 posteriori
  • Numero di pneumatici a disposizione di ogni pilota Superbike: 35 anteriori e 29 posteriori
  • Numero di soluzioni (asciutto, intermedio e bagnato) per la classe Supersport: 5 anteriori e 5 posteriori
  • Numero di pneumatici a disposizione di ogni pilota Supersport: 24 anteriori e 26 posteriori
  • Best Lap Awards Superbike vinti da: Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team) in 1’41.136 (Gara 1, 2° giro) e Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) in 1’42.238 (Gara 2, 2° giro
  • Best Lap Award Supersport vinto da: Patrick Jacobsen (CORE” Motorsport Thailand) in 1’44.177 (3° giro)
  • Temperatura in Gara 1: aria 25°C, asfalto 29°C
  • Temperatura in Gara 2: aria 29°C, asfalto 43°C
  • Velocità massima raggiunta dagli pneumatici Pirelli DIABLO™ Superbike in gara: 276,9 km/h, realizzata in Gara 1 da Jordi Torres (Aprilia Racing Team – Red Devils) al 9° giro.
  • Velocità massima raggiunta dagli pneumatici Pirelli DIABLO™ Supercorsa SC nella gara Supersport: 245,5 km/h, realizzata da Kyle Smith (PATA Honda World Supersport Team) al 2° giro.

Statistiche e curiosità dal sito worldsbk.com

281 – Questi sono i punti totali che Chaz Davies ha finora ottenuto in Spagna. Nessun altro pilota ci è riuscito. Sykes segue con 257.

62 – Finora sono 62 le gare del WorldSBK disputate in Spagna.

40 – Le ultime tre pole consecutive a Jerez sono state siglato sull’1’40: 1’40.620 nel 2013, 1’40.298 nel 2014 e in 1’40.292 l’anno scorso.

32 – Ducati ha vinto più della metà delle gare disputate in Spagna: 32 su 62. La casa di Borgo Panigale ha vinto su tutti i cinque tracciati spagnoli almeno tre anni, e il loro maggior successo l’hanno ottenuto a Valencia con 13 vittorie.

13 – Troy Corser è salito sul podio 13 volte in Spagna ed è seguito in questa classifica da Haga (12). I piloti che hanno ottenuto 10 podi sono: Chaz Davies, Tom Sykes, Aaron Slight e Troy Bayliss.

10 – I 10 podi registrati in Spagna da Chaz Davies sono il doppio di quello che ha ottenuto negli altri paesi in cui ha corso nella sua carriera WorldSBK. In Italia e in Germania è salito sul podio 5 volte. 

7 – I piloti più di successo in terra spagnola sono Troy Corser e Noriyuki Haga, con 7 vittorie ciascuno. I due sono stati compagni di squadra nelle stagioni 2007 e 2008 nel team factory Yamaha. Curiosamente durante questo periodo hanno conquistato solo una di quelle 14 vittorie, quando Haga ha vinto Gara2 in Valencia nel 2008.

6 – I piloti inglesi hanno vinto le ultime sei gare ospitate in Spagna: Rea/Davies ad Aragon 2015; Sykes/Davies a Jerez 2015 e infine la doppietta di Davies quest’anno ad Aragon.

6 – Sei è il record di pole position ottenute da un pilota in Spagna ed è detenuto da Troy Corser. Tom Sykes potrebbe eguagliare questo risultato se quest’anno conquistasse la pole.

5 – Cinque sono i circuiti spagnoli dove sono stati disputati finora gli eventi WorldSBK: Valencia (22), Albacete (16), Aragon (12), Jerez (8) e Jarama (4).

3 – Solo due piloti hanno vinto in Spagna con tre diversi costruttori: Troy Corser (Aprilia, Ducati e Suzuki) e Marco Melandri (Aprilia, BMW, Yamaha).

3 – Tre volte su quattro il vincitore di una gara ha poi siglato la doppietta a Jerez: Roche (1990); Eugene Laverty (2013); Marco Melandri (2014).

1 – Solo uno spagnolo ha vinto in suolo spagnolo finora nel WorldSBK: Ruben Xaus, in Gara1 a Valencia nel 2007.

Statistiche per Case dal sito worldsbk.com

Aprilia è la casa costruttrice che ha avuto più successo a Jerez con 4 vittorie e 9 podi su otto gare. La casa di Noale ha ottenuto una doppietta nel 2013, una nel 2014 e l’anno scorso ha concluso seconda con Jordi Torres e terza con Leon Haslam in Gara2.

In Gara1 dell’anno scorso Aprilia ha mancato per la prima volta il podio a Jerez.

Le quattro vittorie di Aprilia hanno la firma di Marco Melandri (2014) e Eugene Laverty (2013), due piloti che rientreranno nel WorldSBK Championship l’anno prossimo.

BMW è andata a podio sulla pista andalusa nel 2013 con Marco Melandri (2°) ed è andata a punti in tutte le gare da allora. L’anno scorso i loro migliori risultati sono stati ottenuti da Ayrton Badovini: 15° in Gara1 e 14° in Gara2.

Ducati ha ottenuto una doppietta qui nel 1990 con Raymond Roche; da quando il Campionato è tornato nel 2013, ha vinto con Chaz Davies in Gara2 nel 2015 e il gallese ha centrato altri due podi, un 2° posto in Gara1 l’anno scorso e un 3° in Gara1 nel 2014.

Honda è salita sul podio quattro volte a Jerez: il primo dei tre podi è arrivato negli anni '90, mentre l'anno scorso Michael van der Mark ha concluso terzo in Gara1.

Nei due ultimi anni entrambi i piloti Honda sono andati a punti qui, nonostante una caduta di van der Mark in Gara2 l’anno scorso.

Kawasaki ha conquistato una vittoria e tre podi a Jerez, senza mai conquistare una doppietta. Tom Sykes è stato l’unico pilota della marca a salire sul podio spagnolo: ha vinto Gara1 l’anno scorso, è arrivato terzo due anni fa in Gara2 e nel 2013 è stato prima terzo e poi secondo.

L’anno scorso Kawasaki ha dominato la prima fila con Sykes e Rea rispettivamente primo e secondo.

A Magny-Cours Kawasaki è diventato il terzo produttore con 300 podi, dopo Ducati (828) e Honda (392).

MV Agusta ha ottenuto punti in entrambe le gare dell’anno scorso grazie a Leon Camier (9° e 8°) e anche nel 2014 grazie al 15° posto di Claudio Corti in Gara1.

Yamaha ha disputato le gare nel 1990, con il suo miglior risultato in sesta piazza per mano di Fabrizio Pirovano in Gara1 e Rob McElnea in Gara2. Yamaha ha concluso in zona punti a Jerez nel 2013 quando Broc Parkes ha terminato 12°.

Marco Pezzoni