ADESSO È TUTTO PRONTO. La giostra delle selle giunge finalmente al suo ultimo giro, ed a scanso di bombe i giochi sono oramai conclusi. Resta incredibile il fatto che piloti come Davide Giugliano e Michel Fabrizio (che torna a correre a tempo pieno nel CIV SSP) non abbiano trovato una moto nel mondiale, ma le scelte quando si seleziona un pilota non si fermano al mero manico. Confermata quindi la nostra precedente analisi, con la conferma di Hernandez in Pedercini, PJ Jacobsen con la terza Honda del team TripleM e Tati Mercado in Kawasaki con Orelac, mentre giunge la notizia di un Michael Ruben Rinaldi impegnato con una terza Ducati ufficiale (da definire se per le gare europee o per tutto il mondiale). Il PDF completo delle classi è scaricabile dal sito WSBK.

CHE COLPO VAMAG RACING! Nelle cilindrate intermedie il colpo grosso è appannaggio del team Vamag, che non solo fa mambassa delle  MV Agusta F3 del vecchio team ufficiale, ma riesce ad aggiudicarsi anche due ex campioni Stock 1000, che rispondono al nome di Raffaele De Rosa e Ayrton Badovini. Randy Krummenacher torna nelle 600 con la R6 del Bardhal Evan Bros, mentre raddoppia l’impegno della Triumph con le moto di Stefan Hill e di Luke Stapleford. Conquista finalmente una meritatissima sella permanente Anthony West, in collaborazione stretta con il team EAB, mentre l’annuncio che più ha lasciati sbalorditi gli addetti ai lavori arriva da Kenan Sofuoglu: il pluricampione di categoria ha dichiarato che in caso di vittoria del titolo appenderà il casco al chiodo per concentrarsi alla sua attività di manager.

DALL’AUSTRALIA CON FURORE. Da veri nostalgici della Superbike, non possiamo che deviare leggermente dall’argomento per dare una delle notizie più clamorose di questo 2017: Troy Bayliss, campionissimo Ducati e uomo immagine della casa bolognese, tornerà a correre a tempo pieno alla tenera età di 48 anni, il pilota australiano torna a calcare i campi di gara (dopo le apparizioni nel 2016) vestendo proprio i colori Ducati nel campionato nazionale aussie. Godspeed, grandpa Troy!

Alex Dibisceglia