Si è spento lunedì all'età di 97 anni Robert Manzon, l'ultimo pilota ancora in vita ad avere partecipato alla prima stagione del campionato del mondo di Formula 1. L'ultimo superstite di una schiera di eroi, testimoni di un'epoca lontana e per molti rimasta sconosciuta. Con questa breve biografia vogliamo ricordare la figura di colui che è riuscito a portare sino ai giorni nostri una piccola testimonianza della storia di questo sport.

Robert Manzon nasce il 12 aprile 1917 a Marsiglia.

Comincia a correre dopo la fine della seconda guerra mondiale, quando nel 1947 compra una Cisitalia D46 e partecipa alla Coppa Robert terminando in terza posizione. Nella gara successiva ad Angoulême vince un round, mentre Reims conclude in quarta posizione. Grazie a queste buone prestazioni, la Gordini decide di ingaggiarlo come pilota ufficiale per la stagione seguente.

Nel 1948 arriva secondo al Perpignan ancora con la Cisitalia, per poi arrivare terzo a Ginevra nella sua prima gara con la Gordini. Ad Angoulême ottiene una vittoria nella sua classe, insieme al giro più veloce della giornata. Il resto della stagione lo vede alle prese con numerosi problemi sulla sua vettura che non gli permettono di cogliere risultati di prestigio.

Il 1949 è un anno molto simile a quello precedente, a causa della scarsa competitività della vettura: le delusioni arrivano soprattutto nelle gare Sport come la 24 Ore di Spa e il Gran Premio di Madrid, dove si ritira mentre conduceva la gara. Termina secondo ad Angoulême nella gara di Formula 2 dopo aver dominato la prima manche, mentre a Losanna conquista la piazza d'onore in F.2. Inoltre, conquista la cronoscalata del Mont-Ventoux.

Nel 1950 partecipa al primo campionato del mondo di Formula 1 realizzando tre punti con il quarto posto ottenuto nella gara di casa a Reims. A Montecarlo, nella propria gara d'esordio, rimane coinvolto nella mega-carambola del primo giro, mentre anche a Monza è costretto al ritiro. Conclude comunque quinto a Pau in Formula 2 vincendo la gara a Sambre e Mosa.

L'anno dopo in Formula 1 ottiene il suo miglior risultato stagionale in Germania, con il settimo posto, mentre è nono in Spagna e costretto al ritiro in Francia e in Italia. Prende però parte nel corso dell'anno ad altre gare: ottiene la pole a Marsiglia e il quarto posto nel Trofeo Internazionale. Inoltre arriva quarto ad Angoulême e vince nel Trofeo Sambre e Mosa. Ottiene podi a Rouen, Aix-les-Bains, Erlen e Cadours.

Nel 1952 vince una manche del Trofeo Internazionale e conquista la gara 2 litri a Montecarlo, mentre si ritira nella 24 Ore di Le Mans. In Formula 1 ottiene il terzo posto in Belgio, il quarto in Francia ed il quinto in Olanda. E' costretto al ritiro a Bremgarten, a Silverstone e al Nurburgring, mentre a Monza conclude 14°. Alla fine della stagione riesce a concludere al sesto posto in Classifica Piloti.

Nel 1953 decide di lasciare la Gornini per firmare un contratto con la Lancia, dopo che nel Gran Premio di Argentina si ritira per una gomma che si è letteralmente staccata dalla vettura decide di lasciare la Gornini e firma un contratto con la Lancia. Guida nel campionato mondiale delle vetture sportive senza però ottenere buoni risultati.

Nel 1954 viene chiamato da Louis Rosier per guidare una Ferrari 625, con la quale riesce a salire sul terzo gradino del podio nel Gran Premio di Francia. Partecipa alle Mille Miglia ma è costretto al ritiro e nel Gran Premio di Bordeaux, gara non valida per il campionato, ottiene il secondo posto, mentre con la Lancia arriva terzo al Tourist Trophy.

L'anno seguente ritorna alla Gordini senza ottenere buoni risultati in Formula 1, visto che è costretto al ritiro in tutte le tre gare a cui prende parte. Arriva quinto a Bordueax e si ritira sia a Le Mans che alla 12 Ore di Sebring, dove gareggia con una Renault 1063. Con la Ferrari arriva infine terzo alla Targa Florio.

La stagione 1956 si rivela peggiore delle precedenti: partecipa alle Mille Miglia dove conclude 55° e vince qualche evento con la Maserati, mentre si ritira nuovamente a Le Mans. Riesce a vincere il Gran Premio di Napoli e quello di Pescara, gare non valide per il Mondiale di Formula 1, campionato in cui giunge in due occasioni al nono posto nelle gare in Francia e in Gran Bretagna. All’inizio del 1957 tenta di prendere parte alla gara di Cuba, ma a causa di tensioni con la Gordini non riesce a partecipare all'evento e poco dopo decide di ritirarsi dalle competizioni.

Il 19 gennaio 2014 si spegne nella sua abitazione di Cassis, nel sud della Francia: con la sua morte si chiude definitivamente un capitolo della storia della Formula 1.

Chiara Zaffarano

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