Importanti novità potrebbero scaturire dallo Strategy Group che si terrà domani a Parigi. Novità che dovrebbero riguardare la sicurezza in pista dei piloti, materia su cui la Federazione Internazionale si è sempre dimostrata  sensibile adottando tutta una serie di provvedimenti atti a salvaguardare, appunto, l'incolumità dei protagonisti in pista. Nel corso degli anni si è assistito in maniera sempre più progressiva e consistente a delle modifiche regolamentari che hanno di fatto reso l'abitacolo di una monoposto praticamente sicuro al 100% ad eccezione della testa, l'unica parte del corpo del pilota veramente esposta.

I tragici fatti degli ultimi mesi, con gli incidenti di Jules Bianchi e Justin Wilson su tutti, hanno nuovamente attirato l'attenzione della Commissione Sicurezza, da subito al lavoro per vagliare misure atte a cercare di prevenire il problema. Nell'immediato, quindi per la stagione 2016, la Federazione ha già informato tutti i team che le protezioni laterali dell'abitacolo (quelle introdotte dal Consiglio Mondiale della FIA il 19 ottobre 1995 con decorrenza dal primo GP del 1996) dovranno essere più alte di 20 mm e resistere a un crash test laterale maggiorato che sarà di 50 Kg/N per 30”. Il che comporterà anche delle complicazioni sia sulla costruzione del telaio, visto che nella parte alta della vettura ci dovrà essere una maggiore resistenza al carico, sia dal punto di vista aerodinamico, in quanto l'innalzamento delle strutture laterali coprirà l'ala posteriore riducendo il carico.

Ma per quello che riguarda la vera e propria copertura dell'abitacolo, nelle scorse settimane la FIA ha previsto una serie di test: tre per la precisione, per provare differenti soluzioni in modo da poter inserire la prescelta nel regolamento tecnico del 2017. Le tre soluzioni al vaglio sono quella della Mercedes, che ha proposto una sorta di diadema in carbonio, vale a dire una struttura aperta che dovrebbe favorire gli eventuali soccorsi, deviando gli oggenti contendenti; quella della Federazione, molto simile a quella del team Campione del Mondo ma a differenza di essa non fornisce protezione laterale ed infine una terza soluzione di cui non sono state diffuse le immagini, che di fatto presenterebbe un deviatore posto all’inizio della scocca, poco prima del musetto.

Le prossime settimane potrebbero essere decisive per introdurre nel regolamento sportvo una soluzione che, col senno di poi, avrebbe potuto salvare la vita sia di Jules Bianchi sia di Justin Wilson.

Vincenzo Buonpane

 

 

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