Un'innovazione che va di pari passo con la possibilità ora concessa dal regolamento di schierare due piloti per vettura, attraverso un'alternanza degli stessi nelle due manche "brevi" ed il cambio obbligatorio da effettuarsi nella prova di lunga durata. "Si tratta di una novità che abbiamo fortemente voluto - spiega Mauro Gentile, responsabile ufficio stampa di Porsche Motorsport Italia - non solo per celebrare il decimo anno della serie, ma anche per trasmettere un messaggio capace di costituire un richiamo ai successi conseguiti dal nostro marchio nel mondo Endurance. Non a caso, i risultati raccolti da Porsche nel WEC (con la conquista del titolo piloti e costruttori con la 919 Hybrid nel 2015, ndr) hanno rappresentato uno straordinario ritorno in termini di visibilità. Siamo dunque lieti di poter legare anche queste 911 GT3 Cup ad un concetto da gara di durata anche in un campionato finora caratterizzato soltanto da prove sprint. Lo spettacolo, ne siamo certi, non mancherà".

A giudicare dai nomi impegnati nel "Tempio della Velocità" brianzolo, in effetti, già il primo appuntamento stagionale promette scintille: a partire dalla presenza in veste di "guest-star" di Matteo Cairoli con il team Ebimotors, con il comasco capace di conquistare il titolo di rookie dell'anno in Supercup 2015 dopo essersi imposto al proprio esordio nella serie tricolore al termine della stagione precedente. Proprio Cairoli rappresenta una sorta di "pilota-modello" lanciato da Porsche, essendo stato capace di compiere, passo dopo passo e a suon di prestazioni super, tutti gli step verso la via del professionismo. Ma anche per il pilota lombardo non mancheranno gli avversari in questo primo appuntamento, già importante per capire coloro che potranno darsi battaglia per il titolo: a partire da Mattia Drudi, nuovamente al via con il team Dinamic Motorsport e più che mai consapevole della propria forza, dopo un'ottima stagione d'esordio caratterizzata dallo splendido terzo posto finale e dal successo di Vallelunga che lo ha eletto quale più giovane vincitore di un appuntamento della serie. Ma attenzione anche alle new-entry: su tutti Kevin Giovesi (con un passato recente tra GP2 e AutoGP), ma anche Alessio Rovera (anch'egli, al pari di Drudi, tra i candidati al LiveGP Award 2015), sino a giungere al più esperto tra gli esordienti, ovvero il romano Daniele Di Amato.

Rimane confermato invece lo Scholarship Programme, il progetto riservato agli Under 26 che ha visto lo scorso anno la "promozione" finale di Riccardo Agostini: tra i candidati, insieme ai già citati Drudi, Giovesi, Rovera e Di Amato, vi sono anche Simone Iaquinta, Mikael Granier e Eric Scalvini. Infine, per quanto riguarda l'aspetto non prettamente agonistico, va evidenziato come Porsche abbia voluto porre l'accento sul decimo compleanno del monomarca mettendo a disposizione di team, piloti e ospiti una nuova hospitality davvero imponente, caratterizzata da una superficie di 660 mq e dotata di area espositiva, ristorante, sala lounge e spazi per uffici. Sette gli appuntamenti in calendario previsti sulle principali piste italiane, con il gran finale in programma al Mugello il 15-16 ottobre: aprite le porte all'adrenalina.

Marco Privitera