L’analisi dei dati del Gran Premio d’Australia ha dimostrato che le vetture sono state circa due secondi al giro più veloci durante ogni sessione rispetto al 2014, una tendenza destinata a continuare per tutto il resto della stagione.

Al Gran Premio di Melbourne dell’anno scorso, che si è svolto in condizioni di gara simili, il miglior tempo del weekend è stato 1.29,375 (in FP3, con mescola soft): tempo raggiunto già nella FP1 con tutte le vetture in pista.

Il miglior tempo del weekend di quest’anno è stato 1.26,327 (in qualifica con mescola soft): ben tre secondi più veloce del 2014, quando il miglior tempo del weekend venne realizzato in FP3 (nel corso delle qualifiche l’asfalto era bagnato).

Il giro più veloce in gara quest’anno è stato 1.30,945, realizzato da Lewis Hamilton, con gomme medium. Questo è stato di 1,5 secondi più veloce del giro più veloce dello scorso anno (1.32,478) segnato da Nico Rosberg con gomme soft.

Poiché il gap tra soft e medium in Australia è stato di circa 1,4 secondi, risulta evidente l’aumento di performance raggiunto grazie all’ultima evoluzione di motori e anche alla nuova costruzione degli pneumatici.

Il Direttore Motorsport Pirelli, Paul Hembery, ha commentato: “Queste cifre sottolineano quello che ci aspettavamo di vedere dopo i test pre-campionato: una significativa riduzione dei tempi sul giro, con vetture che miglioreranno ulteriormente nel corso dell’anno. Ci attendiamo anche nuovi record sul giro su alcuni circuiti. Con questo in mente, abbiamo introdotto evoluzioni alla struttura di tutti i nostri pneumatici posteriori, perché siano in grado di sopportare il maggiore sforzo derivante dall’aumento delle prestazioni delle vetture.”

2014 2015
FP1 01:31,840 MEDIUM 01:29,557 MEDIUM
FP2 01:29,625 SOFT 01:27,697 SOFT
FP3 01:29,375 SOFT 01:27,867 SOFT
Qualifiche 01:30,775 SOFT 01:26,327 SOFT
Gara 01:32,478 SOFT 01:30,945 MEDIUM

Per quanto riguarda la gara di Melbourne, l’usura e il degrado sono stati estremamente contenuti e, nonostante i tempi sul giro fossero di circa due secondi più veloci rispetto allo scorso anno, la maggior parte dei piloti ha adottato una strategia ad una sola sosta, aiutata dall’ingresso della safety car ad inizio gara che ha allungato la durata del primo stint, minimizzando l’energia che si scarica sugli pneumatici quando le vetture sono più pesanti.

Alcuni piloti hanno utilizzato una strategia a due soste: il pilota più in alto in classifica a fermarsi due volte è stato Marcus Ericsson (Sauber) che ha finito la gara in ottava posizione. Kimi Raikkonen (Ferrari) era su una strategia a due soste (teoricamente di quattro secondi più veloce rispetto a quella ad una sola sosta), prima di ritirarsi dalla gara.

Le temperature ambientali si sono aggirate intorno ai 20 gradi centigradi, quelle di pista intorno ai 38, e questo ha allungato la vita degli pneumatici. Ancora Hembery: “Come previsto, l’Australia è stata una gara difficile per le squadre, ma le gomme hanno dato tutto quello che era stato loro richiesto. Le temperature non alte e l’ingresso all’inizio della gara della safety car hanno fatto sì che da un’idea iniziale di strategia a due soste si passasse ad una sola sosta. Oltre all’ottima prestazione dei piloti di testa, anche alcuni tra i rookie di quest’anno hanno fatto una bella gara”.

{jcomments on}