E’ stato il campionato che nelle ultime stagioni ha probabilmente lanciato il maggior numero di talenti verso la Formula 1. E, badate bene, parliamo di talenti veri, non di piloti con la valigia. Qualche nome? Daniel Ricciardo, Kevin Magnussen, Jean Eric Vergne, Robin Frijns, solo per citarne alcuni. E altri sono già dietro la porta in attesa della consacrazione definitiva. La Formula Renault 3.5 che scatta da Monza questo weekend ha tutta l’intenzione di confermare questo trend positivo. Con un parterre di piloti giovani ed affamati, alcuni dei quali hanno già avuto modo di testare una vettura della massima formula. Due nomi su tutti: Carlos Sainz e Sergey Sirotkin.

Il primo, spagnolo focoso (pure troppo, vedendo certe manovre al limite messe a segno in Gp3 lo scorso anno) che si presenta al via con il team Dams, sembra avere tutte le carte in regola per sfondare: membro del programma Junior Red Bull, figlio dell’omonima leggenda dei rally e facente parte della scuderia con la quale lo scorso anno Magnussen si è laureato campione. In più, e la cosa non guasta di certo, estremamente veloce. Lo ha dimostrato subito, nei rookie-test di Silverstone dello scorso anno, riuscendo a stampare un tempone con la Red Bull: ora spetterà solo a lui confermare di meritare tanta considerazione. Il secondo, figlio di un ingegnere aerospaziale russo, rappresenta la punta di diamante sulla quale l’ex-paese sovietico punta forte per rimettere un piede in Formula 1. Anche se, il 18enne di Mosca un bel passo in tal senso sembra averlo già fatto: dato inizialmente per certo come titolare in Sauber nell’affare che implicava l’acquisto del team da parte di capitali russi (poi ridimensionatosi) è divenuto quindi test driver della scuderia elvetica ma con solide ambizioni di essere promosso quanto prima. Del resto, Sirotkin arriva a Monza direttamente dal Bahrain, dove ha provato la C33 nell’ambito della due-giorni di test sulla pista di Sakhir. Ma gli altri non staranno di certo a guardare, soprattutto considerando che durante i sei giorni di test pre-campionato si sono alternati cinque piloti al vertice della classifica. A partire dai due giovani rampanti Pierre Gasly e Oliver Rowland, rispettivamente campione e vice-campione dell’Eurocup Formula Renault 2.0 lo scorso anno. Ma puntano a ben figurare anche Will Stevens (4° lo scorso anno), Marco Sorensen (al terzo anno nella categoria) e l’unica presenza italiana nella categoria: quel Luca Ghiotto già vice-campione in carica Alps 2.0 nel 2013 e quest’anno ingaggiato dall’International Draco Racing del team manager Simone Giglio. Per quanto riguarda i team, saranno 21 le vetture al via, dopo la clamorosa rinuncia della Carlin, non iscrittasi al campionato per carenza di budget. Insomma, le premesse per assistere ad una stagione coi fiocchi ci sono tutte: e non poteva essere che il “Tempio della Velocità” lo scenario migliore per lanciare in orbita i giovani talenti del futuro.

Marco Privitera

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