Ma facciamo chiarezza: prima del Gran Premio d'Azerbaijan la FIA, tramite una direttiva tecnica, aveva ammesso l’ancoraggio degli specchietti retrovisori direttamente alla struttura di protezione Halo per migliorare la visibilità posteriore dei piloti; la prima ad utilizzare questa concessione è stata la Ferrari già dal GP di Spagna. Gli specchietti, in quanto tali, sono del tutto regolari mentre è il flap aggiuntivo sopra di essi ad essere incriminato per chiari fini aerodinamici: infatti serve ad indirizzare il flusso verso l’alettone posteriore che verrà investito da un’aria meno perturbata. A tal proposito, gli uomini di Maranello si sono difesi giustificando il flap come struttura studiata per irrigidire lo specchietto, tramite un piccolo tirante, ed evitare che vibri alle alte velocità.

La FIA ha inviato ai team una direttiva tecnica nel quale si specificano in due punti che: i supporti degli specchietti dovranno essere parte strutturale del sistema di montaggio, se verrà utilizzato più di un elemento la FIA potrà richiedere un test per dimostrare la sua sola funzione strutturale; dovranno essere montati sulla superficie dell’alloggiamento dello specchio.

La normativa riporta anche che, essendo il fissaggio soggetto a varie interpretazioni, la FIA è disponibile a discuterne la legalità della soluzione prima di introdurla in gara, perciò i team sono chiamati a dialogare con la federazione onde evitare sprechi inutili di denaro e risorse.

L’obiettivo è di definire ulteriormente, per la prossima stagione, le normative di ancoraggio degli specchietti con vincoli più stringenti, ma ovviamente per far ciò servirà l’unanimità delle squadre.

Michele Montesano