La Racing Night di Misano, quarto round stagionale del CIV, ha visto Andrea Mantovani prendersi una rivincita personale in classe Supersport 600 Next Gen. Il pilota ferrarese, chiamato a sostituire Davide Stirpe sulla Ducati Panigale V2 del team Mesaroli Racing, ha impressionato tutti. "Manto" è stato secondo solamente al leader di classifica Simone Corsi in Gara 2. Mantovani si è gentilmente prestato a LiveGP.it per condividere questa esperienza, ma non solo.

"NON CERCAVO LA SUPERSPORT"

Facciamo un passo indietro: il CIV ha avuto modo di conoscere Andrea Mantovani nel corso degli anni, in quanto presenza fissa nella serie tricolore. Il classe 1994 vanta ben dieci podi nel campionato italiano, frequentato abitualmente nelle ultime stagioni in Superbike. Alla fine dello scorso anno Mantovani ha accettato l'avventura nel WorldSSP con la Yamaha R6 del team Evan Bros Racing Team. Un cambio di categoria inaspettato, che non ha portato a Mantovani i frutti sperati: "A me sarebbe piaciuto continuare con il 1000cc ma, facendo le dovute valutazioni, la miglior condizione era proprio nel WorldSSP con il team Evan Bros. Io non cercavo la Supersport, ma in quel momento era la miglior opzione per me. Purtroppo le possibilità di fare il WorldSBK non c'erano, mentre il CIV ha la maggior parte delle gare in concomitanza con la MotoE. A me piaceva molto la sistemazione".

LA SEPARAZIONE DOPO L'INIZIO DIFFICILE

La prima stagione mondiale di Andrea Mantovani non è di certo iniziata nel migliore dei modi. Tante cadute, poco feeling e risultati al di sotto delle aspettative sia del pilota che della squadra. Nei cinque round ai quali il pilota ha preso parte, sono arrivati quattro piazzamenti nei punti (Assen e Misano, ndr). Dopo l'infortunio nelle prove libere a Donington Park, le due parti hanno deciso di separarsi alla vigilia del weekend di Imola: "È facile mettere in croce il pilota, ma ho fatto una scelta matura: ho capito di essere in difficoltà e ne ho parlato con Evan Bros in maniera molto tranquilla e rispettosa, così ci siamo accordati per separare le nostre strade. Il team aveva bisogno di risultati ed io non ero in grado, in quel momento, di portarglieli. Arrivavo da molti anni di esperienza in Superbike, al mio primo mondiale con piste nuove: non è così scontato fare buoni risultati fin da subito. È giusto che la squadra abbia preso un pilota che li porti nelle prime posizioni".

IL WEEKEND DEL CIV "ALLA LEGGERA"

Rimasto solamente impegnato in MotoE dopo la rescissione del contratto nel WorldSSP, il CIV ha riabbracciato Andrea Mantovani. Il team Mesaroli Racing cercava un sostituto per l'infortunato Davide Stirpe, alla prima stagione con Ducati dopo anni di MV Agusta. La squadra ha deciso di dare la possibilità a Mantovani, il quale ha affrontato la Racing Night di Misano con leggerezza, ma fin da subito ha capito di potersi giocare qualcosa di importante: "Prima di iniziare il weekend mi ero ripromesso di migliorare i tempi fatti segnare con la Yamaha R6 in occasione del WorldSBK quasi due mesi fa. Sono bastati due turni per cominciare a girare forte, già dal Giovedì sera avevo intuito la possibilità di giocarmi il podio e forse anche la vittoria".

Un feeling con la Ducati Panigale V2 quasi inaspettato nel ritorno al CIV per Andrea Mantovani: "Fin da subito mi sono trovato davvero bene con Ducati. Ho trovato immediatamente un qualcosa di familiare: venendo da sette anni di 1000cc la V2 mi ha ricordato molto lo stile di guida di una 1000cc, quindi per quello mi sono trovato molto bene. Lo stile di guida, ma soprattutto il telaio della moto mi hanno fatto innamorare della Ducati. Sulla R6 ero in difficoltà sia in entrata, al centro e pure in uscita di curva. Non riuscivo a dare il massimo: ogni volta che ci provavo, finivo per terra. Con Ducati è come se fosse la mia moto da una vita. La Panigale non ha nulla in meno della R6, anzi: il telaio è fatto proprio per il mio stile di guida, mi si addice molto e mi piace davvero tanto".

Credits: Bonora Agency | Andrea Mantovani

IL RAMMARICO PER LA RACING NIGHT

Come aveva intuito nel primo giorno di prove al CIV, Andrea Mantovani è stato in grado di giocarsi la vittoria in Gara 1. Purtroppo, all'ultimo giro, il pilota Ducati è arrivato lungo in curva 13. Rientrando in traiettoria, Mantovani è incappato in un contatto con Luca Ottaviani al "Carro" che ha messo fine alla gara di entrambi: "Ero nel bel mezzo di una lotta, sono rientrato in pista e non ho nemmeno visto Ottaviani. Mi ha toccato la gomma posteriore e siamo scivolati: sono incidenti di gara, in più avevo voglia di riscatto".

IL RISCATTO LA DOMENICA: "IO BOLLITO? LO MANGIO ALLA SERA"

In Gara 2 del CIV Supersport Andrea Mantovani ha colto un'incredibile seconda posizione, giocandosi fino all'ultimo la vittoria con Simone Corsi e facendo anche registrare il giro veloce. Un bella vendetta sportiva nei confronti dei detrattori dopo un periodo difficile nella nuova categoria: "Ci sono state tante chiacchere ultimamente sul mio conto. Io non devo dimostrare nulla agli altri, corro solamente per me stesso. Mi sono goduto un bellissimo weekend, non porto rancore nei confronti degli altri. Mi hanno dato del bollito: quello lo mangio alla sera e mi piace molto [ride]. Io sono contento di ciò che ho fatto dopo una mezza stagione davvero difficile: alcune persone mi sono state vicino e le ringrazio. Appena entrato nel team ho sentito un calore che mi serviva, ciò mi ha permesso di essere al 100% e di poter dare il massimo in pista. Un periodo difficile come quello che ho appena passato mi ha fatto dubitare delle mie capacità, ma avendo provato la Ducati si smentiscono anche le teorie riguardo la Supersport".

UNO SGUARDO AL FUTURO

È vero, il primo approccio con la Supersport non è stato per niente buono, ma il ritorno al CIV di Andrea Mantovani gli ha dato molta fiducia anche per il futuro: "Sicuramente una prestazione del genere mi ha fatto venire l'acquolina in bocca. Senza aver mai visto né la moto né il team sono andato molto forte. Il prossimo anno decidere tra Supersport e Superbike non sarà facile, se ce ne sarà l'occasione. L'unica certezza che ho in questo momento, che sia in una categoria o in un'altra, è la moto: deve avere il colore rosso, sennò Mantovani va a giocare a bocce [ride]".

Valentino Aggio

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