Anche l’ultima monoposto che affronterà la prossima stagione di F1 è stata rivelata: la Red Bull RB20. Tutti attendevano le prime immagini della vettura del team campione del mondo, sempre pronto a stupire con idee innovative partorite da Adrian Newey. Ed anche questa volta le aspettative non sono state deluse. Se tutti sembrano aver preso spunto dalle soluzioni viste sulla RB19, a Milton Keynes hanno deciso di osare ancora, presentando un'auto estrema che in alcuni aspetti riprende delle soluzioni scartate dalla Mercedes. 

MUSO SEMPLICE E PULL-ROD ANTERIORE 

Già guardandola davanti la nuova RB20 mostra delle differenze con la monoposto detentrice del titolo 2023. In controtendenza rispetto agli avversari la Red Bull ha optato per un muso lungo che va ad ancorarsi al mainplane. I quattro profili dell’ala invece restano fedeli alle linee della RB19, a ricercare l’effetto outwash verso gli endplate. 

Conservata anche la sospensione pull-rod anteriore, segno che nella meccanica la RB20 è stretta parente della monoposto che lo scorso anno è stata capace di vincere ben 21 gare su 22. 

Credits: Oracle Red Bull Racing X

BOCCHE VERTICALI E “BAZOOKA” VOLUMINOSI 

Dove invece i tecnici della squadra campione del mondo hanno deciso di spingersi è nell’aerodinamica. La zona centrale della monoposto appare infatti rivista. Il concetto “zero pods” promosso da Mercedes due anni fa ed oggi scartato è stato ripreso invece dalla Red Bull. L’ormai diffuso vassoio che appare sulla quasi totalità delle monoposto 2024 sulla RB20 non esiste ed è anzi il profilo superiore a fare da ala, dove sono poggiati anche gli specchietti retrovisori. Le bocche sono invece strette e verticali ed il sottosquadro è di dimensioni importanti per incrementare la portata d’aria che va verso il fondo. 

Le novità non finiscono però qui perché un’altra soluzione ripresa dalla Mercedes W14 è quella dei “bazooka”. I due rigonfiamenti laterali sono voluminosi e partono dagli attacchi laterali dell’halo per poi proseguire fino alla fine del cofano motore, dove scendono vistosamente verso il diffusore. 

Credits: Red Bull Content Pool

PUSH-ROD POSTERIORE 

Passando ad analizzare la parte posteriore della RB20 si può notare come anche in questo caso sia stato mantenuto lo schema sospensivo push-rod. Questa soluzione permette infatti di guadagnare spazio inferiore a tutto beneficio dei flussi d’aria. Non grossi cambiamenti quindi in questo caso ma soltanto degli accorgimenti ai cinematismi con il triangolo superiore inclinato in avanti. 

Per quanto riguarda l’ala posteriore invece si possono notare il profilo a cucchiaio ed il monopilone. Presente anche un taglio nella zona centrale del flap mobile. Sul posteriore è difficile dire altro in quanto la Red Bull non ha rilasciato altre foto. Che nasconda qualche altro nella manica? Lo scopriremo la prossima settimana del corso dei test pre-stagionali, quando potremmo vedere anche tutt'altro rispetto alla vettura mostrata ieri.

Carlo Luciani

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