LA GARA. Sul circuito di Jerez de la Frontera, riasfaltato durante l'inverno, a tenere tutti i team in stato di allerta è ancora una volta il meteo: nessun rischio di pioggia però questa volta ma anzi è il sole a causare dubbi sulla scelta della gomma perché le temperature rispetto i primi due giorni di prove si è alzata fino a raggiungere i 48°C sull'asfalto. Tanti i cambi di gomme sullo schieramento alla fine a scegliere la dura nel posteriore sono il poleman Cal Crutchlow, le Suzuki di Andrea Iannone e Alex Rins, e Marc Marquez; a sorpresa per l'anteriore l'unico a a montare una soft è stato Jorge Lorenzo.

Al via è propio Jorge Lorenzo a girare davanti a tutti alla prima curva sfruttando subito la gomma morbida all'anteriore, dietro di lui Dani Pedrosa e la Yamaha di Johann Zarco con la coppia di Honda di Marquez e Crutchlow che lo attaccano. Partenze senza infamia e senza lode per Iannone, Dovizioso e Rossi che sono in settima ottava e nona posizione.

Nel giro di pochi giri è Marcquez a mettersi nella ruota di Jorge Lorenzo, il gruppo si sfilaccia pian piano con Dani Pedrosa e Cal Crutchlow che chiudono il terzetto di Honda prima di arrivare alla coppia composta da Alex Rins e Andrea Dovizioso, che superano Johann Zarco dopo un lungo alla curva sei. Ennesima caduta per Rins che perde l'anteriore e finisce in ghiaia chiudendo anche questo GP nel peggiore dei modi dopo il podio dell'Argentina. Quando mancano diciotto giri è Petrucci che inizia a farsi negli specchietti di Valentino Rossi per la settima posizione, mentre alla curva uno è Crutchlow a lasciare il gruppo anche lui vittima di una scivolata di anteriore.

Alla fine del settimo giro è Marquez a rompere gli indugi attaccando Lorenzo alla curva tredici e nel giro successivo è Dovizioso a superare Dani Pedrosa nella stessa maniera: ora il quartetto di testa è composto da Marc Marquez, Jorge Lorenzo, Andrea Dovizioso e Dani Pedrosa, con Zarco staccato un paio di secondi e Iannone ancora più staccato mentre Valentino Rossi che si trova in ottava posizione nel sandwich delle due Ducati Pramac. Petrucci e Miller tengono dietro un sorprendente Franco Morbidelli, crisi nera invece per Maverick Vinales addirittura dodicesimo in lotta con la KTM di Bradley Smith.

Rischio per Marquez che perde il posteriore in maniera brusca sulla ghiaia portata in pista dalla caduta di Thomas Luthi all'ingresso del settore finale, proprio questo jolly ha svegliato il pilota di Cervera che ha iniziato a spingere sul passo del 39'1 mentre la coppia di Ducati e Pedrosa non riesce a fare meglio del 39'8 creando un buco di un paio di secondi.

Succede tutto a otto giri dal termine. Dovizioso attacca Lorenzo alla curva sei, entrambi finiscono lunghi con Pedrosa che riesce a incrociare ma quando Lorenzo chiude verso la corda trova Dani, che si era infilato all'interno, e finisce contro il pilota della Honda, scontrandosi poi ancora contro il compagno di squadra finendo tutti e tre a terra. Un incidente, questo, che spalanca le porte del podio a Johann Zarco che ormai era staccato di un paio di secondi, lasciando così al gruppo composto da Iannone, Petrucci, Rossi e Miller la lotta per l'ultimo gradino del podio.

Marquez ha più di sette secondi di vantaggio su Zarco e passa per primo sotto la bandiera a scacchi, mentre dietro Iannone ha preso qualche metro decisivo su Petrucci e Rossi che non riescono più ad attaccarlo. Il pilota di Vasto, così, può festeggiare il secondo podio consecutivo dopo quello di Austin due settimane fa.

Classifica mondiale dopo Jerez

1. M. Marquez 70 p.

2. J. Zarco 58 p.

3. M. Vinales 50 p.

4. A. Iannone 47 p.

5. A. Dovizioso 46 p.

6. V. Rossi 40 p.

7. C. Crutchlow 38 p.

8. J. Miller 36 p.

9. D. Petrucci 34 p.

10. T. Rabat 24 p.

Il prossimo appuntamento si svolgerà sulla pista di Le Mans nel weekend del 18-20 maggio.

Mathias Cantarini