La stagione IndyCar 2023 è appena terminata, ma i preparativi per il prossimo campionato fervono, e sono tante le novità che ci apprestiamo a vedere in pista. Tra i team più attivi troviamo sicuramente i campioni in carica del Chip Ganassi Racing, ma non mancheranno gli spunti di interesse anche nelle altre compagini che animano la griglia del campionato Made in U.S.A.

Simpson e Lundqvist promossi, Armstrong a tempo pieno

Saranno cinque le vetture Ganassi in pista nel 2024. Risolta, almeno per il momento, la questione Palou, a fianco dello spagnolo troveremo, confermatissimo, Scott Dixon. I due, rispettivamente primo e secondo nella stagione passata, rappresentano ormai due punti fermi imprescindibili per l’organizzazione di Chip, con il kiwi sempre a caccia del settimo titolo.

Al loro fianco si troveranno per tutta la stagione Marcus Armstrong. Dopo un ottimo esordio in IndyCar, l’ex Ferrari Academy non dovrà più spartire l’abitacolo con Sato, e affronterà nel 2024 anche la sfida degli ovali. Novità, invece, sulla #8, dove Marcus Ericsson sarà sostituito dal connazionale Linus Lundqvist. Farà il debutto nella serie il giovane Kyffin Simpson, dopo un decimo posto in IndyNXT coronato da due podi.

Ericsson con Andretti, Penske non cambia

Salutata la squadra di Indianapolis, Marcus Ericsson ha deciso di accasarsi presso il team di Michael Andretti. Insieme a lui, saranno ancora Colton Herta e Kyle Kirkwood a cercare di riportare al team quello smalto che sembra essere perso ormai da qualche stagione. Dopo due stagioni complicate, Romain Grosjean non sarà più alla guida della #28, e molto probabilmente si concentrerà sulla sua avventura nel WEC con Lamborghini.

Chi non cambierà nessuno dei suoi protagonisti, sarà il Capitano Roger Penske. Dopo un 2023 complicato, saranno ancora Power, Newgarden e McLaughlin a cercare di riportare la Astor Cup a casa. Lo storico team americano, però, dovrà trovare la quadra anche su piste non ovali; la IndyCar, si sa, non è solo 500 Miglia e banking.

Malukas studia da campione con Arrow McLaren

Un interessante colpo è quello messo a segno dal team di Zak Brown, che per la nuova stagione si è portato a casa David Malukas. Il driver di Chicago è certamente uno dei prospetti più interessanti della IndyCar, e in seno ad Arrow McLaren avrà la possibilità di mostrare il proprio talento.

Felix Rosenqvist andrà a far coppia con il connazionale Tom Blomqvist in casa Meyer Shank Racing, che a Indy avrà anche a disposizione il mai domo Helio Castroneves. In casa Rahal Letterman, invece, vedremo ancora la coppia Rahal-Lundgaard, con l’aggiunta molto probabile del buon Juri Vips, che ha fatto la sua comparsa negli scampoli finali del 2023.

Un team che deve ancora scoprire le proprie carte è certamente il Dale Coyne Racing. Sono diverse le possibilità per la squadra, e molte voci vogliono Romain Grosjean al volante di una delle due vetture, insieme a Sting-Ray Robb che dovrebbe essere confermato. Vedremo come si evolverà la situazione; sicuramente nei prossimi giorni ne sapremo di più.

 Il Thermal Club entrerà nel calendario, ma non darà punti

Dopo i test della passata stagione, l’ingresso del tracciato del Thermal Club in calendario era nell’aria. La splendida location californiana, però, sarà la sede di un evento sui generis, che non darà punti iridati, ma un premio da 1 milione di dollari al vincitore. Mica male, per una corsa extra-campionato; la sfida si terrà nel weekend dal 22 al 24 marzo.

“Siamo molto contenti di aggiungere questa location al calendario IndyCar 2024”, ha dichiarato Mark Miles, CEO di Penske Entertainement. “Il Thermal Club è senza dubbio il luogo ideale dove portare il nostro spettacolo altamente elettrizzante”. Un nuovo evento, che però riporta alla memoria gli anni ruggenti del motorsport, dove eventi del genere erano, per così dire, all’ordine del giorno.

Per il resto, a giorni si attende l’annuncio del calendario completo, con quello che dovrebbe essere il ritorno del mitico Milwaukee Mile in agosto, al posto del secondo GP stradale di Indianapolis, che porterà così a sei gli appuntamenti su ovale. Senza dubbio, ci aspetta un 2024 ad alto tasso di emozioni e adrenalina; non vediamo l’ora che si accendano i motori.

Nicola Saglia

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