Mahindra è stato sicuramente il team maggiormente penalizzato dall'incendio avvenuto all'interno del vicino garage di Williams Advanced Engineering. Con una sola vettura a disposizione del team per le 14 ore di prove svolte tra giovedì pomeriggio e venerdì, il team indiano punta a recuperare le ore perse nelle prossime settimane e intanto mostra un buon rendimento con Edoardo Mortara. Maggiori difficoltà per Nyck De Vries, che venerdì ha percorso 100 giri e che si trova nella parte bassa di una classifica che però è cortissima.

Non è stato il test che Mahindra si immaginava alla vigilia quello svolto nei giorni scorsi a Valencia. Il team indiano è stato quello che ha pagato le conseguenze più care dell'incendio scatenato dalla batteria della DS Penske di Robert Shwartzman e si è visto costretto a disputare le sessioni di giovedì pomeriggio e di venerdì con una sola vettura. Un team che ha lavorato "in modalità crisi", come ha ammesso il team principal Frédéric Bertrand, e che ha dovuto dividere il lavoro tra i due piloti - Edoardo Mortara e Nyck De Vries - per le 14 ore di lavoro svolto post-incendio sul Ricardo Tormo per i test di Formula E.

DI NECESSITÀ VIRTÙ

Proprio Bertrand, davanti alle testate presenti a Valencia (tra cui LiveGP.it), ha spiegato quale è stato il piano d'attacco adottato dopo l'incendio che ha danneggiato tutta una serie di infrastrutture necessarie per lavorare al meglio: "Sicuramente non è stato il tipo di test che avremmo voluto disputare", ha esordito Bertrand. "Nella prima sessione (quella di martedì mattina, ndr) Edo si è comportato bene alla prima uscita con la vettura. L'incendio nel garage accanto al nostro ha impattato indirettamente su di noi. Ci sono state conseguenze sulle vetture, sull'equipaggiamento - in particolare sulle strutture IT e sulla vettura di Nyck. Da lì, siamo entrati in modalità crisi chiedendoci quale poteva essere il piano di azione".

Nyck De Vries in pista con la "sua" Mahindra nella mattina di martedì. Credits: FIA Formula E

Bertrand non ha nascosto come il team abbia pensato di lasciare; un'idea rapidamente abbandonata: "Abbiamo cercato una soluzione, perché era importante per noi essere presenti in questo test. Abbiamo capito velocemente che sarebbe stato difficile girare con due vetture, perché la vettura di Nyck era severamente danneggiata", ha spiegato. "Ci siamo perciò concentrati sul ricostruire la vettura di Edo. Ovviamente abbiamo dovuto attendere il via libera per poterlo fare, perché ci sono procedure da mettere in atto con il promoter e la FIA. Nel frattempo - e forse è stata la cosa più difficile da fare - abbiamo cercato di fare in modo che tutti restassero concentrati. Abbiamo cercato di dare dei compiti a tutti. Perciò: modalità crisi e ci siamo concentrati su cosa fare. Abbiamo provato a minimizzare l'impatto della cosa, abbiamo cercato di fare delle scelte che hanno limitato il rischio di una nostra assenza. Penso che da parte nostra ci sia della soddisfazione per essere riusciti ad essere presenti alla sessione di ieri (giovedì 26, ndr) pomeriggio. Quando mi chiedono come vanno le cose, rispondo 'al 50%' perché giriamo con una vettura sola, ma è un buon 50%".

RECUPERO POSSIBILE

Mahindra dovrebbe - secondo quanto si dice nel paddock - avere la possibilità di recuperare il tempo perso su un circuito di sua scelta nelle prossime settimane. Ipotesi per la quale manca al momento una conferma definitiva, sebbene Mortara l'abbia indirettamente confermata: "Sarebbe stato bello girare con entrambe le vetture per raccogliere più dati possibili, dovevamo provare molte cose, ma non è stato possibile. Non so se avremo la possibilità di recuperare una giornata, sembrerebbe di sì".

Edoardo Mortara, da questa stagione in Mahindra, ha chiuso terzo giovedì pomeriggio. Credits: LiveGP.it

MORTARA RACCONTA I TEST

Su quanto successo a Mahindra è intervenuto anche Edoardo Mortara. L'ex-pilota di Venturi e Maserati ha cambiato team in questa off-season e sperava in un inizio diverso. Il tutto nonostante la classifica risulti positiva per lui e per il team, dopo il terzo posto di giovedì pomeriggio in 1.24.903: "Non è stata la settimana di test più semplice che io abbia affrontato", ha detto lo svizzero. "Il test è comunque andato molto bene, specialmente ieri. Il team ha dovuto lavorare in modo completamente diverso, abbiamo perso quasi completamente le infrastrutture IT e l'IT in Formula E è importante. Non potevamo scaricare i dati dalla vettura come volevamo, non potevamo analizzarli come volevamo. Sembra che non abbiamo sofferto per questi problemi, ma vi assicuro che la sfida per ingegneri e meccanici è stata grande, hanno dovuto lavorare ore extra. Non è stato l'ideale".

Mortara ha spiegato che l'impossibilità di verificare subito l'entità dei danni - i team sono tornati in pista alle 10 di mercoledì mattina - ha anche peggiorato la situazione: "Non avevamo idea dei danni perché non potevamo accedere ai garage", ha aggiunto. "Non appena avuto l'ok, abbiamo visto chiaramente parti che erano state colpite da acqua e polvere. Non sapevamo cosa poter fare o non fare fino a quando non c'è stato l'ok a entrare. Ci è costato molto tempo pulire tutta l'attrezzatura dalla tanta polvere presente. Molta roba va ancora pulita. Diciamo che abbiamo fatto il minimo affinché ci fosse possibile girare".