45 gare e due stagioni consecutive senza vittorie: sarà il 2024 l’anno in cui Lewis Hamilton tornerà a vincere per la prima volta da Jeddah 2021?

Se il 2022 ha regalato uno scenario inedito alla Formula 1, con il suo pilota più vincente di sempre – Lewis Hamilton – che per la prima volta ha chiuso una stagione senza vittorie, il 2023 ha confermato questa situazione. Il sette volte campione del Mondo ha terminato senza successi anche la scorsa stagione – così come la Mercedes – e nel 2024 lui e la casa tedesca rientrano tra quei binomi che cercheranno di mettere i bastoni tra le ruote di Red Bull e Max Verstappen.

UN 2023 NATO MALE DA SUBITO

Anche perché Hamilton ha sin da subito capito che anche il 2023 sarebbe stato estremamente complesso da superare. I test in Bahrain gli hanno dato la certezza che la W14 non sarebbe stata la vettura giusta per tornare a lottare per il titolo, a causa di una filosofia – quella delle zero-sidepods – proseguita nonostante il fallimento della W13 dell’anno precedente. Una sensazione raccontata dallo stesso Hamilton: Ricordo che la sentivo allo stesso modo”, ha detto Hamilton alla BBC paragonando la W14 alla W13. E sicuramente non è stata una bella sensazione. Avevo davvero aspettative alte. A febbraio, quando scopriamo in che direzione sta andando la vettura, ero più timoroso, l’anno prima mi dicevano che la vettura era fantastica, unica. Sono stato più cauto quando ascoltavo i commenti e mi dicevo di aspettare. E poi la vettura ha avuto tutta una serie di problemi. Sapevo che sarebbe stato un anno lunghissimo. C’è stata frustrazione, perché avevo chiesto delle modifiche che poi non sono state fatte”.

Hamilton, quindi, ha puntato il dito sul lavoro svolto dal team l’anno scorso, per una vettura che non è stata rivoluzionata completamente – al netto delle fiancate introdotte durante l’anno – a causa del budget cap. Nonostante tutto, il terzo posto conquistato a fine stagione – condito da una pole position, sei podi e quattro giri veloci – dimostra che l’inglese è riuscito a esprimersi al suo meglio. Anche perché, a un certo punto dell’anno, Hamilton ha visto le sue certezze intaccate da questi problemi tecnici: “In stagioni difficili come queste, ci sono sempre dei momenti dove ti chiedi se sei tu, se è la macchina, se ne hai ancora. Quando c’è la magia, quando tutto si incastra perfettamente e c’è la scintilla, è straordinario. È questo ciò di cui sono in cerca. Alla fine, sono solo una persona”.

PERFORMANCE SODDISFACENTI

I risultati ottenuti e il fatto di aver chiuso davanti a Russell per 59 punti permettono però a Hamilton di guardare al futuro con una maggiore consapevolezza dei propri mezzi: “Molte delle mie prestazioni in gara sono state ottime”, ha ammesso. “E ne sono contento, sto tornando al livello in cui dovrei essere anche se la qualifica è ancora un’area dove dobbiamo migliorare”.

Importante, anche, aver battuto la Ferrari per il secondo posto nei Costruttori: un risultato che lascia ulteriore fiducia a Hamilton in vista del 2024. Soprattutto perché, per l’inglese, Mercedes sembra aver ritrovato la propria “Stella Polare” dopo due anni complessi: Arrivarci però non sarà facile. Ci sono state delle cose e delle decisioni prese che ci hanno bloccato e non abbiamo potuto fare nulla per via del budget cap", ha spiegato Hamilton. "Se si guarda alla Red Bull, dal Bahrain dello scorso anno hanno avuto un problema e lo hanno sistemato. Noi invece abbiamo dovuto buttare giù un muro, dal punto di vista aerodinamico. Lo scorso anno avevamo molto downforce sulla vettura, abbiamo dovuto perderne molto per poi provare a riaggiungerlo. Ma ogni volta era peggio. Adesso penso che la comprensione della vettura sia estremamente migliore. Sono fiducioso, ma non tratterrò il fiato”.

CI VUOLE UNA VETTURA VINCENTE

La W15 ripartirà dalla conformazione con le pance che la W14 ha adottato da Monaco. Un update che ha portato Mercedes a ottenere sette degli otto podi conquistati in tutta la stagione e il secondo posto nei Costruttori per tre punti. Abbandonato il concetto delle zero side-pods – e chiuso il rapporto con Mike Elliot, Mercedes si affida di nuovo a James Allison per lanciare la sfida alla Red Bull. Da lui e dai dati raccolti nel corso del 2023, Mercedes vuole costruire una W15 che possa riportarla in alto a lottare con Red Bull e con Max Verstappen. E per cercare di riportare Hamilton là dove manca da 45 gare: sul gradino più alto del podio toccato 103 volte. Il 2023 ha dimostrato come Hamilton abbia ancora il guizzo e la fiducia in sé per lottare là davanti. Adesso serve una mano dal team e una vettura che non sia “un disastro”: le ultime due monoposto non sono state vetture vincenti. Quella del 2024 dovrà esserlo per forza: altrimenti anche nella favola Hamilton-Mercedes inizieranno a esserci le prime, vere, crepe.

Mattia Fundarò

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