Max Verstappen conquista il GP Canada eguagliando come numero di vittorie a quota 41 Ayrton Senna e regalando alla Red Bull la centesima affermazione della sua storia. Dietro all'olandese, sempre più leader del campionato, hanno chiuso Fernando Alonso e Lewis Hamilton davanti alle due Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz risaliti rispettivamente dalla P10 e dalla P11 di partenza.  Ma vediamo i voti ai protagonisti del GP Canada, decimo appuntamento del Mondiale di Formula 1 2023.

Max Verstappen 10. 41 vittorie come Ayrton Senna e 100 tonde tonde per la Red Bull. E' il risultato di un altro weekend perfetto del Campione del Mondo, che anche in Quebec non sbaglia nulla conquistando la vittoria numero sei stagionale.

Credits: Area Media Pirelli Motorsport

Fernando Alonso 9. L'unico neo del suo GP Canada è lo start dove deve cedere la posizione ad uno scatenato Hamilton. Una volta ripresa la sua posizione, con tanto di duello in pitlane, deve solamente badare a contenere il ritorno dell'anglo-caraibico, che tiene a bada senza particolari patemi andando a conquistare l'ennesimo secondo posto della sua favolosa stagione.

Lewis Hamilton 8. Duella con Alonso come ai bei tempi (si fa per dire) in McLaren sorprendendo lo spagnolo allo start. Poi su strategia differente prova a mettere pressione all'asturiano, ma non può nulla contro l'Aston Martin e si deve accontentare del terzo gradino del podio.

Charles Leclerc 6,5. Peccato per le qualifiche visto che la prima fila era ampiamente alla portata. In gara il suo ritmo, così come quello di Sainz, è ottimo sia con le medie che con dure a conferma di una ritrovata competitività in gara dalla Ferrari. Anche se per quest'ultimo aspetto serviranno le conferme da Zwelteg e Silverstone soprattutto.

Carlos Sainz 6,5. Dopo il sabato orribile (condito anche da una penalità), lo spagnolo ritrova il ritmo che nel corso delle libere aveva fatto ben sperare gli uomini in rosso. Certo la P5 è lontanissima parente delle ambizioni di casa Ferrari, ma anche lui va via del Canada con più certezze che dubbi.

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Sergio Perez 5. Non è più lui e che qualcosa non vada è oramai una certezza. Sabato da dimenticare e domenica non certo da ricordare, visto che non ha mai il passo delle due Ferrari nonostante il vantaggio di gomma. Ottiene il giro veloce ma è davvero troppo poco per un pilota che fino a poche settimane fa rilanciava a gran voce la sua voglia di lottare per il titolo.

Alexander Albon 8,5. Il migliore del GP Canada per distacco. Dopo l'ottima qualifica, in gara difende (e senza DRS) la sua P7 in maniera meravigliosa. La Williams è innegabilmente solo lui!

Esteban Ocon 6,5. Se ci fosse un trofeo della regolarità sarebbe suo a mani basse. Nonostante opti per una strategia differente rispetto al resto del gruppo, riesce ad agguantare una P8 che, se non altro, permette all'Alpine di consolidare il 5° posto nel Mondiale Costruttori.

Lance Stroll 5. Nonostante la zona punti conquistata sulla linea del traguardo, la gara di casa del canadese è disastrosa. Alonso è sicuramente di un altro livello, ma lui perde il confronto in maniera davvero imbarazzante.

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Valtteri Bottas 7. Mezzo voto in meno per essersi fatto beffare da Stroll proprio al fotofinish. Per il resto il finlandese certifica i recenti progressi dell'Alfa Romeo bissando i punti conquistati da Zhou in Spagna. Anche se per questi deve ringraziare sicuramente Norris e la sua penalità.

Oscar Piastri 6. La sua gara vive di fasi alterne. Nella prima parte, prima della Safety Car, ingaggia un bel duello con Hulkenberg a cui rifila un sorpasso da pilota navigato. Nella seconda parte  il suo ritmo non è così buono ed è penalizzato anche da una strategia piuttosto suicida del suo muretto.

Pierre Gasly 5,5. Partendo da dietro non gli si poteva certo chiedere molto di più. Eppure lui ci prova anche grazie alla strategia ma non va oltre la P12 finale.

Lando Norris 5. Tanti rimpianti per l'inglese che perde la zona punti con l'errore all'ultima curva nel tentativo di superare Ocon. Ma in generale GP Canada insufficiente per Lando che commette un'ingenuità (rallentamento eccessivo in regime di neutralizzazione), venendo penalizzato.

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Yuki Tsunoda 6. Sufficienza d'incoraggiamento per il giapponese che proprio di più non poteva fare con un Alpha Tauri regredita paurosamente rispetto a Barcellona.

Nico Hulkenberg 6. Il suo weekend è tutto racchiuso nella splendida P2 del sabato. In gara, nonostante le tre posizioni di penalità, prova a rimanere agganciato al treno dei migliori, ma la Haas domenicale è lontana parente di quella del giorno prima.

Guanyu Zhou 5,5. Per il cinese il GP Canada è totalmente da dimenticare a cominciare dalla qualifica che lo relega nell'ultima casella della griglia. La gara non è che vada molto meglio visto che recupera posizioni solo per guai altrui e non per meriti propri.

Kevin Magnussen 5. Contatto con De Vries a parte, non riesce ad emergere dall'anonimato nemmeno nelle qualifiche disputate in condizioni a lui solitamente congeniali. In gara poi si ritrova in bagarre con l'Alpha Tauri con cui viene a contatto, pregiudicando la sua già non ottima gara.

Nick De Vries 5. Stesso discorso fatto per Sargeant. Troppo evidente il divario con il compagno di squadra e, a differenza dello statunitense, ha pure l'aggravante del contatto (con colpa) con Magnussen che rovina la gara di entrambi.

George Russell 5,5. Rovina tutto quanto di buono aveva fatto nel weekend finendo contro il muro ad inizio gara. Prova a rimanere in pista ma viene richiamato dal muretto e si deve ritirare.

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Logan Sargeant 5. Lo si nota solamente per il ritiro che attiva il regime di Virtual Safety Car. Per il resto altro weekend dove viene surclassato dal compagno di squadra, con le voci di una sua possibile sostituzione che si fanno sempre più insistenti.

Vincenzo Buonpane

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