E' stata una seconda sessione di prove libere decisamente criptica, quella andata in scena a Budapest e valevole per il GP Ungheria di Formula 1 in programma Domenica. Dopo la pioggia del mattino, i team hanno alternato il lavoro in ottica qualifica e gara su asfalto asciutto, senza però scoprire le proprie carte. A chiudere in testa è stata la Ferrari con Charles Leclerc, mentre Red Bull e Mercedes hanno concluso con entrambi i piloti fuori dalla top-10.

RED BULL E MERCEDES NASCONDONO GLI ARTIGLI

Dopo una prima sessione resa pressoché inutile dalla pioggia, sarebbe stato lecito attendersi qualche spunto utile in più dalle FP2 svoltesi sul tracciato dell'Hungaroring. La classifica finale, invece, evidenzia come in molti abbiano optato per un lavoro "oscuro" in ottica qualifica e soprattutto gara, cercando al contempo di confondere le idee ai rivali. E' stato ad esempio il caso di Red Bull e Mercedes, entrambi presenti nella seconda metà del gruppo: Max Verstappen ha chiuso 11esimo rifilando comunque un gap di oltre sette decimi al compagno Perez (rientrato in azione dopo il crash del mattino), mentre le due Frecce d'Argento hanno realizzato il 16esimo ed il 20esimo tempo con Hamilton e Russell.

LECLERC AL TOP, BENE TSUNODA

Hanno giocato invece (seppur parzialmente) a carte scoperte gli altri team che si affacciano alle posizioni di testa, ovvero Ferrari, McLaren e Aston Martin. Charles Leclerc ha ottenuto il miglior riscontro di giornata in 1:17.686, precedendo per soli 15 millesimi la McLaren di Lando Norris dopo aver completato un totale di 20 passaggi, ben dieci in meno rispetto al britannico. Il monegasco ha lavorato prevalentemente sui long run, realizzando la propria simulazione di qualifica verso metà sessione. Ad unirsi al duo di testa vi è stato anche Pierre Gasly con l'Alpine, mentre un segnale importante è arrivato anche dall'Alpha Tauri che ha piazzato Yuki Tsunoda in quarta posizione.

Bene anche Ocon, quinto con la seconda Alpine, il quale con ogni probabilità sarà oggetto di una multa per unsafe release in corsia box ai danni della Ferrari di Leclerc. A completare la top ten le due Alfa Romeo di Bottas e Zhou (buone sensazioni per loro sul passo gara) tra le quali si è inserito Fernando Alonso, mentre Carlos Sainz non ha trovato il giusto passo chiudendo decimo sulla seconda Ferrari.

DOMANI LA CACCIA ALLA POLE

Per il resto, è altamente probabile che in casa Red Bull possano impostare un lavoro differente a partire dalla mattinata di domani: oltre a lavorare in ottica qualifica per dare la caccia alla pole con Max Verstappen, ci sarà da recuperare anche dal punto di vista psicologico Sergio Perez, dopo il brutto errore che lo aveva spedito a muro in mattinata. In casa Mercedes, da segnalare le lamentele via radio di Hamilton, il quale ha evidenziato uno scarso grip con l'unico set di gomme medie oggi utilizzato. Prosegue l'apprendistato per Daniel Ricciardo, il quale ha chiuso 14esimo mantenendo il proprio distacco dal compagno al di sotto del mezzo secondo, mentre curiosa la scelta McLaren di adottare due metodologie di lavoro differenti tra i due piloti, visto il 19esimo tempo ottenuto da Piastri.

Una piccola nota di colore a margine della sessione: un giovanissimo tifoso, inquadrato mentre era in lacrime sugli spalti dopo aver visto l'uscita di pista in mattinata da parte di Sergio Perez, è stato invitato al box Red Bull in compagnia del padre per seguire la seconda sessione. Un bel segnale in un ambiente che per tanti, troppi anni è risultato pressoché impenetrabile per i propri fans.

Marco Privitera