Il Gran Premio d’Australia torna in calendario dopo due anni di assenza a causa della pandemia di Covid-19. Le restrittive leggi imposte dallo stato del Victoria, infatti, non consentivano fino a poco tempo fa alla F.1 di tornare a correre a Melbourne; oggi, però, la situazione è cambiata e finalmente si potrà tornare a correre nella terra dei canguri.

Il circuito dell’Albert Park, ricavato all’interno dell’omonimo parco, farà dunque da cornice alla terza sfida stagionale. Un fatto insolito, dal momento che da queste parti fino al 2019 si apriva tradizionalmente il Mondiale, prima delle tappe mediorientali. Oggi arriviamo in Australia con due gare già disputate che ci hanno già fornito un’idea piuttosto chiara dei valori in campo. Vedremo se quanto visto sino ad ora sarà confermato o se avremo delle sorprese.

Albert Park non è una pista semplice; subentrata nel 1996 ad Adelaide, è ricavata per buona parte su strade normalmente aperte al traffico, sconnesse e scivolose in alcuni punti. La qualifica giocherà un ruolo importane, ma i sorpassi, seppur non facili, in Australia sono possibili, in particolare in corrispondenza di curva 1 e 3. Da sottolineare il cambio di layout nel secondo settore, che in pratica ha tolto una chicane per inserire un lungo curvone che aumenta di molto la velocità media sul giro.

Il tracciato

Il rettilineo principale, lungo circa 600 metri, è la prima zona di attivazione del DRS, al termine della quale le vetture possono raggiungere i 315 km/h. Curva 1 è una veloce destrorsa, la Jones, mentre curva 2, intitolata al mitico Jack Brabham, si percorre in pieno verso sinistra. Il rettilineo successivo è la seconda zona DRS e presenta il miglior punto di sorpasso di Melbourne, vista la violenta frenata necessaria per affrontare la successiva curva 3, la Sports Center, verso destra a 90°; qui spesso in passato abbiamo assistito ad incidenti spettacolari.

Questa piega immette in un’altra curva ad angolo retto, anch’essa con abbondanti vie di fuga in asfalto all’esterno. Curva 5 è una veloce piega a destra, che fa da raccordo verso la fine del primo settore e la successiva chicane Marina.

Dopo la esse, la curva Lauda si percorre in pieno, prima di raggiungere il nuovo velocissimo destra-sinistra che sostituirà la variante Clark, terza zona DRS. Dopo un breve rettilineo, ecco che arrivano le due curve forse più difficili dell’intero circuito: il complesso delle Waite, curva 11 e 12. Queste formano una velocissima chicane da percorrere a una media di 250 km/h, in settima marcia, e affrontarle al meglio è fondamentale per avere un’ottima uscita e sfruttare al massimo la quarta zona DRS, formata da due rettilinei inframezzati dalla velocissima destrorsa intitolata a Graham Hill.

Un’altra violenta staccata ci porta verso le quattro curve finali: Ascari (13), Stewart (14) e, per finire, Senna (15) e Prost (16). In particolare, la 15 è spesso teatro di diversi errori: è infatti una curva secca a sinistra e, in staccata, i piloti spesso tendono ad arrivare lunghi in frenata e fare escursioni nell’erba all’esterno. La Prost, infine, immette sul rettifilo principale ed è importante non uscire troppo in sovrasterzo per sfruttare al meglio la trazione della vettura.

ANNO DI COSTRUZIONE: 1993

LUNGHEZZA: 5.303 km

CURVE: 16

GIRI: 58

DISTANZA DI GARA: 307.754 km

Gli orari del GP Australia in Tv e sul web

Venerdì 8 Aprile:

PL1: 5.00-6.00 diretta Sky Sport F1 HD / Cronaca web su Twitter @LiveGPit

PL2: 8.00-9.00 diretta Sky Sport F1 HD/ Cronaca web su Twitter @LiveGPit

Sabato 9 Aprile:

PL3: 5.00-6.00 diretta Sky Sport F1 HD/ Cronaca web su Twitter @LiveGPit

Q: 8.00-9.00 diretta Sky Sport F1 HD/ Differita TV8 ore 14.00/ Cronaca web su Twitter @LiveGPit

Domenica 10 Aprile:

Gran Premio: 7.00-9.00 diretta Sky Sport F1 HD/ Differita TV8 ore 14/ Cronaca web su Twitter @LiveGPit

ORARI DIRETTE RADIO LIVEGP

Sabato 9 Aprile

Diretta qualifiche dalle 7.45

https://www.youtube.com/watch?v=nX4zU3QMFSw

Domenica 10 Aprile

Diretta gara dalle 6.45

https://www.youtube.com/watch?v=r0azsMkipt4

Nicola Saglia