Lo scandalo Volkswagen, partito dagli USA, si è allargato ad altre case automobilistiche giungendo anche in Italia. Nel Belpaese, infatti, secondo quanto riporta il Sole 24 Ore, sarebbero 80 i modelli di autovetture che verranno sottoposte a controlli da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il Dicastero guidato da Graziano Delrio dovrebbe emanare a breve un documento contenente i criteri, i tempi ed anche i costi per effettuare i controlli: presumibilmente, i primi risultati si avranno entro il mese di aprile 2016.

I controlli sugli autoveicoli diesel di classe Euro 5 dovrebbero partire tra una quindicina di giorni: voci parlano di un'estensione anche agli Euro 6. Questi test sarebbero funzionali alle indagini dell'Antitrust, ma anche alla Motorizzazione che potrebbe decidere un'eventuale revoca delle omologazioni ed un conseguente blocco delle vetture in circolazione se i risultati dovessero evidenziare delle emissioni differenti da quelle dichiarate dalle case automobilistiche.

Gli autoveicoli che saranno controllati in Italia dovrebbero essere suddivisi in 80 modelli, il 73% dei quali con motori diesel di classe Euro 5. In totale saranno all'incirca 1000 i test tra veicoli nuovi ed usati. Ad essere sottoposti a controllo ci saranno autoveicoli di diversi produttori: per la Fiat saranno sottoposte a controlli la 500, la Panda e la Punto, per la Lancia la Ypsilon, per l'Alfa Romeo la Mito e la Giulietta. Sotto la lente di ingrandimento anche Mercedes, Nissan, Renault, Peugeot, Opel, Citroen, Bmw, Ford, Opel, Hyundai, Kia ed ovviamente anche Volkswagen. Non si esclude un ampliamento del campione.

Il Ministero dei Trasporti dovrebbe far ricorso a laboratori specializzati. Si sta parlando del CNR di Napoli ed il JRC di Ispra, ma in questo momento sono solo voci e non ci sono riscontri. Sarà il documento al vaglio del Ministro Delrio che chiarirà questi ed altri dettagli, come la selezione del campione per le indagini.

Nel frattempo, il Gruppo FCA ha pensato bene di "aggredire" il Gruppo Volkswagen. Nello specifico è stata posta in essere una campagna di incentivi per i clienti che decideranno di dare in permuta o rottamare autoveicoli di Wolfsburg. La notizia è stata resa nota da Carblogger e rappresenta un vero e proprio affronto da parte di FCA nei confronti del gruppo rivale, visto e considerato che questo incentivo potrà essere cumulato con altre iniziative commerciali già in essere. 

La campagna di FCA è valida dal 2 al 31 ottobre ed offre ai possessori di Volkswagen, Skoda, Audi e Seat un bonus di 500 euro per l'acquisto di Fiat Punto, Panda, 500, Abarth 500, Lancia Ypsilon ed Alfa Romeo Mito; 750 euro per 500X, 500L, 500L Living, Freemont, Qubo, Doblo', Alfa Romeo Giulietta, Jeep Renegade, Cherokee e Wrangler; addirittura 1.500 euro per l'acquisto di una Jeep Grand Cherokee. 

Marchionne ed i suoi, per decidere una campagna promozionale così aggressiva, devono essere estremamente sicuri di quello che fanno, altrimenti rischiano un autogol peggiore di quello VW. Il gruppo tedesco dal canto suo deve ripristinare tutti gli autoveicoli coinvolti nel DieselGate ma questo espone ad una ripercussione commerciale in termini di valutazione nel caso in cui le prestazioni dovessero subire un downgrade. Proprio la valutazione dell'usato elevata è da sempre il punto di forza delle vetture VW che però, se verranno confermate le accuse di emissioni truccate, "provocherà un calo della domanda in grado di avere ripercussioni sul valore delle vetture in circolazione, anche se bisognerà aspettare da uno a tre mesi. Al momento le quotazioni sono immutate" come sottolineato da Antonio Coppola, Direttore Generale DAT Italia.

Fabrizio Crescenzi