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Il ritorno del figliol prodigo: Jonathan Rea torna a casa, in HRC, dove tutto è cominciato nel WorldSBK. Il nord-irlandese, ritiratosi dall'attività agonistica alla fine del 2025, sarà tester per il colosso di Tokyo a partire dalla prossima stagione.

Rea-Honda: ritorno alle origini

È stata proprio Honda la prima casa a credere in Jonathan Rea. Nel 2007 la coppia ha raggiunto il 2° posto nel British Superbike, risultato che ha permesso ad un giovane Rea di sbarcare nel mondiale delle derivate dalla serie nel WorldSSP. Alla prima stagione nella categoria insieme a Ten Kate Racing, il #65 ha raggiunto il 2° posto guadagnandosi la promozione nel WorldSBK. Nella massima serie, dal 2009 al 2014, si contano 15 vittorie e 42 podi per il pilota britannico, che ha poi deciso di salire sulla Kawasaki per cominciare sei stagioni di puro dominio marchiate da altrettanti titoli mondiali. 

Gli ultimi due anni di carriera in Yamaha sono andati malissimo per diverse ragioni, costringendo Rea al ritiro dalle corse nel peggior modo possibile. Un incidente al via sia di Gara 1 che della Superpole Race di Jerez de la Frontera hanno costretto il pilota più vincente della storia ai box per la decisiva Gara 2, non dandogli la possibilità di salutare degnamente il campionato. Rumors riguardo un ritorno in HRC circolavano nel paddock già dai test del giorno successivo, con una possibilità apparente di correre come wild-card nel 2026. Nel comunicato rilasciato dalla Casa non si fa riferimento a nulla di tutto ciò, ma il collaudatore Tetsuta Nagashima ha corso nel 2022, 2024 e ‘25 tra sostituzioni e wild-card. Di certo, la speranza di rivedere Jonathan Rea sulla griglia del WorldSBK, anche se solo per una volta, c’è. Più semplice pare la sua partecipazione alla prossima 8 ore di Suzuka.

Le parole: “La chiusura di un cerchio”

Mi sono interessato fin dal primo momento, volevo capire come avrei potuto contribuire in HRC. È la chiusura di un cerchio per me tornare in Honda, la Casa con la quale ho fatto le prime esperienze in questo paddock e con la quale ho vinto la mia prima gara nel WorldSBK. Il mio ruolo sarà sicuramente diverso da quanto sono abituato a fare, ma sono molto motivato a cominciare questo nuovo capitolo della mia carriera. Voglio portare tutte le mie conoscenze e la mia esperienza per sviluppare al meglio la CBR1000RR-R. Lavorerò anche con Chris Pike, il project manager del test team che è stato anche mio capo-tecnico. Lavorando insieme, sono sicuro che potremo raggiungere ottimi risultati insieme. Non vedo l'ora di cominciare.

Valentino Aggio