WEC | 24H Le Mans, LMGT3: Porsche al top, Riccardo Pera protagonista
La casa di Stoccarda conquista per il secondo anno di fila la classe LMGT3 al Circuit de la Sarthe grazie alla Manthey #92 di Pera, Lietz e Hardwick

Se da un lato la Porsche esce dal Circuit de la Sarthe rammaricata per la sfumata vittoria della 963 #6 giunta al secondo posto dietro alla Ferrari #83 di AF Corse, dall’altro la casa di Stoccarda può consolarsi parzialmente con la vittoria di classe LMGT3 nella 24 Ore di Le Mans 2025 proprio sul Cavallino Rampante. A prendere gli onori tra le vetture GT quest’anno è stata la Manthey 1st Phorm #92 grazie al lavoro encomiabile di Richard Lietz, Ryan Hardwick e dell’italiano Riccardo Pera.
Decisiva la notte per la Manthey Porsche #92
Nonostante i grandi nomi del team e dell’equipaggio, non è stata una vittoria facile data l’alta competitività della classe. Partiti dalla P5, i piloti della 992 GT3 #92 del team Manthey hanno iniziato a “fuoco lento”, lasciando la davanti la vittoria tra le auto di Aston Martin, BMW, Ferrari e Ford. Mentre tra di esse stava conducendo la WRT BMW #46, Lietz ha continuato a risalire lentamente la classifica prima di lasciare il volante a Pera, con l’italiano che ha continuato il trend portando la Porsche #92 a condurre per la prima volta la gara verso l’ora di tramonto.
Durante la lunga notte, Hardwick si difende bene e riesce ad evitare penalità, ma deve cedere il passo a Van der Linde (WRT #46) e a Rovera (Vista AF Corse #21). In mezzo alla decima ora di gara, però, la BMW M4 pilotata dal sudafricano è costretta al ritiro per problemi meccanici: questo lascia Porsche e Ferrari a contendersi il primo posto nella LMGT3, fino alla chiamata della Safety Car per l’incidente della Oreca #24 di Nielsen Racing al Tertre Rouge: un episodio che ha permesso la vettura #92 di prendere il comando della classe alla ripartenza.
Da quel momento in poi, il team Manthey dominerà la concorrenza: il passo mostrato dai suoi piloti e la loro strategia sono stati talmente efficaci che neanche un drive through per non aver rispettato una bandiera gialla al mattino ha messo davvero in pericolo la loro leadership. Così al traguardo si è concretizzata la seconda vittoria consecutiva a Le Mans di Porsche e del team Manthey in classe LMGT3 che gli vale anche il secondo successo stagionale (dopo Imola) e la leadership della classifica del FIA WEC, il tutto mentre Vista AF Corse Ferrari #21 e TF Sport Corvette #81 si sono dovute “accontentare” del podio dopo una lunga battaglia.

Sesto timbro per Lietz, Pera porta in alto i colori italiani
Dei tre piloti dell’equipaggio #92, Richard Lietz è il protagonista assoluto. Il veterano austriaco classe 1983 è alla sua sesta vittoria di classe a Le Mans dopo i successi del 2007, 2010, 2013, 2022 e 2024 (tutti ottenuti con le auto della casa di Stoccarda), un dato che conferma le sua grandi capacità ed esperienza tra le vetture GT. Un asset fondamentale per un team che ora è passato al comando della classifica LMGT3 per il Mondiale Endurance 2025, ma ciò non oscura il grande lavoro fatto dai suoi compagni di viaggio Riccardo Pera e Ryan Hardwick.
L’italiano, nato il 4 luglio 1999 a Lucca e campione del Campionato Italiano GT Sprint 2021 nella classe GT4 Pro-Am, conferma la sa sua grande crescita nel panorama delle corse endurance con la sua seconda vittoria nel FIA WEC dopo quella della 6h Spa del 2019 con Dempsey-Proton. Con lui si è messo in risalto anche l’americano classe 1980 di Georgia che, dopo un inizio di carriera sovvrapposto tra Lamborghini Super Trofeo, l’ACI GT e il Pirelli World Challenge, ha gareggiato con regolarità nell’IMSA prima di arrivare in Europa, portandosi a casa nel frattempo una vittoria di classe GTD alla 24h Daytona del 2022 con Wright Motorsports.
I nostri piloti: Rovera secondo, che peccato Drudi e Rossi
Quella di quest’anno si è rivelata una Le Mans positiva per i colori italiani: oltre al successo di Riccardo Pera con Porsche e Manthey, ci sono anche Vista AF Corse Ferrari #21 e Alessio Rovera sul podio con il pilota varesino protagonista di un’ottima gara per concludere al secondo posto insieme a Francois Herieau e a Simon Mann. Più sfortunato invece Mattia Drudi, che dopo la splendida pole position conquistata al giovedì non va oltre il quarto posto sulla Heart Of Racing Aston Martin #27 condivisa con Ian James e Zacharie Robichon.
Ad avere la peggio però è stato decisamente Valentino Rossi, che insieme a Ahmad Al Harthy e a Kelvin Van der Linde stava conducendo la gara sulla WRT BMW #46 prima che un problema elettronico nel cuore della notte abbia fermato la cavalcata della M4 GT3 schierata dal team belga. Fuori dalla top 10 gli altri rappresentati tricolore, con Riccardo Agostini e la Richard Mille AF Corse Ferrari #150 in 11a posizione, la Iron Lynx che piazza le Mercedes #61 e #63 in 12a e 15a posizone e la Porsche #85 delle Iron Dames in 16a posizione e con l’italo-americano Eddie Cheever III che ha concluso al 14° posto sulla Ferrari di Ziggo Sport – Tempesta #193.
Andrea Mattavelli