Shane van Gisbergen conquista insieme a Garth Tander la Bathurst 1000, la competizione automobilistica più prestigiosa d'Australia. L'ultimo atto del Virgin Australia Supercars Championship non ha mancato di regalarci emozioni e ci ha tenuti incollati allo schermo dal primo al 161° passaggio.

Il neozelandese, campione della serie nel 2016, vince per la prima volta la 1000 chilometri australiana, l'ultima competizione ufficiale per Holden nel campionato prima del ritiro. SVG, l'abbreviazione con cui viene indicato il 31enne di Auckland, ha condiviso il successo con l'australiano Garth Tander che, grazie al risultato di oggi, mette in bacheca la quarta vittoria al Mt. Panorama.

Bathurst 1000: una gara incertissima

L'evento è stato letteralmente dominato dall'Holden #97 di van Gisbergen/Tander. La coppia ha preso il comando dopo una prima fase ed ha dettato il passo sull'Holden di Andretti di Mostert/Luff #25 e le due Mustang di Waters/Davidson #6 (TinckFord) e McLaughlin/Slade #17 (Penske).

Le poche Safety Car, solo cinque nelle sei ore di gara, hanno visto strategia farla da padrona. Van Gisbergen/Tander hanno amministrato la corsa prima di un deciso attacco della vettura #6 di Cameron Waters. Quest'ultimo, autore della pole con un giro incredibile,  ha iniziato giro dopo giro a chiudere il gap con van Gisbergen dando vita ad un'ultima ora pazzesca.

L'alfiere di casa Ford ha cercato in tutti i modi di impensierire SVG che nel finale è stato impeccabile. Due neutralizzazioni nelle ultime 10 tornate hanno messo in discussione il primato della Holden #97 del Triple Eight Motorsport, ma la situazione non è cambiata. Van Gisbergen ha gestito al meglio le due ripartenze ed ha strappato il successo con meno di un secondo su Waters. Podio per i già citati Mostert/Luff davanti a Coulthard/D'Alberto #12 (Penske) e McLaughlin/Slade #17 (Penske). Scott McLaughlin, titolare della vettura #17 di casa Penske, si laurea ufficialmente campione del Supercars Championship per la terza volta consecutiva.

Come sempre le emozioni non sono mancate in quel del Mt. Panorama, una pista dove l'errore non è mai concesso.

Luca Pellegrini