Sembra ormai essersi ridotto a due soli contendenti il duello per il successo finale nell'edizione 2024 della Dakar. La nona tappa del rally raid più celebre al mondo, che ha portato la carovana da Hail ad Alula dopo 417 km di prova speciale, ha infatti registrato un nuovo successo da parte di Sebastien Loeb, capace di recuperare a bordo della sua Hunter Prodrive oltre 4' nei confronti di Carlos Sainz, attuale leader della classifica assoluta. Il tutto mentre il vincitore in carica, Nasser Al-Attyiah, è stato costretto al ritiro dopo un nuovo problema tecnico alla sua vettura.

LOEB CI CREDE, SAINZ GESTISCE

Ancora lui, ancora Loeb. L'alsaziano della Prodrive non molla il colpo, ma punta a fare sentire il fiato sul collo nei confronti di Carlos Sainz in maniera sempre più minacciosa. Il nuovo successo conquistato oggi dal 9-volte campione del mondo Rally (il 27esimo di tappa conquistato in carriera alla Dakar) lo rilancia ulteriormente in vista del rush finale, riducendo a 20'33" il suo distacco dal leader della graduatoria. Un gap che nella Dakar può essere considerato rassicurante ma al tempo stesso insufficiente per pensare di poter dormire sonni tranquilli nelle ultime tappe, soprattutto considerando il ritmo imposto dal portacolori del team Bahrain Raid Xtreme in questo suo tentativo di recupero.

In questa lotta tra titani, il fuoriclasse madrileno dal canto suo ha badato a gestire il vantaggio nella tappa odierna senza prendersi eccessivi rischi, pur viaggiando ad un ritmo consistente che gli ha permesso di conquistare un comunque ottimo secondo posto di tappa a 4'14" dal vincitore. L'impresa per Sainz e per Audi Sport sembra avvicinarsi di giorno in giorno, anche se sarà vietato concedersi distrazioni nelle tre restanti tappe in programma nella parte occidentale della penisola arabica. L'incognita maggiore sembra essere rappresentata dal percorso ad anello di domani nei dintorni di Alula, così come nei 480 km della giornata seguente che condurranno a Yanbu, prima della passerella finale che incoronerà il vincitore della Dakar 2024.

SORPRESA SERRADORI, DELUSIONE PER AL-ATTIYAH

La nona tappa ha comunque confermato tra i big anche l'ottimo Mathieu Serradori, giunto terzo al volante della CR7-T del Century Racing ad un soffio dal crono fatto registrare da Sainz. Il francese ha potuto così guadagnare diverse posizioni in classifica generale, issandosi fino al sesto posto alle spalle del terzetto di Toyota. Mentre Lucas Moraes sembra ormai certo del terzo posto, da sottolineare è l'eccellente performance da parte del portacolori Overdrive Guillaume De Mevius, primo tra i privati e capace al momento di mettersi alle spalle l'ufficiale Giniel De Villiers.

Giornata da dimenticare, infine, per Nasser Al-Attiyah. Il principe qatariota, vincitore delle ultime due edizioni della Dakar, ha infatti dovuto alzare nuovamente bandiera bianca in seguito ad un altro problema tecnico verificatosi sulla sua Hunter. Già nel corso della giornata di ieri, Al-Attiyah era stato costretto allo stop per il cedimento del propulsore, mentre oggi già nelle prime fasi è rientrato al bivacco di Al-Ula. Dopo i successi conquistati con Toyota, la prima esperienza con il team Prodrive si è per lui rivelata un flop, costringendolo a rinviare al 2025 i propri propositi di riscatto.

La classifica generale al termine della nona tappa della Dakar 2024

CAMION: MACEK INCREMENTA IL VANTAGGIO

Tra i camion, la vittoria di tappa è andata all'equipaggio olandese capitanato da Gert Huzink (Jongbloed Dakar Team), il quale ha preceduto il leader della classifica Martin Macek. Il ceco ha portato quindi a quasi due ore il suo margine di vantaggio nei confronti del connazionale Ales Loprais, oggi giunto terzo, mentre l'ultimo posto sul podio per il momento rimane saldamente nelle mani dell'olandese Mitchel Van Den Brink.

STAGE 10: ALULA-ALULA (371 KM)

La decima tappa in programma domani si svilupperà intorno alle monumentali rocce della regione di Alula, nella zona nord-occidentale dell'Arabia Saufita, in un percorso ad anello che vedrà i concorrenti disputare una prova speciale di 371 km, oltre agli iniziali 241 di trasferimento. Un appuntamento nel corso del quale sarà vietato sbagliare, prima della temibile prova di Giovedì che rappresenterà l'ostacolo conclusivo prima della giornata conclusiva e del trionfale arrivo a Yanbu.

Marco Privitera

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