Credits: Mercedes-AMG PETRONAS F1 Team
Credits: Mercedes-AMG PETRONAS F1 Team

Dopo la catastrofica qualifica di ieri, la Mercedes fa ancora peggio nella gara del GP di Monaco. Le due soste rese obbligatorie dalla F1 Commission per questa edizione della gara di Monte Carlo non hanno portato benefici, ma anzi hanno affossato ancora di più il team. George Russell, partito 14° ha chiuso ai piedi della zona punti in 11° posizione, mentre è ancora più nero il weekend di Antonelli che partiva 15° appaiato con il compagno di squadra e ha chiuso le 78 tornate in ultima posizione. A Brackley ci sarà da lavorare sulla W16, parsa un'altra macchina rispetto all'inizio di stagione incoraggiante.

Weekend nerissimo per la Mercedes: 60 giri senza cambiare le gomme

Non è stato di certo il weekend che in casa Mercedes si aspettavano, dopo una qualifica horror la gara è stata ancora di più una “tortura”. Dopo che entrambi i piloti sono partiti con la gomma dura, al muretto dei box hanno visto un via vai di monoposto rientrare per smarcare le due soste obbligatorie. Tra queste monoposto però mancavano appunto le due W16, che intorno al giro 60 hanno fatto le loro comparse ai box. Per tutta la gara George Russell ha squadrato il retrotreno della Williams e ormai esasperato dal procedere in fila indiana, ha ricevuto l'ok dal box Mercedes per tagliare la chicane del Porto e guadagnare un po’ di aria pulita. L’idea era che la manovra comportasse una penalità di soli 5 secondi, facilmente recuperabili spingendo con pista libera. Tuttavia, i commissari non hanno gradito: per lui è arrivato uno stop and go, che ha stroncato ogni strategia e ha dissuaso chiunque altro dal provarci. Queste le parole di Russell dopo la gara:

Oggi in pista è sembrato davvero di giocare a scacchi, con il nuovo regolamento che impone due soste obbligatorie. La nostra strategia, per me e Kimi, era quella di aiutarci a vicenda per guadagnare posizioni durante la gara. Purtroppo, anche Williams e Racing Bulls hanno adottato un piano simile, il che ci ha lasciato ben poche opzioni a disposizione. Abbiamo comunque provato a giocare d'astuzia, sperando nell’ingresso della Safety Car o in una bandiera rossa, ma nulla è andato come sperato. Con questa regola è facile per i team coordinarsi, scambiarsi le posizioni e approfittare delle soste gratuite. A Monaco, girare a quattro secondi dal passo gara senza essere superati è semplice, quindi le squadre possono pianificare tutto con grande precisione.

Il lato positivo? Gli ultimi dieci giri mi sono davvero piaciuti. Monaco resta uno dei circuiti più belli del mondo, e ho potuto finalmente spingere al massimo e godermelo fino in fondo in quelle fasi finali.

George Russell ai box durante il GP di Monaco
Credits: Mercedes-AMG PETRONAS F1 Team "X"

Mercedes, Antonelli da incubo chiude in ultima posizione

Complice la chiamata tardiva ai box da parte del muretto Mercedes, Kimi Antonelli conclude il GP di Monaco al 18° posto, ovvero l'ultimo dopo i ritiri di Gasly e Alonso. Per Kimi, come per tutto il team questo weekend, non ha funzionato nulla: strategia, passo, velocità. Certo, è il suo primo anno nel Circus ed è doverso lasciargli del tempo per imparare tutte le dinamiche, ma dopo questo fine settimana il giovane pilota italiano ne esce forse anche più di Imola con le ossa rotte. Lui, come Russell, ha passato tutta la gara nei vari trenini che si sono formati davanti. Bravo nel primo giro a superare Bortoleto nella curva che porta al tunnel ma davvero poco da evidenziare nel weekend monegasco per il team di Toto Wolff che ora è sempre secondo nel Mondiale Costruttori ma con soli 5 punti di vantaggio sulla Ferrari quarta e 4 punti sulla Red Bull terza. Parla così della sua gara Kimi Antonelli ai microfoni per le interviste:

Sono deluso dal risultato di oggi, anche se dopo il 15° posto in qualifica non era certo una sorpresa. La gara non è stata tra le più emozionanti e la strategia purtroppo non ha funzionato a nostro favore. Ho provato ad attaccare all’inizio per guadagnare posizioni e ci sono riuscito con un sorpasso su Bortoleto prima del tunnel. Poi abbiamo puntato sulla strategia a lungo termine, ma ci siamo ritrovati bloccati in un trenino, senza ritmo e senza possibilità di superare.

Nonostante tutto, è stato un altro weekend utile per fare esperienza. Ho faticato molto con le gomme C6, come già a Imola, soprattutto nel giro secco. Ora guardo con fiducia a Barcellona, dove useremo mescole più dure che conosco meglio.

Lorenzo Apuzzo