La partenza dell\'ultima edizione del GP di Long Beach. Credits: IndyCar Official FB page
La partenza dell\'ultima edizione del GP di Long Beach. Credits: IndyCar Official FB page

La IndyCar si appresta ad affrontare il terzo atto stagionale sulle strade di Long Beach, il secondo che elargirà punti per il campionato. Sulle rive dell’Oceano Pacifico, nella zona sud di Los Angeles, saranno in tanti a giocarsi la vittoria, su uno dei tracciati più famosi e ricchi di fascino di tutto il continente nordamericano. Sarà interessante capire chi potrà insidiare il leader Newgarden, dominatore di St. Pete, con Alex Palou fresco vincitore della $1 Milion Dollar Challenge volenteroso di portare punti preziosi in casa Ganassi. 

Il tracciato

Il layout di Long Beach. Credits: IndyCar Official website

Per la terza gara su diciassette in programma, la IndyCar fa tappa in quello che è un vero e proprio tempio dell’automobilismo a stelle e strisce, che ospita le competizioni a ruote scoperte ormai da quasi quarant’anni. Il tracciato ricavato tra i viali di Long Beach nasce nel ’74 da un’idea del magnate visionario Chris Pook, aiutato da Dan Gurney, all’ombra del transatlantico Queen Mary, ancorato nel porto di Long Beach e trasformato in albergo di lusso. 

Da allora i cambiamenti sono stati tanti, la F.1 è passata di qua per poi andarsene, ma la IndyCar in ogni sua forma non ha mai abbandonato queste strade. Oggi, la linea di partenza e arrivo è situata a metà dello Shoreline Drive, simbolo del motorsport Made in U.S.A. La prima staccata violenta porta alla secca sinistrorsa della Toyota, per poi affrontare il lento complesso dell’Acquario, dove non è difficile vedere i piloti andare a scombussolare l’aiuola al suo interno. 

Una serie di secche curve a 90° in cui non è ammesso il minimo errore portano poi i piloti su Seaside Way, rettilineo opposto a quello di partenza, in cui i tanti avvallamenti rendono complicata la guida. La Firestone Turn immette poi in un vero e proprio parcheggio, da cui si esce con l’inconfondibile e strettissimo Gasometer Hairpin, che riporta sullo Shoreline Drive

La classifica

La classifica vede al momento Josef Newgarden davanti a tutti, dopo la vittoria ottenuta nel primo round stagionale in Florida. Alle sue spalle, il messicano Pato O’Ward della McLaren suonerà la carica degli inseguitori, con i team mate del pilota del Tennessee McLaughlin e Power pronti a dare battaglia. Se Penske confermerà il dominio di St. Pete, gli uomini del Capitano potrebbero veramente pensare di essersi lasciati alle spalle i problemi della passata stagione. 

Certamente, il primo degli avversari da tenere d’occhio sarà il campione in carica Alex Palou. Dopo essersi intascato il milione di dollari messo in palio al Thermal Club, lo spagnolo vorrà certamente riportare in alto la squadra di Chip Ganassi, apparsa leggermente sottotono nel primo cittadino stagionale. Attenzione anche alle sorprese, oltre ovviamente agli uomini di Andretti, altro team in cerca di riscossa. 

Per quanto riguarda McLaren, è ancora da annunciare il sostituto dell’infortunato Malukas, dal momento che Illott dovrebbe essere a Imola impegnato con il WEC. In casa Dale Coyne Racing, invece, ci sarà il gradito ritorno di Jack Harvey sulla #18, mentre Nolan Siegel sarà al volante della #51.

Il GP of Long Beach in televisione

Come tutte le tappe del 2024, l’Acura GP of Long Beach sarà trasmesso da Sky Sport, con il commento in italiano a cura di Matteo Pittaccio e Biagio Maglienti. 

Venerdì 19 aprile

FP1: 23:50-00:50 (IndyCar Live)

Sabato 20 aprile

FP2: 17:20 – 18:20 (IndyCar Live)

Q: 20:20 – 21:20 (IndyCar Live)

Domenica 21 aprile

Warm Up: 18:00-18:30 (IndyCar Live)

Acura GP of Long Beach: 21:00 – 23:00 (Sky Sport F1 HD)

Nicola Saglia