Moto3 | Il bilancio azzurro di metà stagione: promesse e incertezze
Tra pole position, podi sfiorati e infortuni, l'Italia rincorre ancora la prima vittoria in Moto3 dal 2022

La prima metà di campionato di Moto3 degli italiani è stata segnata da risultati altalenanti. Tra podi sfiorati, pole position conquistate e rookie capaci di sorprendere, non sono mancate le emozioni in questo inizio di stagione. Tuttavia, la vittoria continua a sfuggire dal 2022. Alcuni piloti hanno mostrato grandi segnali di crescita, altri devono ancora trovare continuità in questa categoria. Il bilancio di metà stagione si divide quindi tra chi ha convinto e chi sarà chiamato a fare di più.
I volti positivi della prima metà di stagione
Nonostante la mancanza di vittorie, alcuni piloti italiani hanno saputo lasciare il segno in questo inizio di stagione. Aveva iniziato il campionato con un ritmo degno di nota Matteo Bertelle, e questo sembrava essere l'anno della sua consacrazione in Moto3. Due pole position nelle prime due gare e un podio, lo avevano collocato nella lista dei protagonisti indiscussi di questa stagione. Purtroppo, un infortunio prima del Gran Premio del Qatar ha messo fine alle sue ambizioni. Si è fatto notare anche Guido Pini. Il rookie del team IntactGP, ha messo in mostra il suo talento, riuscendo a conquistare anche la prima pole position in carriera. Un buon debutto nel complesso, nonostante errori e cadute che fanno però parte del processo di crescita. Pini sarà sicuramente uno dei protagonisti della seconda metà di stagione e chissà potrebbe arrivare anche il primo podio.

Alla sua seconda stagione da titolare nella entry class, Luca Lunetta si è mostrato in crescita. Dopo una prima stagione in cui aveva già messo in mostra il suo potenziale, il pilota Sic58 è riuscito a entrare quasi costantemente nella Top 10, conquistando anche un brillante podio a Silverstone. Purtroppo, anche per Lunetta è arrivato un brutto infortunio nel Gran Premio d'Olanda. Nonostante l'infortunio che lo terrà lontano dalla pista per diverso tempo, Luca Lunetta ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per diventare uno dei protagonisti di questa categoria nelle prossime stagioni.
Tra talenti in crescita e rookie promettenti, la prima metà di stagione ha offerto spunti interessanti per il futuro italiano in Moto3.
I piloti chiamati al riscatto
Dopo una prima metà di stagione altalenante, alcuni dei piloti italiani sono chiamati al riscatto nella seconda parte del campionato. É difficile, finora, valutare la stagione di Dennis Foggia. Il ritorno in Moto3, dopo un periodo difficile nella classe intermedia, aveva riacceso l'entusiasmo di poter rivedere un Foggia competitivo. Il pilota Aspar è stato una presenza costante nella zona punti ed è il primo italiano nella classifica mondiale, in nona posizione. Tuttavia, queste prime gare, che lo hanno visto spesso lontano dalle posizioni di testa, non sono sempre state all'altezza delle aspettative. Il podio ottenuto al Mugello ha riacceso l'entusiasmo, ma nella seconda metà del campionato, l'italiano dovrà trovare continuità.

Dovranno invertire la rotta nel prosieguo della stagione Nicola Carraro, Riccardo Rossi e Stefano Nepa. Per i piloti italiani è stato un inizio di stagione in salita. Per tutti e tre si sono visti sprazzi di velocità, ma la mancanza di continuità li ha fatti scivolare nelle retrovie. La seconda metà della stagione sarà per loro un'occasione preziosa per rilanciarsi e dimostrare di poter dire la loro in questo campionato.
Giulia Pea