Credits: LiveGP.it
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La MotoGP arriva in Olanda per il decimo appuntamento della stagione con una situazione di campionato che si sta sempre più delineando. Ad Assen, dove l’anno scorso Pecco Bagnaia vinse sia la Sprint sia la gara della domenica, Márquez arriva con un round di vantaggio sul fratello Alex e 110 punti su Pecco, che per il #93 sono i due favoriti del fine settimana. 

Márquez predica calma

L’attuale leader del Mondiale Marc Márquez ha spiegato come approccerà questo fine settimana con la stessa mentalità del Mugello e cioè con l’idea che il fratello Alex e Bagnaia siano più veloci di lui e allo stesso tempo ha ammesso come quella attuale non è la sua versione migliore di sempre, spiegando come stia trovando nel fratello Alex un rivale tosto a causa della sua velocità e della sua costanza e che sarebbe “capace” di batterlo se fossero nello stesso team e con la stessa moto.

Non comparerei questa mia versione con quella del 2019, perché quell’anno è stato il migliore della mia carriera, anche meglio del 2014. Sono in un buon momento di forma, sto bene, fisicamente sto crescendo e mi trovo bene con il team e con la moto. Però ho trovato un rivale in mio fratello Alex che a inizio anno era inatteso e che è costante, veloce. Ho sensazioni simili a quelle che avevo con Dovizioso, nel 2017: all’inizio andava bene, poi però era sempre lì, era veloce, sempre sul podio. L’altro giorno ho visto un grafico che mostrava come io ho vinto 8 sprint e lui è sempre arrivato secondo e ha vinto quella che non ho conquistato io. È un rivale costante, che ha punti forti diversi dai miei e da qua a fine anno credo che sarà quello da battere considerando il gap in campionato. Pecco è a 110 punti, sono tanti ma non siamo neanche a metà Mondiale, c’è tanto in gioco e ci sono tante gare di fila. Un piccolo infortunio ti può portare a saltare due-tre gare di fila, tutto è possibile e come si è visto al Mugello Pecco aveva voglia. Qui vengo con l’idea che Pecco e Alex siano più veloci di me. Poi vedremo se, come al Mugello, potremo contrastare questa differenza.

Secondo Marc è fondamentale avere, in questa fase della stagione, almeno un round di vantaggio sugli avversari, ma a questo punto della stagione si aspettava di avere più vicino Bagnaia e non il fratello Alex.

È importante avere 37 punti di vantaggio perché ti consentono di avere una gara di margine, speravo in questo ma immaginavo che la situazione fosse diversa con Pecco davanti ad Alex. Alex è uno dei più tosti che ho affrontato, è sempre lì e non sbaglia. Ha sbagliato una gara ma solo perché era sul bagnato, altrimenti non fa errori. Lui è mio fratello, sta lottando con una moto attualmente uguale [alla GP25, ndr] ma con un team clienti, io l’anno scorso non avevo fatto lo stesso. Se ciò può cambiare il nostro rapporto? No, il rapporto non cambia perché per me la famiglia viene prima di un qualsiasi titolo iridato.

Interpellato anche sul confermato arrivo di Liberty Media, Márquez lo ha giudicato positivamente visto quanto fatto sulla F1: lo spagnolo ha voluto però sottolineare come Liberty debba tenere a mente come la MotoGP sia diversa dalla Formula 1.

Il loro arrivo è ottimo per il campionato, perché hanno fatto bene in Formula 1. È vero che ogni sport ha le sue caratteristiche, l’atmosfera della F1 non si può replicare in MotoGP e viceversa. Devi capire il target, cosa vogliono i fans ma sono molto bravi in merito. Se sono pronto a diventare il volano dal punto di vista della comunicazione? Tutti hanno un prezzo, io sono un pilota di MotoGP, ho i miei giorni con il team ed è quello che farò.

Bagnaia riflette sul Mugello

Dall’altra parte del box, reduce dal quarto posto del Mugello, Pecco Bagnaia ha riflettuto sulla gara dello scorso weekend, dalla quale vuole ripartire per continuare a cercare quelle sensazioni che al momento gli mancano sull’anteriore, escludendo tuttavia un cambio radicale nel breve periodo per ritrovare fiducia.

È vero che il Mugello è stato difficile, ma è stata la prima gara dove sono quantomeno riuscito a lottare. Poi ho avuto dei problemi nella parte finale della gara, ma sfortunatamente sono cose che capitano. Sono stato competitivo nella prima parte, poi non appena il davanti ha iniziato a calare non sono riuscito a lottare, ma il passo simile rispetto a quello di chi era davanti a me. Non possiamo essere felici, ma dobbiamo valutare gli aspetti positivi e ce ne sono. Dovremo ripartire da lì e cercare di lavorare questo fine settimana. Il meteo sembra buono, penso che dovremo ripartire dagli aspetti positivi del Mugello e fare un altro step. Un cambio radicale? Non abbiamo nulla per provare a farlo. Per farlo, serve cambiare telaio, serve un cambio grosso che non abbiamo modo di fare. Al Sachsenring forse proveremo qualcosa di nuovo, qui cercheremo di fare un altro step seguendo la direzione presa al Mugello.

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Bagnaia non nasconde come per lui sia complesso dover far fronte alle difficoltà che sta avendo attualmente, soprattutto considerando come il potenziale a sua disposizione sia noto, ma non sia possibile estrarlo con una moto che non gli sta dando fiducia all’anteriore.

Per me la cosa più difficile è sapere di poter fare certe cose e non riuscirci al momento. Sono sempre sul progetto sulla moto, tutti lavorano duramente e il team sta dando il massimo. È questo il motivo per il quale, quando finisco una gara come al Mugello dove sono stato capace di lottare ma dove ho chiuso quarto, sono arrabbiato. Preferisco sempre rifletterci sopra un po’ e cercare di continuare a lavorare in questo modo con il team per trovare una soluzione, perché da solo non posso fare da solo, è importante avere questa relazione con il team perché siamo sulla stessa barca.

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Quartararo esprime ottimismo

In casa Yamaha, Fabio Quartararo approccia il weekend con fiducia e con una spalla che non gli dà dolore, ammettendo come questo fine settimana possa regalare a lui e alla casa giapponese un risultato positivo. 

Penso che sia uno degli unici weekend dove posso dire al giovedì che, se il tempo è buono, possiamo fare un bel risultato ed essere sempre competitivi. Lo dico considerando le temperature, il grip, i rettilinei e il degrado della gomma: queste sono le quattro cose che possono renderci un weekend buono o meno e al Mugello c’erano tutte. Qui di solito non ci sono. Dobbiamo migliorare il nostro potenziale ma queste sono le cose principali da migliorare. Il degrado è la cosa più importante, come a Jerez: lì faceva caldo ma il degrado era basso ed era possibile mantenere sempre un buon ritmo. Per noi è importante. Sinceramente penso che per noi questo weekend rappresenti una grossa opportunità per lottare davanti, non posso dire se per una vittoria, per un podio o per una top-5.

Morbidelli torna sull’incidente con Viñales al Mugello

Protagonista al Mugello di un contatto che ha tolto dalla contesa Maverick Viñales, Franco Morbidelli è tornato a parlare proprio dell’episodio che ne ha condizionato la gara, segnata da un long lap penalty che lo ha escluso dalla lotta per la top-5 e lo ha relegato al sesto posto a 7” da Marco Bezzecchi. Il pilota di VR46 è stato duro nel dare la sua opinione su quanto ha fatto vedere la regia, che, secondo lui, non ha mostrato immagini che potessero garantire più imparzialità di giudizio da parte del pubblico sull’accaduto.

Non ho rivisto l’incidente perché le immagini trasmesse sono due e non sono affatto chiare. Una è dall’onboard di Maverick, una è da quello di Diggia, nessuna è dal mio onboard, o dall’elicottero, o comunque nessuna trasmette quello che è successo prima. Avrei voluto farmi un’idea più chiara ma non è stato possibile, quello che è stato mostrato dell’incidente è solo al fine di mostrare l’episodio in modo pericoloso e danneggiante per me e Maverick. Quello che è successo prima, o quanto visto dalla mia prospettiva, non è stato mostrato. Un reclamo dalla squadra? Credo che l’argomento sia meglio, per la squadra e per me, che si chiuda qua. Sicuramente può ricapitare tra altri piloti, sono le gare, ma una trasmissione delle immagini più dettagliata e imparziale può aiutare tutti a farsi un’idea migliore. Sicuramente gli stewards hanno quelle immagini e la decisione l’hanno presa sulla base di quelle immagini, analizzandole. Quelle che ho visto io sono altre immagini. 

Interpellato poi su un commento di Aleix Espargaró su X, Morbidelli ha spiegato come tra lui e lo spagnolo i rapporti non siano idilliaci e come questo tipo di commenti rischia di portare i dissidi a un livello personale.

C’è molta foga quando si parla di battaglie e di lotte personali che rischiano di arrivare nel personale. È inutile nascondere che tra me e lui c’è stato questo tipo di lotta, che forse è più al limite tra lo sportivo e il personale rispetto alla pista e forse al pubblico piace. Ma bisogna pensarci 10 volte prima di intraprendere un tipo di narrativa del genere e di spingere su un tipo di storie del genere.

In vista del fine settimana in Olanda, invece, Morbidelli ha spiegato come la sua speranza è quella di proseguire nel suo percorso di crescita che lo sta vedendo protagonista in questa prima parte di stagione, favorita anche dal supporto di VR46, elogiato dall’italiano.

Arriviamo ad Assen dopo un Mugello comunque positivo nonostante i problemi che abbiamo affrontato nel weekend in generale, qui è una pista abbastanza simile per certi versi dove l’anno scorso avevo faticato, anche al Mugello lo scorso anno avevo faticato, e anche quest’anno in realtà. Spero di continuare questa curva verso l’alto, di partire meglio del Mugello e di avere un rendimento migliore. La squadra lavora in modo impeccabile e nonostante la non piena conoscenza tra noi, riescono sempre a trovare le soluzioni giuste per migliorare e arrivare alla domenica nella maniera migliore possibile, quest’anno è sempre successo così ed è dovuto al modo in cui lavora la squadra, è un valore aggiunto.

Da Assen, Mattia Fundarò