Credits: Mohammed Ben Sulayem su Instagram
Credits: Mohammed Ben Sulayem su Instagram

Ha fatto discutere il licenziamento di Sara Mariani, responsabile della Sostenibilità, della Diversità e dell'inclusione all'interno della Federazione. Ma questa è solo l'ultima delle decisioni controverse prese dal presidente Ben Sulayem nel corso dell'ultimo anno. Con le elezioni ormai alle porte, è impossibile non chiedersi quale sarà il futuro della presidenza FIA.

Sara Mariani: l'ultima vittima della riorganizzazione FIA

Sara Mariani, responsabile della Sostenibilità, della Diversità e dell'inclusione è solo l'ultima vittima dei licenziamenti messi in atto da Ben Sulayem nel corso dell'ultimo anno. A poco meno di due anni dalla sua assunzione, Mariani è stata sollevata dal suo ruolo, apparentemente a causa di una nuova riorganizzazione del reparto. Con un comunicato stampa, la FIA ha comunicato che il ruolo ricoperto da Sara Mariani sarà diviso in due diverse posizioni: Willem Groenewald, segretario generale per la mobilità, si occuperà del programma di sostenibilità, mentre ad Alessandra Malhalme, direttrice senior delle risorse umane, è stata delegata la sezione di diversità e inclusione. 

Alberto Villareal, General Manager della FIA, si è espresso così in merito alla riorganizzazione strutturale: “La decisione di ristrutturare la nostra funzione Sostenibilità e Diversità & Inclusione è stata presa, dopo un’attenta valutazione da parte del team di senior leadership, per rafforzare le nostre capacità in questi due ambiti fondamentali. La FIA ha un ruolo importante da svolgere nel promuovere pratiche sostenibili nel motorsport e nella mobilità, e nel fornire ai nostri Club Membri gli strumenti per realizzare cambiamenti concreti sul campo. Connettendoci in modo più diretto con i nostri Membri su temi come i carburanti sostenibili, le città intelligenti e la diversità nello sport, possiamo ottenere un impatto più significativo”.

Nel comunicato emesso dalla FIA il 17 giugno, si legge che la decisione è stata presa dopo un periodo di valutazione. In nessun punto del comunicato viene però spiegato come questa decisione possa aiutare a raggiungere meglio gli obiettivi della FIA. Secondo quanto riportato da BBC a seguito del licenziamento Sara Mariani avrebbe commentato: “C'è una vita al di fuori della FIA. Una vita dove il talento e la dedizione vengono premiati. Dove le donne in posizione di potere possono prosperare, sentirsi apprezzate e rispettate”. 

Ben Sulayem: una presidenza che fa discutere

Sin dalla sua elezione non sono mancate le polemiche per l'operato di Ben Sulayem. Tra accuse di misoginia, di autoritarismo, passando per le restrizioni alle dichiarazioni politiche dei piloti, la sua presidenza ha da sempre fatto discutere, creando spesso un clima teso tra FIA e piloti. I cambiamenti apportati nel corso dell'ultimo anno alimentano l'idea di un rafforzamento del potere del presidente, allarmando dipendenti e tifosi. La fuoriuscita di persone di spicco come Robert Reid, vicepresidente per lo sport, Natalie Robyn, amministratrice delegata, hanno sorpreso molti, alimentando discussioni. É ancora da chiarire se la riorganizzazione messa in atto nel corso dell'ultimo anno, abbia l'obiettivo di rafforzare l'organo governativo della FIA o, piuttosto, miri a consolidare il potere del presidente dell'organizzazione. Un potere sempre più centralizzato porterebbe sicuramente alla perdita di democrazia all'interno della FIA, ma allo stesso tempo porterebbe anche ad una perdita di consenso da parte dei dipendenti interni e dei tifosi. Una crisi prolungata e decisioni poco trasparenti potrebbero danneggiare la credibilità della FIA anche agli occhi esterni all'organizzazione. 

Salvo sorprese, Ben Sulayem sarà riconfermato quest'anno alla guida della FIA. Ad oggi, non sembrano esserci rivali, pronti a contrastare l'attuale presidente. L'unico nome risuonato in questi mesi è quello di Carlos Sainz Sr., ma non è mai arrivata una sua candidatura ufficiale. Sulayem sembra quindi destinato ad essere rieletto. Ma è veramente questa la leadership di cui ha bisogno la FIA? In un contesto come quello attuale che mette al centro temi come la rappresentanza e l'equità di genere, una leadership troppo centralizzata potrebbe minare i progressi fatti negli ultimi anni. La FIA può ancora permettersi di fare passi indietro?

Giulia Pea