Il GP di Città del Messico ha visto le due Ferrari concludere in terza e in quarta posizione, rispettivamente con Charles Leclerc e Carlos Sainz. Una gara partita con la prima fila completa conquistata al sabato, e conclusa non solo alle spalle di Verstappen, ma anche di Hamilton. Quella della squadra di Maranello è stata un'occasione sprecata per fare meglio, oppure andrebbe valutata come una prestazione positiva?

Leclerc, un'inspiegabile gara a due facce

La gara di Leclerc può essere divisa in due tronconi, in virtù dell'esposizione della bandiera rossa. Il monegasco, partito dalla pole, ha perso la posizione al via su Verstappen, grazie all'enorme effetto scia del rettilineo dell'Hermanos Rodriguez. Come se non bastasse, è stato anche coinvolto nel contatto con Sergio Perez, che ha eliminato il messicano. Leclerc fortunatamente se l'è cavata con un danno neanche troppo accentuato all'ala anteriore e una sola posizione persa a vantaggio del campione del mondo.

Nonostante ciò, la sua gara è proseguita nella prima fase in maniera positiva. Il distacco da Verstappen sembrava più contenuto che in altre occasioni, mentre invece il vantaggio su Sainz alle sue spalle cresceva a vista d'occhio. Non solo: il degrado delle gomme medie sembrava decisamente inferiore a quello degli avversari, Red Bull inclusa, tanto che al muretto Ferrari è balzata in mente l'ipotesi di fare una sola sosta, contro le probabili due degli avversari diretti. Con la speranza di poter anche puntare a vincere la corsa.

Tutto però è cambiato con l'incidente di Magnussen al giro 32. In quel momento è entrata infatti in pista la Safety Car, permettendo a Verstappen di effettuare il secondo pit stop e di montare gomme dure nuove. Dopodiché, la Direzione Gara ha esposto la bandiera rossa. Leclerc è rimasto sullo stesso set di gomme, che aveva appena quattro giri, cambiando però l'ala anteriore danneggiata, mentre Hamilton, nell'intento di superare alla ripartenza Leclerc (e forse anche Verstappen) ha optato per le medie.

E in questa seconda metà di gara, in realtà, la Ferrari #16 si è persa. Hamilton al via non è riuscito a superare Leclerc, ma dopo pochi giri ha effettuato una bella manovra sul rettilineo principale, mettendo anche due ruote sull'erba. Ci si aspettava un calo delle gomme medie, ma non solo questo non c'è stato, ma alla fine Hamilton ha anche concluso con il giro veloce. Piuttosto strano, comunque, appare il fatto che il monegasco girasse anche peggio che nella prima parte di gara, quando aveva un'ala danneggiata che gli ha fatto perdere "5-10 punti di carico".

Sainz, gara discreta

Diversa la gara di Sainz, il quale è stato a sua volta impossibilitato in partenza a difendersi da Verstappen. Nel primo stint, però, mentre Leclerc girava più o meno sul ritmo dell'olandese, Sainz è arrivato fino ad accumulare più di sette secondi sul compagno di squadra al momento della sosta, girando sistematicamente più lento.

Anche la sua strategia, rispetto a Hamilton, è stata probabilmente penalizzata dalla bandiera rossa. L'inglese infatti, con il cambio gomme effettuato sotto neutralizzazione, è partito davanti a lui, per poi prendere ulteriore vantaggio. Sainz, comunque, è riuscito a difendersi bene da Russell, finché questo non ha mollato nel finale. E, tutto sommato, non girava neanche tanto distante da Leclerc, chiudendo a circa quattro secondi.

Come valutare la gara?

Alla fine il bilancio ha visto la Ferrari concludere con gli stessi punti guadagnati della Mercedes, per via del giro veloce di Hamilton. La squadra di Maranello, a tre gare dalla fine, resta a venti punti dalla Mercedes in classifica, anche se il trend iniziato in Austria e durato fino a Monza sembra essersi invertito. La Ferrari non è al momento superiore alla Mercedes, anche se è innegabile che probabilmente in questo momento gran parte della differenza la stia facendo Lewis Hamilton. Tuttavia, resta il dubbio che senza bandiera rossa la Ferrari avrebbe potuto quantomeno guadagnare una posizione con Leclerc. Se non con entrambi i piloti.

Delle tre gare che mancano, quella in cui la Ferrari potrebbe fare meglio potrebbe essere Las Vegas. Per sfruttare al meglio l'occasione, potrebbe essere sostituita la power unit a Interlagos, prevista nel prossimo fine settimana. Anche se non è sbagliato ricordare come la Ferrari sia sempre andata bene nei weekend Sprint, e forse anche in Brasile potrebbe essere competitiva. In ogni caso, la lotta con la Mercedes sembra complicata, e recuperare questi punti potrebbe essere più difficile di quanto non sembrasse un mese fa.

Alfredo Cirelli