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Pato O'Ward, sempre più secondo in campionato
Credits: IndyCar official website

Se il titolo di campione IndyCar 2025 da tempo pare aver preso la via che porta ancora una volta a Ganassi e Alex Palou, anche la seconda posizione in classifica sembra aver trovato un padrone. Pato O’Ward, infatti, nelle ultime gare ha approfittato del calo di Kyle Kirkwood per sopravanzarlo e scavare un solco importante. A proposito della gara di Laguna Seca, poi, la gestione delle caution ha fatto discutere ma è piaciuta ai piloti. 

A Palou manca solo l’aritmetica, Pato in crescita

Il leit-motive della stagione è stato senza dubbio il dominio incontrastato messo in scena da Alex Palou, che anche nella gara californiana di Monterey, che ha chiuso un luglio intenso come non mai, non ha lasciato scampo agli avversari, a partire dalla pole conquistata nella giornata di sabato. Quasi imbarazzante la superiorità della gialla Dallara #10; evidentemente, lo spagnolo e tutta la sua crew hanno compreso al meglio come sfruttare le power unit ibride, mentre a tutti gli altri protagonisti mancano ancora diversi aspetti da ottimizzare. 

Alle sue spalle, in classifica, si fa sempre più solida la seconda posizione di Pato O’Ward. Il messicano, nel corso del mese di luglio, ha ottenuto due vittorie, artigliando quel successo che fino a questo momento era sembrato mancargli. Ai due successi di gara 1 in Iowa e sul cittadino di Toronto ha inoltre fatto da corollario una serie importante di piazzamenti, coronati dal quarto posto di Laguna Seca, propiziato da una sbavatura di Dixon dopo l’ultima ripartenza. Una consistenza importante, che gli ha consentito di approfittare del periodo molto negativo del più diretto avversario, Kyle Kirkwood. In California, il pilota della Florida ha vissuto un altro weekend da dimenticare, andando addirittura a tamponare Rhinus Veekay nelle fasi iniziali e rovinando la gara di entrambi. 

Credits; IndyCar Official website

Oggi, Palou ha 121 punti di distacco rispetto a Palou, e deve ridurre il gap sotto le 108 lunghezze a Portland per tenere vive le speranze, per la verità già ridotte al lumicino, di lottare per il titolo. La sensazione, in ogni caso, è che aver quasi messo al sicuro la seconda piazza sia in pratica una vittoria. Tra l’altro, Laguna Seca si è dimostrata molto complicata per la sua McLaren #5, e per Portland le previsioni non sono delle più confortanti; il messicano, per questo motivo, deve restare concentrato e pronto a cogliere ogni occasione che gli dovesse capitare a tiro. 

Eravamo molto meno forti di quanto avessi previsto. Abbiamo faticato tanto su metà del tracciato per poter tirare fuori velocità dalla macchina. Mi sono sentito debole su entrambi i compound. Ho fatto quello che potevo, cercando di non fare errori, mantenendo la posizione il meglio che potevo, ma sì, non credo che noi della No. 5 meritassimo più di questo oggi. Portland è un altro tracciato storicamente molto difficile per noi, un circuito simile a questo, dove speriamo di avere una buona qualifica e poi cercare di costruire una buona gara da lì. 120 punti sono tanti, sarà complicatissimo restare della partita per il titolo, ma continueremo a spingere come sempre. 

Gestione delle caution che piace ai piloti

Credits; IndyCar Official website
Il primo restart della gara di Laguna Seca

La pista di Laguna Seca è una tra le più complicate e ricche di insidie di tutto il panorama IndyCar, e anche in questo 2025 non ha mancato di vedere durante la gara parecchi incidenti e piloti finiti in ghiaia. Tra questi, lo abbiamo detto, Rhinus Veekay, con il gentile aiuto di Kirkwood, Marcus Ericsson. In entrambe le occasioni, si è assistito ad un comportamento da parte della Direzione Gara che è piaciuto a molti dei protagonisti. Dal momento che non c’erano situazioni di pericolo per i piloti, infatti, si è deciso di attendere a mettere bandiera gialla su tutto il tracciato, permettendo ai leader di completare il proprio turno di pit stop senza andare a falsare l’esito della gara e vanificando il buon lavoro svolto da chi era davanti. 

Una decisione che ha riscontrato i favori di buona parte dei protagonisti, che hanno apprezzato il timing corretto dei commissari nel mandare in pista la pace car. Colton Herta, in particolare, è parso particolarmente favorevole; d’altronde, la decisione dei commissari gli ha consentito di portare a termine il lavoro svolto fino a quel momento. 

Dovrebbero mantenere i box aperti il più a lungo possibile e permettere ai leader di fermarsi a ogni opportunità. Penso che non sia giusto essere uno dei più veloci, qualificarsi bene e vedere rovinata la propria giornata da una bandiera gialla. È successo a tutti in questa categoria. Quando poi si è davanti in modo più costante, succede più spesso. È qualcosa che penso sia un vero vantaggio dell'IndyCar. Penso che la decisione presa sia stata quella giusta, e quanto visto a Laguna Seca dovrebbe continuare a succedere.

Una traccia da seguire, dunque, per evitare problemi e polemiche nelle uscite future. Chissà che anche da questa parte dell’oceano qualcuno non voglia prendere spunto... 

Nicola Saglia