Tra i tanti duelli andati in scena nella palpitante Sprint Race di Interlagos, hanno fatto particolarmente discutere quelli verificatisi tra i piloti di Alpine e Aston Martin. Battaglie decisamente al limite e non prive di polemiche, le quali hanno evidenziato un malumore interno difficilmente mascherabile in questo finale di stagione.

TRA ANALOGIE E DIFFERENZE

Da un lato quanto successo al primo giro tra Ocon e Alonso, dall'altro la scriteriata manovra di Lance Stroll che ha spinto sull'erba il compagno Sebastian Vettel per evitare di subire il sorpasso da parte di quest'ultimo. Episodi che presentano tra loro delle curiose analogie, ma al tempo stesso anche una diversa gestione del "caso" da parte dei piloti coinvolti. In entrambe le situazioni, infatti, siamo alle prese con una coppia destinata a dividersi alla fine dell'anno, e con due campioni del mondo in procinto di lasciare (seppur per motivi diversi) la propria scuderia. Qualche dissidio interno emerso nel corso della stagione sembra ora destinato ad esplodere anche attraverso simili manovre, anche se rimane emblematico come i due piloti più esperti (ovvero Alonso e Vettel) abbiano deciso di manifestare in modo differente il proprio disappunto nei confronti dei più giovani compagni di squadra.

ALONSO E VETTEL, DUE "STILI" DIVERSI

Se da una parte, infatti, il team radio dell'asturiano è stato marcatamente polemico nei confronti del proprio compagno di squadra ("Ho perso l'ala grazie al nostro amico" ha detto), il tedesco si è limitato ad un semplice "Ok" per commentare la pericolosa manovra del compagno, scegliendo di rinviare nei briefing interni i chiarimenti su quanto accaduto in pista. Atteggiamenti differenti, figli sia del carattere che della situazione dei due ex-campioni del mondo: se Fernando Alonso, infatti, sembra ormai in rotta con un team che (a suo dire) non gli avrebbe offerto le garanzie contrattuali da lui richieste, spingendolo ad accettare con un clamoroso dietrofront le offerte Aston Martin, dall'altro c'è un Vettel che si trova alla penultima gara della carriera, dunque tutt'altro che propenso ad alimentare polemiche.

STROLL E OCON NUOVAMENTE AL LIMITE

Un altro fattore da tenere in considerazione riguarda i due "giovanotti" coinvolti in queste situazioni. Dopo l'episodio avvenuto ad Austin, quando venne tamponato in pieno rettilineo dallo stesso Alonso, Lance Stroll si ritrova nuovamente protagonista di una manovra ben poco leale e oltremodo pericolosa, avendo repentinamente cambiato traiettoria con l'avversario alle proprie spalle già impegnato nella manovra di sorpasso. Ad apparire ancor più incomprensibile è l'aggressività mostrata nei confronti del suo compagno di squadra in questa circostanza, costretto a mettere quattro ruote sull'erba ad oltre 300 km/h per evitare un pericoloso contatto. Un atteggiamento sconsiderato che il canadese ha già più volte messo in mostra anche in passato nelle formule propedeutiche, dimostrando però di non aver ancora capito la lezione: in questo caso, gli Steward sono intervenuti prontamente, infliggendo al pilota Aston Martin una penalità di 10 secondi.

Passando dall'altra parte della barricata, Esteban Ocon si è ritrovato per l'ennesima volta al centro di una situazione "calda" con un proprio compagno di squadra. Il francese è noto per la sua incapacità di costruire rapporti idilliaci all'interno del proprio box, come evidenziato da diverse situazioni verificatesi nell'arco della sua carriera: basti pensare ai difficili trascorsi con Wehrlein in Manor e con Perez in Force India, sino alle incomprensioni che stanno caratterizzando la sua seconda annata al fianco di Alonso in Alpine. Lo spagnolo, visibilmente nervoso, ha poi accusato il compagno nel dopo-gara di effettuare troppo spesso "manovre al limite per difendersi": la Direzione Gara non è però stata dello stesso avviso, punendo il due-volte campione del mondo con una penalità di 5" per aver causato il successivo contatto in pieno rettilineo che gli ha irrimediabilmente danneggiato l'ala anteriore.

Marco Privitera