Josef Newgarden, vietata la "sua" mossa a Indy a partire dal 2024
Josef Newgarden, vietata la "sua" mossa a Indy a partire dal 2024

A due settimane dall’inizio della stagione 2024, la IndyCar ha diramato le ultime direttive e le modifiche finali al regolamento sportivo. Sotto la lente dei commissari sono finiti in particolare alcuni comportamenti pericolosi tenuti nelle ultime edizioni della Indy 500 e le procedure di ripartenza in seguito ad una caution. Modifiche che possono sembrare poco impattanti, ma che avranno un peso probabilmente determinante in alcune fasi di gara. 

Addio alla “Mossa Newgarden”

Ha preso il nome dal suo più illustre attuatore, ma la avevamo già vista effettuare diverse volte nelle ultime edizioni della Indy 500. In pratica, il movimento che è stato messo al bando dal board IndyCar consiste nello spostarsi totalmente verso l’interno in uscita da Curva 4 del catino dell’Indiana, cercando di trarre in inganno il rivale incollato alle proprie spalle fintando un ingresso ai box per poi sterzare bruscamente sulla destra e riportarsi nella traiettoria ideale. Il tutto in prossimità del muretto che delimita la Fast Lane. 

Un movimento oltremodo pericoloso, che Newgarden ha più volte effettuato nel corso dell’edizione 2023 per difendersi dagli attacchi di Marcus Ericsson. Dal 2024, però, ciò non sarà più consentito. “Ciò che Josef ha fatto ci è sembrato troppo aggressivo. Nessun problema con quanto avvenuto in passato, ma da ora in poi non potrà più accadere”, ha dichiarato Jay Frye. Una scelta saggia, volta ad evitare di correre ai ripari troppo tardi. Il rischio di impattare contro il muretto della pit lane con danni gravissimi, con questa manovra, infatti, erano veramente elevatissimi. 

Una nuova linea per evitare restart caotici

Il Motorsport americano è sicuramente criticabile in tanti suoi aspetti. Ma una cosa fondamentale va riconosciuta al mondo IndyCar: la capacità di trarre insegnamento dalle situazioni, anche negative, che avvengono in pista. È quanto avvenuto dopo l’ultima gara della stagione 2023, a Laguna Seca, che ha visto tanti incidenti in fase di ripartenza dopo regimi di caution, con i piloti ad appaiarsi in maniera aggressiva già all’ingresso della penultima curva, ancora prima dello sventolare della green flag. 

Durante l’inverno, il board della categoria ha cercato di trovare una soluzione a questa situazione poco gestibile da parte degli stewards, anche attraverso il confronto con i piloti. In pratica, in ogni pista verrà tracciata sull’asfalto una linea bianca in uscita dall’ultima curva. Prima di essa, tutti dovranno restare allineati in un’unica fila, rendendo in pratica impossibile affiancare un rivale in ingresso. 

Una scelta che si è resa necessaria; chiaramente, ogni tracciato è diverso, e occorrerà trovare una soluzione ad hoc per tutte le gare. Si tratta, in ogni caso, di un altro passo avanti importante, che permetterà di evitare situazioni al limite del grottesco come quella vissuta a Laguna Seca. Non è una vera e propria “restart zone”, come accade in Nascar, ma un vero e proprio limite alla possibilità di tentare un attacco prima della bandiera verde. 

McLaren monitora Malukas e testa Illott

La prossima settimana vedrà tutti i team e piloti impegnati negli ultimi due giorni di test a Sebring prima dell’inizio del campionato. Da seguire con particolare attenzione è la situazione in casa Arrow McLaren. David Malukas, infatti, neoacquisto del team di Zak Brown, è stato vittima di un infortunio alla mano destra durante un allenamento in bicicletta, che non gli ha consentito di prendere parte ai test prestagionali, e non consente alcuna garanzia in vista della prima gara stagionale a St. Pete.

La squadra ha cominciato a prendere contatti e guardarsi intorno per trovare un sostituto del pilota di Chicago da mettere al volante della #6. A Sebring sarà Callum Illott a vestire i colori orange papaya. L’inglese, dopo due anni di esperienza con Juncos Hollinger, è certamente il profilo adatto, e se i test andranno bene, potrà sicuramente ambire ad un’apparizione estemporanea, facendo comunque tutti gli auguri per un ritorno quanto mai veloce allo sfortunato Malukas. 

Certo è che la decisione da parte del team di Zak Brown dovrà avvenire in fretta; la gara di St. Petersburg è infatti tra due settimane. Quasi certamente, avremo news nelle giornate successive ai test collettivi di Sebring. 

Nicola Saglia

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