IndyCar | Detroit: Palou a muro, Kirkwood vince ancora
Il pilota della #27 Andretti firma il suo secondo successo stagionale mentre il leader Palou va a muro, Ferrucci e Herta sul podio

Ancora una volta Kyle Kirkwood si riconferma “l’anti-Palou” della NTT IndyCar Series 2025: dopo il successo di Long Beach, il pilota della #27 Andretti Global vince anche il Chevrolet Detroit Grand Prix dopo una gara con poche caution ma non per questo priva di emozioni, soprattutto negli ultimi frenetici giri.
Poche caution, ma che paura per Foster e Rosenqvist
Partito dalla terza posizione, il 26enne della Florida è passato in testa sfruttando la prima neutralizzazione arrivata al giro 14 per i testacoda di Rosenqvist e Armstrong. Dopo una seconda caution subito dopo per il tamponamento di Scott McLaughlin nei confronti di Nolah Siegel (penalizzato con un drive-through il #3 di Team Penske), la gara di Kirkwood procede lineare in gestione della sua posizione. Ad aiutarlo sono anche il numero minore di caution rispetto agli ultimi anni, ma l'imprevisto nella Motor City è sempre in agguato e al giro 68 l’incidente di Callum Ilott (#90 Prema Racing) contro le barriere rischia di rovinargli tutti i piani con Ferrucci, Simpson e Armstrong che gli passano davanti dopo essersi fermati appena prima della caution.
Nonostante la track position dei tre outsider e un leggero danno all’ala anteriore durante il sorpasso su Simpson, Kirkwood è riuscito a sopravanzarli uno dopo l’altro e a riprendersi il comando appena prima dello spaventoso incidente di Louis Foster che, causa fallimento della sospensione anteriore destra in frenata, perde il controllo della sua #45 Rahal Letterman Lanigan Racing e va violentemente addosso alla #60 Meyer Shank Racing di un Felix Rosenqvist passeggero. Fortunatamente ne sono usciti entrambi illesi, con la direzione gara che ha fattto uscire prima la Caution e poi la Red Flag a 14 giri dalla fine per le opportune riparazioni alle barriere.
Senza Palou trionfa Kirkwood, che podio di Ferrucci
Dopo la ripartenza, Kyle Kirkwood si è dimostrato irraggiungibile e ha conquistato così la sua quarta vittoria in carriera e la seconda in stagione. Il tutto mentre Alex Palou va contro le barriere sulla #10 di Chip Ganassi Racing per confermare la “maledizione” della gara successiva per i vincitori della Indy 500. Festeggiano Santino Ferrucci e la #14 A.J. Foyt Enterprises che, dopo essere partiti dalla P12, firmano grazie ad un’ottima strategia un secondo posto per il loro primo podio su circuito dopo il terzo posto nella Indy 500 del 2023, subito dietro il poleman Colton Herta sulla #26 di Andretti Global.
Quarto posto per Will Power (#12 Team Penske) seguito da un Kyffin Simpson (#8 Chip Ganassi Racing) che firma con la top 5 il suo miglior risultato di carriera e da Marcus Armstrong (#66 Meyer Shank Racing) in sesta posizione. Rimonta fino al settimo posto Pato O’Ward (#5), segue il suo compagno di Arrow McLaren Christian Lundgaard (#7) in ottava posizione, poi Josef Newgarden (#2 Team Penske) e Alexander Rossi (#20 Ed Carpenter Racing) completano la top 10. 11° Scott Dixon (#9 Chip Ganassi Racing) che chiude davanti a Scott McLaughlin, 12° dopo la penalità, mentre il team Prema finisce il Detroit GP al 16° posto con Robert Shwartzman (#83).

La stagione 2025 della NTT IndyCar Series si avvicina sempre di più al suo giro di boa e il prossimo round vedrà i piloti del campionato a stelle e striscie tornare a sfrecciare sull’ovale del World Wide Technology Raceway di Madison, Illinois, per la Bommarito Automotive Group 500 in programma il 15 giugno.
Andrea Mattavelli