Fernando Alonso non è certo conosciuto nell’ambiente della F1 per essere uno che nasconde il proprio pensiero. Che si tratti di pretattica o di una reale opinione, lo spagnolo spesso non si nasconde davanti ai microfoni, offrendo tanti spunti di discussione, quando non di vere e proprie polemiche. In questi giorni, a margine della presentazione della nuova Aston Martin, Alonso ha anche parlato dell’approdo di Hamilton in Ferrari nel 2025, con il suo solito stile.

“Maranello speciale quando vinci”

Dando sfogo alla solita vena polemica mascherata da ironia, Alonso non ha commentato tanto la scelta di Hamilton, quanto le sue parole nelle dichiarazioni ufficiali rilasciate sui social. “Non era certo il suo sogno da bambino un anno fa, e neanche due mesi fa. Credo sia perché era in un altro team”, ha dichiarato Fernando in un’intervista a Chris Medland di Racer.com.

“C’è poco da commentare a proposito della sua decisione. Spero solo che si goda questa nuova esperienza; Maranello è un posto speciale se vinci, altrimenti la situazione cambia. Questo è un punto fondamentale”. Alonso sa benissimo di cosa parla, forte della sua quinquennale esperienza in Emilia, terminata con tanti rimpianti da entrambe le parti.

Sorprendentemente, ma non troppo, Fernando ritiene però che Lewis con Ferrari possa pensare all’ottavo titolo. “Lo abbiamo visto alla fine della passata stagione: Ferrari era l’unico team che poteva avvicinare il passo di Red Bull. Credo che Lewis potrà avere delle chances importanti. Non lo nascondo, questo cambiamento mi ha sorpreso molto, anche se non ci ho fatto molto caso. Non so e non riesco a immaginare le motivazioni; credevo avesse un legame molto profondo con Mercedes e che fosse leale alla scuderia di Brackley”.

Quelle vecchie ruggini che non passano mai

Insomma, Fernando Alonso non ha perso tempo per pensare a cosa facesse Lewis Hamilton, ma ha comunque colto l'occasione per lanciare una stoccata al britannico. E non solo a lui, leggendo tra le righe delle sue parole; non è infatti che l’ambiente della Ferrari ne esca particolarmente bene dal quadro tratteggiato dall’asturiano. Molto probabilmente, entrambi gli argomenti sono dei nervi ancora scoperti, dopo tanti anni, per Alonso.

Attenzione, nessuno pensa che il pilota di Oviedo viva per forza di rimpianti; uno che ha vinto due Mondiali, a Le Mans e corso praticamente ovunque, ha poco da rimproverarsi. Ma, lo sappiamo, Alonso è uno fatto a modo suo, un po’ vecchio stile se vogliamo, che tende a ricordare gli episodi della sua carriera e a non dimenticare certe dinamiche. Certo che, riguardo a Lewis, proprio tutti i torti non li ha.

Lewis senza timore, Ferrari un sogno infranto

Quando Alonso parla di Hamilton, è facile tornare a quel 2007, quando lo spagnolo si trasferì a Paragon da due volte Campione del Mondo, trovandosi a fianco quel rookie senza alcun rispetto. Il finale ce lo ricordiamo tutti, con Raikkonen in trionfo a Interlagos e Alonso felice sul podio come se avesse vinto lui, solo perché il giovane team mate non era riuscito nell’impresa di vincere il titolo. E prima ancora le qualifiche in Ungheria, con l’asturiano in piena polemica con il patron Ron Dennis a bloccare Lewis in pit lane.

Insomma, certi screzi non si dimenticano, soprattutto se sei un pilota di F1. Che dire poi della Ferrari, dove Alonso era arrivato per riportare il Cavallino ai fasti dell’era Schumacher. Tra vetture poco performanti, strategie deliranti e team radio “sospetti”, l’avventura si chiuderà mestamente a fine 2014, con Alonso più volte a sottolineare l’inadeguatezza della Rossa per lottare con i migliori. Molto probabilmente, la mancata vittoria del Titolo con Ferrari è la nota stonata che maggiormente affligge un pilota competitivo come Fernando.

Insomma, tra presentazioni e shakedown delle nuove vetture, c’è sempre spazio per qualche sana stoccatina ai rivali di sempre, soprattutto se ti chiami Fernando Alonso. Meno male che, in un mondo dominato dal politically correct ingessato, ci sono ancora personaggi di questo stampo.

Nicola Saglia

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