F1 | GP Ungheria: Alonso e Bortoleto, prestazione da urlo per...manager e cliente
I piloti di Aston Martin e Sauber firmano il miglior risultato stagionale a Budapest e Fernando loda così il proprio assistito: "Fosse inglese finirebbe sui giornali"

La copertina di Budapest se la sono presa giustamente Norris e Piastri nel duello in casa McLaren per la vittoria e il titolo iridato, ma a spiccare tra “gli altri” nel GP Ungheria di Formula 1 sono stati due piloti di team e generazioni differenti, ma legati da un nodo comune. Fernando Alonso e Gabriel Bortoleto hanno conquistato il quinto e sesto posto, firmando così il loro miglior risultato stagionale al termine di una prestazione encomiabile, con il veterano spagnolo di Aston Martin che ne ha approfittato per lodare la crescita del giovane brasiliano di KICK Sauber, suo “protégé”.
Alonso sorride per sé e per l’allievo Gabriel: “Il miglior rookie della sua generazione”
L’aspetto sorprendente è che tra i due il risultato a sorpresa è stato proprio quello ottenuto dal “vecchio” Nando. Vero, tra gli aggiornamenti “correttivi” del team di Adrian Newey di Imola e l’ultimo pacchetto portato a Silverstone, la Aston Martin era tornata competitiva nel centro gruppo, con 4 arrivi a punti consecutivi dal GP Spagna al GP Gran Bretagna; ma bisogna anche ricordare un GP Belgio disastroso, con le monoposto di Lawrence Stroll rimaste sempre nelle retrovie e lontane dalla lotta per la top 10.

All’Hungaroring, invece, le Aston Martin sono state competitive fin da subito, con Fernando che, insieme a Lance, è rimasto attaccato a Ferrari e Mercedes nelle prove libere. Il loro passo è stato confermato prima in qualifica con la terza fila per entrambi i piloti e poi in gara, dove Alonso ha mantenuto il quinto posto grazie ad un’ottima gestione della gomma media (portata avanti fino al giro 40) e ad una ancora più eccellente difesa sul suo “allievo” Bortoleto che gli è valsa, insieme al settimo posto di Stroll, anche il balzo di Aston Martin dall’ottavo al sesto posto nel Mondiale Costruttori.
Un risultato che arriva proprio prima della pausa estiva e che per Alonso, secondo le sue dichiarazioni ai microfoni di DAZN Espana nel post-gara, restituisce serenità a lui e al team:
Avevamo un buon ritmo, ho controllato le gomme nei primi 10-15 giri. Poi, da lì, ho iniziato a spingere un po' di più aprendo del margine su Bortoleto. Invece Verstappen ha avuto un po' di traffico con due soste e questo ci ha aiutato. Poi è stato molto più facile fare 30 giri con la gomma dura sapendo di averne fatti 40 con la media. Queste ultime due settimane sono state come le montagne russe. A Spa eravamo arrivati ultimi e preoccupati per il resto dell'anno. Stavolta invece mi hanno dato una buona macchina perché ho guidato più o meno allo stesso modo in tutte le 14 gare e non ero mai arrivato quinto. È stato un weekend in modalità “ECO” ed è andata bene, quindi possiamo rifarlo.
Immancabili poi i complimenti nei confronti di Bortoleto, il cliente della sua A24 Management che, così come in Austria, è stato protagonista di un bel duello tra generazioni diverse. Continuando ad elogiare il suo talento dopo il GP Ungheria, Fernando ne ha approfittato per togliersi anche qualche sassolino nei confronti della stampa britannica:
Spinge sempre, non commette mai errori e mette sempre pressione: è il miglior rookie di questa generazione. L’ho sempre detto e lui lo ha dimostrato l’anno scorso con macchine tutte uguali (riferimento al titolo in FIA Formula 2). Se fosse inglese o qualcosa del genere, domani la sua P6 con la Sauber finirebbe su tutte le prime pagine dei giornali. Quello che fa è eccezionale e tutta la gente lo sta vedendo.
Bortoleto va in vacanza da Driver Of The Day: “Lieto di poter lottare con Fernando e Max”
Per Bortoleto, invece, il risultato di Budapest è l’ultima conferma di un percorso di crescita che stanno vivendo lui e la Sauber in questa stagione. Dopo la sua miglior qualifica in P7 davanti a Max Verstappen, il giovane brasiliano ha azzeccato la partenza portandosi davanti all’Aston Martin di Stroll per la sesta posizione. Da lì in poi ogni tentativo di attacco o di avvicinarsi ad Alonso, soprattutto nel primo stint, è andato a vuoto: ma poco importa, perché alla fine, seguendolo in pista e nella strategia ad una sosta, Gabi ha conquistato il suo miglior risultato di carriera, permettendo al team di Hinwil di allungare la sua striscia di gare consecutive in zona punti a quota sei.

Oltre ai complimenti del suo mentore già in parco chiuso, questa prestazione gli è valso poi anche il premio di Driver Of The Day dagli appassionati F1. Un grande riconoscimento per Bortoleto, che ai microfoni di Sky Sports F1 UK si è dichiarato fortunato dell’opportunità di aver potuto lottare in pista sia con Alonso che con Verstappen al GP Ungheria:
Lui (Fernando) è davvero difficile da battere, sa come giocare a livello mentale rallentando e spingendo sempre al momento giusto. Anche con Max non era stato facile all’inizio della gara e tenerlo dietro di me era stato davvero tosto. Onestamente è stata una grande gara e sono lieto di poter lottare con questi ragazzi in questo momento della mia carriera.
Proseguendo nella sua intervista post-gara, il brasiliano ha anche riflettuto sulla crescita che ha avuto e su un adattamento al mondo della Formula 1 che non è stato dei più facili:
Prima di iniziare la stagione non ho potuto guidare molto una monoposto F1 e quindi quando ho iniziato ero ancora un pilota “rookie-rookie”. Ovviamente però è normale, si progredisce tanto quando si comincia a quel livello e io sento di aver imparato molto: non solo in termini di velocità pura, ma penso anche sul capire la vettura e di cosa ha bisogno, lavorando con gli ingegneri e con le altre persone. In Ungheria abbiamo fatto un ottimo lavoro, il team mi ha dato un’ottima macchina per la gara. Abbiamo eseguito tutto alla perfezione e la strategia era ottima. Non avremmo potuto finire questa prima metà di stagione in un modo migliore.
Andrea Mattavelli