La Nostra F1 | I temi caldi del GP Belgio 2025

Alex Albon davanti a Lewis Hamilton, una scena vista più volte durante il weekend
Credits: Pirelli Media Library

Dalle foreste delle Ardenne la F1 è ripartita con alcune risposte importanti sulle prestazioni di piloti e team in vista della seconda parte di stagione. Tra questi, sicuramente sono da rimarcare quelle di Alex Albon e Liam Lawson, entrambi a punti mentre i propri team mate arrancavano nelle retrovie. Segnali importanti lanciati in un momento cruciale, in cui vengono tirate le somme e decise le coppie di piloti che saranno in pista nel 2026. 

Alex resetta tutto e si prende un bel sesto posto

Il weekend dei due piloti Williams è stato per diversi aspetti speculare. Se nel format Sprint a portare a casa i punti per il team di Grove era stato Carlos Sainz, quando si è passati alla qualifica e al Gran Premio vero e proprio è stato Alex Albon a primeggiare. Il tailandese ha iniziato la sua risalita già nella giornata di sabato, dopo che nella gara breve aveva chiuso in un’anonima sedicesima posizione, sorpassato nel giro finale da Lewis Hamilton. Un risultato che ha stupito negativamente molti addetti ai lavori, soprattutto considerando che la Williams si era presentata a Spa con diversi aggiornamenti al pacchetto aerodinamico. Soluzioni, queste, che evidentemente per Alex hanno lavorato meglio con il setup decretato per qualifica e gara. 

L’exploit vero e proprio è arrivato sabato, con il quinto posto artigliato con una super prestazione per la soddisfazione di tutto il team. Evidentemente, il lavoro fatto è stato perfetto anche in ottica gara, scattata con più di un’ora di ritardo a causa della pioggia. Questo ha posto un po’ tutti sullo stesso piano, andando a togliere un eventuale vantaggio a chi avesse decretato un assetto decisamente da bagnato. Alex ha mantenuto la posizione dopo il rolling start, cedendo solo a Russell nel corso del sesto giro, ma tenendo comunque un ottimo passo. La seconda parte di gara, dopo aver montato le gomme medie, si è trasformata nel remake della Sprint, con il rimontante Hamilton che caricava alle sue spalle. Questa volta, Albon ha dimostrato tanto sangue freddo e grinta, mantenendo la sesta posizione per trenta giri senza sbavature e portando a casa tanti punti importantissimi. Anche grazie a lui, ora il team si trova quinto tra i costruttori F1

Sono molto felice di questa sesta posizione ottenuta oggi, penso che abbiamo avuto una gara molto solida. Penso che il segreto di questa giornata siano stati gli aggiornamenti che abbiamo portato, quindi devo ringraziare tutti i ragazzi qui e in fabbrica per il grande lavoro che hanno fatto. Abbiamo chiuso circa 12 secondi davanti alle altre vetture del midfield, e questo è sicuramente importante. Con Lewis è stata una bellissima battaglia, con lui che in continuazione sembrava allontanarsi e poi invece era sempre lì vicino. Sono molto contento di essere riuscito a tenerlo dietro. 

Liam c’è, Isack perso nei boschi del Belgio

Credits: Red Bull Content Pool

Un altro pilota che può volare da Spa a Budapest con una certa serenità sarà sicuramente Liam Lawson. Il kiwi sta trovando sempre più continuità di risultati con una RB che resta comunque una vettura dalle prestazioni troppo altalenanti. Nel primo Gran Premio da team principal per Alan Permane, i quattro punti portati a casa da Lawson sono una boccata d’aria fresca che consente alla squadra con sede a Faenza di respirare in vista della pausa estiva.

E le cose avrebbero potuto anche essere migliori, vista la qualifica di Hadjar, ottavo proprio davanti al team mate. Il franco-algerino, ha però patito un problema tecnico che lo ha relegato in fondo al gruppo, in una gara senza guizzi e che, tra l’altro, non ha visto neanche un ritiro. È toccato allora a Liam tenere alta la bandiera, e il neozelandese si è fatto trovare pronto all’appuntamento, ben difendendosi nei confronti di Bortoleto e Gasly nel finale, sfruttando la strategia suicida imposta da Stake a Nico Hulkenberg. 

La macchina oggi era perfetta in entrambe le condizioni, e il muretto ha fatto la chiamata ai box semplicemente in maniera ottimale. Sulle slick, poi, siamo stati performanti e costanti fino alla bandiera a scacchi. Ora dobbiamo continuare il lavoro anche a Budapest e fare un’altra bella prestazione per andare alla pausa con ancora più punti. 

Sono sedici le lunghezze fino ad ora portate a casa da Liam Lawson dal momento del suo ritorno a Faenza. Dopo un fisiologico periodo di assestamento (uno swap dopo due gare non può essere indolore), ora il kiwi sta mostrando di aver ritrovato un ottimo ritmo e un bel passo, esattamente come il team mate Hadjar. La coppia di piloti della RB può consentire al team di tornare in alto, ora l’importante sarà mantenere stabile la competitività della vettura. 

Nicola Saglia