In una prima sessione caratterizzata dalla presenza in pista di tanti rookies, Carlos Sainz ha iniziato al meglio il weekend del Gran Premio degli Stati Uniti. Lo spagnolo, alla ricerca della seconda vittoria stagionale, si è preso la miglior prestazione in 1:36.857, ottenuto con le gomme più morbide. Brutta mattinata texana per Antonio Giovinazzi, subito a muro con la sua Haas dopo pochi minuti.

Max detta legge da subito

Verstappen era partito subito forte, andando per primo a far segnare un tempo sotto l’1:38. A circa una ventina di minuti dal termine, poi, è arrivato il lampo rosso di Carlos Sainz, che con la gomma soft più performante ha fermato il cronometro su un tempo inarrivabile per tutti gli avversari. Un buon segnale per il team e anche per il compagno di squadra Leclerc, fermo ai box per lasciare spazio al rookie Robert Shwartzman.

Seconda piazza, a due decimi da Sainz, per il due volte campione del mondo Max Verstappen, con una Red Bull che ha gli ha dato qualche problema sul finire della sessione. Restando a Milton Keynes, per così dire, Perez ha chiuso quinto. Da sottolineare che il messicano scatterà con cinque posizioni di penalità domenica per il cambio di alcuni componenti sulla sua power unit, in vista soprattutto del prossimo GP di casa.

Terzo Hamilton, con la prima delle due Mercedes, mentre Russell ha chiuso in settima posizione. Un sorprendente quarto posto di Lance Stroll con l’Aston Martin è forse l’highlight di giornata, davanti alle due Alpine di Alonso e Ocon. Ottava prestazione per Gasly, davanti a Norris e Vettel che chiude così la top ten.

Shwartzman migliore tra i rookie

Sono stati ben cinque i piloti debuttanti fatti scendere in pista dai team sul Circuit of the Americas di Austin. Tra questi, il migliore è stato Robert Shwartzman sulla Ferrari (16°), anche se a due secondi dal team mate Sainz. Sulla prestazione del russo, però, pesa certamente l’incomprensione nell’ultima curva con Max Verstappen, che gli ha rovinato un giro finale molto più veloce dei passaggi precedenti.

Dietro il russo, che corre con passaporto israeliano essendo nato a Tel Aviv, ha chiuso il deb McLaren Alex Palou, campione IndyCar 2021. Al 18° posto si è fermato Theo Pourchaire con l’Alfa Romeo, davanti di solo un decimo rispetto alla seconda Williams guidata dal pilota di casa Logan Sargeant.

Chiude la classifica Antonio Giovinazzi. L’italiano, alla guida della Haas, non ha fatto segnare nessun tempo degno di nota, essendo finito a muro in curva 6 nel primo giro lanciato. Peccato per Antonio, che si sta giocando le residue chance di poter tornare in pista nel 2023, probabilmente giocandosi il posto in Williams con Sargeant.

Appuntamento per le FP2 alle 24, con Leclerc che tornerà al volante della sua Ferrari, per replicare all’ottima prestazione di Sainz.

Nicola Saglia