Non basta il coraggio per Carlos Sainz, che nel GP Austria di F1 sfodera la migliore prestazione di questo 2023 nonostante il quarto posto finale. Lo spagnolo della Scuderia Ferrari, infatti, è stato costretto alla rimonta dopo aver perso tempo durante il pit-stop in regime di Virtual Safety Car, vanificando cosi i suoi sforzi. 

VIRTUAL SAFETY CAR FATALE

E’ stato sicuramente il miglior weekend della stagione per Carlos Sainz quello del GP Austria di F1, dove ha conquistato il podio nella Sprint Race e lo ha sfiorato oggi in gara. Lo spagnolo infatti è stato tra i protagonisti a Spielberg, dimostrando un ottimo passo e tanti bei sorpassi. Purtroppo tutto ciò non è bastato per mantenere la terza posizione, vanificata dalla sfortuna quando in pista è stata attivata la Virtual Safety Car.

Sainz infatti si trovava già alla curva nove e non ci sarebbe stato il tempo per effettuare in quel momento la sosta, che è arrivata invece con un giro di ritardo. Giro in più che si è dimostrato fatale per il 55 della Ferrari, in quanto gli è costato diversi secondi ed anche diverse posizioni, in quanto all’uscita dei box si è ritrovato alle spalle sia di Norris che di Hamilton che invece erano riusciti a fermarsi nella tornata precedente.

LA BEFFA DEI TRACK LIMITS

Ad aggravare la situazione si è aggiunta anche una penalità di 5 secondi per non aver rispettato i track limits, che è stata scontata in occasione della seconda sosta. Nonostante questo però Carlos Sainz non si è dato per vinto, risalendo a suon di sorpassi fino alla quarta posizione dimostrando che la Ferrari sta tornando competitiva. Lo spagnolo comunque ha dato prova non solo di essere veloce ma anche di essere un ottimo uomo squadra, quando nelle fasi iniziali della gara nonostante il passo migliore rispetto a Leclerc, è rimasto alle spalle del compagno focalizzandosi sull'aumentare il gap dai piloti dietro.

C’è anche da dire che il muretto gli ha impedito di lottare con il monegasco, ma questo non lo ha di certo scoraggiato nonostante questa scelta lo abbia penalizzato successivamente in regime di VSC. Lo spagnolo infatti ha dovuto anche rallentare in modo da aumentare il distacco con Leclerc per favorire la sosta del compagno, in quanto entrambi i piloti Ferrari sono rientrati nello stesso giro. Per Sainz è stato il colpo di grazia vanificando ogni speranza di podio sul quale però è riuscito a salire Leclerc, oggi secondo. In ogni caso è stata sicuramente un weekend positivo per la Ferrari, che sta dimostrando di poter tornare competitiva e di poter lottare per riprendersi il ruolo di seconda forza del campionato.

LE DICHIARAZIONI DI SAINZ

Carlos Sainz però ammette di aver vissuto uno dei suoi migliori weekend in Austria: “E’ stato il mio miglior weekend se si considera le qualifiche di ieri, la Sprint ed il ritmo che avevo nel primo e secondo stint. Sono molto felice delle prestazioni della macchina in questo fine settimana, ed anche il feeling è aumentato. Mi sento in un buon momento, sia a livello di performance che come comprensione della monoposto e di come guidarla in gara. Peccato non aver massimizzato il risultato”.

Risultato compromesso dalla Virtual Safety Car: “Nel momento in cui sullo schermo è comparsa la comunicazione della VSC ero gia a metà di curva 9 e non son o riuscito a rientrare. Quando si stava per concludere penso che sarei dovuto restare fuori anche perché mi ha chiaramente penalizzato. Ho perso sei o sette secondi oltre alle tre posizioni che ho dovuto recuperare e si sono aggiunti anche i track limits. Dopo il primo pit-stop la mia gara era compromessa, un vero peccato considerato il passo che siamo riusciti a dimostrare”.

Anche i track limits hanno influito negativamente sulla gara dello spagnolo: “Non riesco a vedere la linea bianca da dentro l’abitacolo, forse perché ho una seduta molto bassa. Andavo oltre il limite mentre spingevo per recuperare il tempo perso al pit-stop. Chiaramente il risultato finale è frustrante perché avevamo un ottimo passo sulla media. Stiamo facendo anche un buon lavoro di squadra ma non sono stato ricompensato dal risultato. Sono andato forte oggi, ero veloce, ho fatto tanti sorpassi e mi sono difeso bene, ma la quarta posizione non è quello che volevo”.

Julian D’Agata

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