Nel paddock della F1 lo si sussurrava già da tempo, anche se forse in pochi si aspettavano che Daniel Ricciardo potesse tornare pilota ufficiale così in breve tempo. L’avvicendamento con Nyck De Vries in Alpha Tauri, però, potrebbe avere tanti risvolti, specialmente in un mondo complesso e spesso sfuggente come quello Red Bull.

Nyck ha fatto comunque il suo

Partiamo da un dato: Nyck De Vries è tutto fuorché un pilota scarso o, peggio ancora, lento. Nella sua carriera, ha collezionato trionfi in F2, Formula E e sui prototipi nella categoria LMP2, per non tornare voler tornare poi più indietro in Formula Renault, dove era considerato praticamente alla stregua di Hamilton. I due punti portati a casa a Monza la passata stagione, con la Williams in sostituzione di Albon, poi, erano sembrati un ottimo viatico.

L’approdo in AlphaTauri, però, non è stato altrettanto positivo, tra una scuderia con un futuro poco chiaro e una macchina oggettivamente lenta. Se l’ambiente F1 è spietato di per sé, quello Red Bull lo è all’ennesima potenza, la storia parla chiaro. Nyck è l’ultimo a farne le spese, ma la lista è chilometrica, a partire dallo stesso Daniel, per passare poi a Kvyat, Gasly, fino ai primordi con Alguersuari e Buemi.

Insomma, nulla di particolarmente strano. Peccato, però, perché l’olandese è parso essere sulla strada giusta, e ha messo in pista, anche se non con continuità, una crescita che il team mate Tsunoda, invece, non è in grado di avere da tre anni a questa parte. Francamente, la permanenza del giapponese in pianta stabile nel Circus e l’appiedamento di De Vries, ad oggi, è un mistero spiegabile solo con motivazioni legate a sponsorship e accordi commerciali.

Alpha Tauri sistemazione momentanea?

Attenzione, però, perché De Vries potrebbe non sparire dai radar della F1 e dell’orbita Red Bull per troppo tempo. La “promozione” di Ricciardo, il suo ritorno a titolare già dal Gran Premio dell’Ungheria, potrebbe avere una doppia valenza. Da una parte, infatti, c’è sicuramente la necessità di risollevare un team, l’Alpha Tauri, che in questo momento appare in caduta libera. Da questo punto di vista, l’australiano per esperienza e qualità è sicuramente l’uomo migliore sulla piazza. Ma se le due gare prima della pausa estiva dovessero invece essere un modo per fargli riprendere confidenza con il ritmo gara per poi riportarlo alla casa madre?

Sì, perché la situazione di Sergio Perez, al momento, appare alquanto disperata. Il messicano continua a non trovare il bandolo della matassa, a restare escluso dalla top ten in qualifica e ad essere bastonato in gara, tanto che il divario da Verstappen è ormai di un centinaio di punti. Helmut Marko ultimamente sta rilasciando dichiarazioni al vetriolo nei suoi confronti, che spesso sono il presagio di un appiedamento a brevissimo termine. Quindi, non ci sarebbe da stupirsi se, a partire da Zandvoort, Daniel fosse di nuovo in coppia con Max (che ha già praticamente vinto il campionato, inutile nasconderselo raccontando frottole).

In tutto ciò, quindi, De Vries potrebbe riprendersi il suo posto in AlphaTauri. Attenzione, però, perché resta sempre valida l’alternativa Liam Lawson. Il kiwi sta facendo bene in Super Formula, e da tempo è pronto ad essere gettato nella mischia in F1.

Insomma, in pista e fuori, Red Bull resta la protagonista assoluta di questo Mondiale. Infine, lasciateci dare un grande bentornato a Daniel Ricciardo, un pilota dal talento smisurato, oltre che da una personalità unica. Sarà una grande occasione di rivincita per lui che, tra parentesi, nei test post Silverstone ha girato velocissimo con la Red Bull.

Nicola Saglia