Credits: X/@TrackhouseMoto
Credits: X/@TrackhouseMoto

Il 2025 di Trackhouse Racing era nato con tanti cambiamenti: una nuova moto, la RS-GP in versione 2025 – al pari del team ufficiale - sin dall'inizio della stagione, un nuovo arrivo, il campione del Mondo Moto2 in carica Ai Ogura (ufficializzato a sorpresa lo scorso agosto al Red Bull Ring), nuovi colori e rinnovate ambizioni per una squadra relativamente giovane sia dal punto di vista della line-up sia dal punto di vista dell’esperienza in MotoGP, seppur guidata da Davide Brivio. 

A caccia di un consolidamento

Tutti ingredienti, quelli appena citati, che pongono a Trackhouse l’obiettivo di consolidare la propria presenza nella Classe Regina grazie a una dotazione tecnica competitiva: Aprilia, numeri alla mano, è attualmente la rivale principale della Ducati. Si può dire, dopo 12 gare, che il consolidamento c’è stato: a questo punto della stagione, in confronto al 2024, la posizione nella classifica dei team non è cambiata (Trackhouse è ottava), mentre ad oggi sono 11 i punti in più ottenuti dalla coppia formata da Fernandez e Ogura – 117 contro i 106 dello scorso anno. C’è da dire che lo scorso anno il team non era dotato delle due moto ufficiali sin da inizio stagione e che la prestazione di Oliveira al Sachsenring aveva contribuito ad alzare il bottino di punti. Quest’anno lo spagnolo e il giapponese hanno vissuto in modo diametralmente opposto la stagione, raccogliendo risultati tutto sommato similari, con i due che sono separati da soli 15 punti. 
Voto Trackhouse: 6

Credits: X/@TrackhouseMoto
Credits: X/@TrackhouseMoto

Fernandez, dall’infortunio alla crescita

La stagione di Raul Fernandez è iniziata nella maniera peggiore possibile con l’infortunio rimediato nella brutta caduta subita nei test invernali di Sepang che ne ha condizionato tutta la prima parte di campionato, nella quale ha raccolto solo 6 punti nelle prime 5 gare. Secondo lo spagnolo, il problema principale risiedeva nella mancanza di un setup di base che gli permettesse di guidare al meglio una moto per lui tutta nuova.

A inizio stagione abbiamo faticato un sacco con il setup, dopo l’infortunio a Sepang non siamo riusciti a trovare un giusto setup della moto. Non ci ha aiutato. Siamo arrivati al test di Jerez e lì abbiamo trovato qualcosa. Da lì abbiamo iniziato ad essere più veloci, è il segno che stiamo lavorando bene.

È infatti proprio dalla Francia – gara successiva ai test di Jerez citati dallo spagnolo – che Raul ha iniziato a ingranare e a portare a casa risultati consistenti, terminando in top-10 nelle gare della domenica nelle ultime 5 occasioni, con il picco di Brno come miglior risultato – quinto –, accompagnato anche da un sesto posto nella Sprint su una pista sulla quale aveva corso solo con la Moto3 nel 2020. Una fase di crescita che merita di essere consolidata ulteriormente nella prossima parte di stagione, su piste dove lo spagnolo l’anno scorso fece parecchia fatica: per lui una prova del nove per dimostrare definitivamente, al quarto anno nella Classe Regina, di meritare un posto tra i top del Motomondiale.
Voto Fernandez: 6,5

Credits: X/@TrackhouseMoto
Credits: X/@TrackhouseMoto

Ogura, dall’exploit iniziale a una fase di calo

Totalmente opposta invece la prima parte stagione di Ai Ogura, arrivato in MotoGP forte del titolo iridato conquistato in Moto2 lo scorso anno. Allo scoppiettante inizio in Thailandia, dove ha chiuso con un quarto e quinto posto che gli hanno permesso di chiudere con il miglior esordio di un rookie dai tempi di Marc Márquez nel 2013, Ogura ha faticato a ripetersi, ottenendo una squalifica in Argentina per un’infrazione tecnica (che gli ha fatto perdere un ottavo posto alla domenica) e solo 4 piazzamenti in top-10 in 10 gare, nelle quali ha anche rimediato un infortunio alla tibia a Silverstone lo scorso maggio. 

Sicuramente ci sono stati alti e bassi, ci sono state gare belle e meno belle, stiamo andando secondo le aspettative, ma non mi piace il modo in cui ho chiuso la prima metà, anche se in generale la situazione è ok.

Il giapponese non si ritiene esattamente contento di quanto mostrato in questa prima fase, nella quale è caduto ben 11 volte, risultando essere il rookie che è caduto di più sinora in campionato: tutto sintomo di una ricerca del limite che a volte lo porta oltre, togliendogli occasioni per poter portare a casa dei risultati utili alla sua classifica – e a quella del team. Un aspetto sul quale il giapponese sicuramente avrà modo di imparare presto.
Voto Ogura: 6

Mattia Fundarò