La gara

La grande sorpresa di giornata è l’acqua scesa copiosa che costringe piloti e meccanici ad un set up veloce per il bagnato. Partenza a razzo per tutta la prima fila, ma chi esce meglio è Nicky Hayden che si sbarazza dei primi tre (Sykes-Lowes-Rea) per portarsi in testa alla gara e scappare via subito. Buona anche l’uscita dai blocchi per le Ducati di Davies e Giugliano e soprattutto di un mago del bagnato come Anthony West, con la Kawasaki del team Pedercini.

Mentre Sykes e Lowes fanno il passo del gambero con West in grande spolvero, davanti la lotta per il podio è tutta tra Hayden-Rea-Davies, con l’americano della Honda che letteralmente vola su tempi velocissimi e in breve tempo riesce a guadagnare un buon margine sui propri inseguitori. Come in gara-1, la lotta per la vittoria sostanzialmente si chiude qui con Hayden padrone del suo destino, mentre Rea e Davies lottano per il secondo e terzo posto. Dietro ne succedono di tutti i colori con un De Angelis in grande spolvero, aiutato dal bagnato che non gli fa pesare più di tanto i suoi problemi fisici, mentre Savadori ha un po’ più di problemi.

Oltre ad Hayden vola anche l’australiano West che è nel gruppetto con Giugliano e Sykes. L'italiano e West passano Sykes che sembra non trovarsi in condizione ottimale a differenza di ieri. Hayden intanto continua a tirare sul passo del 2’17”, con Rea che non tiene il ritmo ma comunque mantiene un leggero margine su Davies, il quale sembra avere qualche piccolo problema in percorrenza ma riesce comunque a mantenersi al terzo posto. 

A metà gara il vantaggio di Hayden è di quasi 4”, mentre da dietro arriva come un treno Davide Giugliano, con Davies che comincia a girare sul 2’17” avvicinandosi a Rea. Due giri e Davide è sotto al compagno di box ma ancora non riesce a passarlo, mentre Davies si trova incollato al codone della Kawasaki di Rea che sembra non averne per tenere il passo delle due Ducati. Davies e Giugliano passano un Rea che sembra potersi “accontentare” di un quarto posto, dato che Giugliano ed Hayden sono fuori dalla lotta per il titolo e la minaccia principale è Davies. Le due Ducati girano ancora sul passo del 2’17 basso contro il 2’17 alto di Hayden e il 2’18 di Rea. Anche West gira più o meno sui tempi delle Ducati e recupera 1” su Jonathan Rea, il quale sembra apparentemente in difficoltà. Dietro, intanto, continua a perdere terreno Sykes passato anche da Lowes-Van Der Mark e De Angelis.

Davide Giugliano passa Davies all’ingresso di curva 11 e si mette in testa la magnifica idea di provare ad andare a prendere Hayden quando mancano 4 giri alla fine. Finisce la gara di Lowes vittima di una caduta. Van Der Mark e De Angelis sono in lotta per la sesta postizione ben lontani da West.

Giro veloce di Rea in 2’17”160 che non molla la presa su Davies, mentre Giugliano ha preso margine e sta provando il tutto per tutto per ricucire su Nicky Hayden. A 2 giri dalla fine il vantaggio di Hayden su Giugliano scende ad 1”, ma rimangono troppi pochi giri per poter organizzare un attacco. Attacco che invece riesce a Jonathan Rea su un Davies in difficoltà in percorrenza di curva. 

Alla bandiera a scacchi dell’ultimo giro passano Hayden-Giugliano-Rea per il podio, Davies quarto, West quinto, sesto Van Der Mark, settimo De Angelis, ottavo Sykes, nono Camier, decimo Reiterberger.

 

Classifica finale

  1. Nicky Hayden
  2. Davide Giugliano
  3. Jonathan Rea
  4. Chaz Davies
  5. Anthony West
  6. Michael Van Der Mark
  7. Alex De Angelis
  8. Tom Sykes
  9. Leon Camier
  10. Markus Reiterberger

 

Classifica mondiale dopo gara-2

 

1.

J. REA

KAWASAKI

257

2.

C. DAVIES

DUCATI

215

3.

T. SYKES

KAWASAKI

187

4.

M. VAN DER MARK

HONDA

125

5.

D. GIUGLIANO

DUCATI

118

6.

N. HAYDEN

HONDA

115

7.

J. TORRES

BMW

103

8.

L. CAMIER

MV AGUSTA

73

9.

A. LOWES

YAMAHA

70

10.

L. SAVADORI

APRILIA

66

 

Prossimo appuntamento

Dopo il round malese, il Mondiale Superbike si prende altre 2 settimane di pausa per ritornare nel weekend del 28-29 maggio per il 7° round sul tracciato inglese di Donington Park

 

Marco Pezzoni

 

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