Kyle Kirkwood vincitore a St. Louis
Credits: IndyCar Official website

Kyle Kirkwood si conferma l’uomo che può insidiare Alex Palou per la vittoria del titolo IndyCar 2025. Il driver della Florida ha ottenuto la seconda vittoria consecutiva, la terza in stagione, sull’ovale di St. Louis, in una gara movimentata e in cui ha dovuto avere la meglio su uno Scott Dixon in versione fenomeno e su Pato O’Ward. Spaventoso botto per Josef Newgarden, entrato in collisione con Foster e finito sottosopra nel rettilineo principale; nessuna conseguenza fisica, fortunatamente, per entrambi i piloti. 

Ultima sosta ritardata e perfetto timing della caution finale: la ricetta di Kyle

La chiave di volta per Kyle Kirkwood è arrivata nel finale, con la strategia a farla da padrona nel momento delle ultime soste. Il pilota di Jupiter è rimasto costantemente in top ten, per poi infilarsi alle spalle di Dixon dopo l’ultima caution uscita per il leggero contatto di Malukas col muro. Fermatosi poi per uno splash and go a meno di 30 passaggi dal termine, ha avuto la meglio su O’Ward, che ha chiuso alle sue spalle una gara tutta all’attacco. Un successo importante per Kirkwood, che ha portato la #27 di Andretti al successo anche sull’ovale, dopo tre trionfi esclusivamente sui cittadini. 

Terza piazza meritatissima per Christian Rasmussen, che oggi sembrava semplicemente volare con la vettura del team ECR. Il danese ha anche subito una penalità che lo aveva relegato in fondo al gruppo, ma questo non gli ha impedito nel finale di attaccare il messicano e difendersi al meglio da Scott Dixon, quarto dopo aver assaporato nel finale anche la possibilità della vittoria. Da segnalare l’ottavo posto del leader del campionato Alex Palou, che ha limitato i danni in un weekend tutt’altro che facile. Ma è anche da sottolineare la decima posizione di Robert Shwartzman che, dopo la pole di Indy, ha portato il team Prema in top ten, a testimonianza della crescita continua del team veneto. 

 Newgarden vola, domenica nera per Penske

Le qualifiche avevano fatto presagire una domenica di riscatto per il team Penske. Così non è stato, e le cose hanno iniziato a mettersi male per la squadra del Capitano alla partenza, con i problemi evidenziati da Scott McLaughlin. Dopo una cinquantina di giri, poi, Power è subito finito a muro in seguito ad una foratura, finendo fuori dai giochi mentre era in testa a giocarsi la prima posizione con Malukas. Ma il grande spavento è arrivato esattamente a metà gara, quando Josef Newgarden è letteralmente volato in aria dopo aver colpito Louis Foster. 

Il pilota del Tennessee stava guidando la gara e si apprestava a doppiare Alex Palou, quando l’inglese è finito in testacoda proprio davanti alla coppia. Newgarden, coperto dalla vettura Ganassi, si è accorto troppo tardi della situazione, e ha colpito la macchina di Foster, volando sulle barriere e rovesciandosi in mezzo alla pista. Nessun problema fisico per i piloti, solo tanto spavento e il rammarico per un altro risultato sfuggito di mano. A completare la domenica nera di Penske, poi, il ritiro finale di Scott McLaughlin per un problema alla sospensione posteriore destra. 

Credits: IndyCar Official website

Un duro colpo per Penske, che anche in questo 2025 sembra essere destinato a fare da spettatore mentre gli altri si giocano il titolo IndyCar. Qui le classifiche complete. L’appuntamento, ora, è tra sette giorni, sul fantastico tracciato di Road America. 

Nicola Saglia