Il 2023 per Ducati è iniziato nel migliore dei modi: la Panigale V2 955 guidata da Josh Herrin trionfa nella storica Daytona 200 al termine di una gara dal finale controverso. Il campione in carica Supersport del MotoAmerica precede al traguardo Joshua Hayes ed il due volte vincitore Brandon Paasch, in un'adrenalinica volata a sei tipica del Daytona International Speedway.

POLEMICA NEL FINALE

Parlando della gara, c'è una forte polemica che vede come protagonista proprio il vincitore Josh Herrin. Il pilota Ducati, a 9 giri dal termine della corsa, ha steso il rivale per la vittoria Richie Escalante (Suzuki) dopo un attacco duro in curva 1. Lo statunitense è stato messo sotto investigazione, ma "per fortuna" una bandiera rossa (per un altro incidente, ndr) ha fatto ripartire tutti per una gara sprint di 10 giri. La Direzione Gara, per la ripartenza, ha deciso di penalizzare Herrin di 6 posizioni sullo schieramento di partenza. Poco male per #1, che ha potuto sfruttare la scia per rimettersi in gioco e vincere la corsa.

DUCATI CONQUISTA ANCHE L'AMERICA

Josh Herrin è il campione in carica della Supersport nel MotoAmerica, ma vincere la mitica Daytona 200 è un'impresa ben diversa. La bontà della Panigale V2 è quindi ben nota negli Stati Uniti, oltre ad essere stata confermata anche da Nicolò Bulega e Federico Caricasulo nei primi due round del WorldSSP. Arrivati all'edizione numero 81 della Daytona 200, questa è solamente la seconda vittoria per il marchio di Borgo Panigale. Il primo successo è relativamente recente, datato 2011: in quell'occasione fu l'americano Jason DiSalvo con la 848 EVO ad approdare nella Victory Lane. Che dire, dopo i successi sia nel WorldSBK che nel WorldSSP e gli incoraggianti test in MotoGP, si prospetta un 2023 da favola per la Rossa.

VENDETTA PER HERRIN DOPO LA SFORTUNA DEL 2022

Josh Herrin è sempre stato veloce alla Daytona 200. Infatti, Herrin aveva già vinto questa corsa nel 2010, allora in sella ad una Yamaha. Anche nel 2023 lo statunitense partiva come uno dei grandi favoriti, specie dopo la pole position (ottenuta sia nel 2022 che nel 2023, ndr) e la performance dello scorso anno. Herrin ha guidato nelle posizioni di testa fino al primo rifornimento, avvenuto attorno al 20° giro. Proprio pochi metri prima di imboccare la corsia box, la Ducati ha finito il carburante a disposizione. Il pilota è riuscito a portare la propria moto fino ai box e fare il rifornimento, ma ciò ha comportato una perdita di tempo enorme.

Nell'edizione del 2022 Herrin ha chiuso solo al 10° posto, una posizione beffarda. Oggi, ad un anno di distanza, il pilota di Warhorse HSBK Racing Ducati NYC si è ripreso ciò che gli spettava al termine di una gara ai limiti della perfezione, se non per la macchia del contatto con il messicano Escalante. Giornata da dimenticare invece per Xavi Forés, il compagno di Herrin. L'esperto spagnolo ha sofferto un problema meccanico dopo solo 4 giri di gara, costringendolo così alle retrovie per tutto il resto della contesa.

Valentino Aggio

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